Ural Neo 500 - Dici sidecar, pensi a Ural. Le origini del Marchio russo, è vero, hanno a che fare con un progetto BMW antecedente la Seconda Guerra Mondiale realizzato tramite reverse engineering; ma dopo oltre 80 anni di produzione e sviluppo continui, il nome Ural è ufficialmente diventato sinonimo di sidecar con motore boxer.
Ora le cose stanno cambiando e Ural - che ha sede negli Stati Uniti dal 2006 - si prepara a lanciare il nuovo brand Ural Neo, che debutterà sul mercato a stelle e strisce all’inizio del 2026 con il modello Neo 500. Arriverà anche in Italia? Immaginiamo di sì, dato che i modelli Ural sono distribuiti anche qui da noi.

La guerra in Ucraina e le successive sanzioni contro la Russia hanno compromesso la capacità di Ural di proseguire la produzione tradizionale dei boxer bicilindrici nello stabilimento di Irbit. Nel 2022 è stato avviato un impianto di assemblaggio a Petropavlovsk, in Kazakistan, per continuare a rifornire i mercati internazionali, ma è apparso chiaro dopo poco che questa soluzione non fosse sostenibile. L’introduzione nel 2025 di dazi sulle moto prodotte in Kazakistan e vendute negli Stati Uniti, il principale mercato di Ural, ha aggravato ulteriormente la situazione.
La risposta è la Ural Neo 500, che segna lo storico passaggio per la Casa alla produzione in Cina. Una mossa logica anche perché la Cina ha un mercato ampio per i sidecar, con diversi costruttori specializzati. Per sviluppare la Neo 500, infatti, Ural ha stretto una collaborazione con Yingang, produttore di un’ampia gamma di veicoli a due e tre ruote. In particolare, la Neo 500 deriva dall'ultimo modello con sidecar Yingang, l’SUV500 II. Un esemplare è stato portato negli Stati Uniti all’inizio dell’anno per raccogliere i feedback dei clienti, poi integrati nella versione Ural destinata al mercato da maggio.

La moto è attualmente in fase di omologazione, quindi le specifiche definitive non sono ancora note. Il modello Yingang SUV500 II da cui deriva è equipaggiato con un bicilindrico parallelo raffreddato a liquido di 452 cc, con rapporto di compressione di 11,2:1, capace di erogare 46 CV e 41 Nm rispettando gli attuali limiti sulle emissioni cinesi, molto simili a quelli europei e statunitensi. Il motore è abbinato a un cambio a cinque rapporti più retromarcia ed è inserito in un telaio specifico per sidecar, con sospensione anteriore a braccio oscillante. Non è prevista la trazione integrale a due ruote tipica di alcune Ural del passato.
Il peso è di circa 334 kg, praticamente identico a quello della Ural Gear Up, che pesa circa 331 kg a secco.

L’SUV500 II presenta una carenatura in stile adventure, oltre a una dotazione tecnologica che include un display TFT a colori da 7'' in formato verticale e una dashcam anteriore integrata sopra i fari. Puntando su un’aspetto più moderno e su un prezzo sensibilmente inferiore rispetto ai modelli storici, Ural spera che la Neo possa attirare nuovi clienti, meno interessati allo stile rétro. Il prezzo non è ancora ufficiale, ma dovrebbe rimanere sotto i 15.000 dollari.



