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Interviste

Yamaha: “Un TMAX con sospensioni semi-attive e soluzioni aerodinamiche? Mai dire mai…”


Avatar di Nicolas  Patrini , il 27/03/22

2 anni fa - TMAX 2022: un'intervista a Fabrizio Corsi, Manager di Yamaha

Yamaha TMAX 2022: l'intervista per conoscerne tutti i segreti
La nostra intervista a Fabrizio Corsi, Product Communications Manager di Yamaha, per approfondire la conoscenza del TMAX 2022

In occasione del test del nuovo Yamaha TMAX 2022, abbiamo intervistato Fabrizio Corsi (Product Communication Manager della Casa di Iwata). Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.

Il nuovo TMAX sposta l’asticella più verso il comfort o più verso la sportività?

“Il nuovo TMAX mantiene tutte le caratteristiche del primo modello, quello del 2001: divertente fuori porta e adatto alla città per gli spostamenti di tutti i giorni. La sportività caratterizza TMAX da sempre, ma su questo modello forse ci siamo spinti più verso la connettività che verso il comfort. Da sempre TMAX è anche comodo, ma la particolarità del modello 2022 è data proprio dall'evoluzione tecnologica”.

TMAX è un prodotto premium, perché non dotarlo di sospensioni semi-attive?

“Mai dire mai. Vedremo in futuro”.

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Fabrizio Corsi, Product Communication Manager di Yamaha Motor Europe Fabrizio Corsi, Product Communication Manager di Yamaha Motor Europe

Il nuovo modello vede l’arrivo di una scocca più compatta con soluzioni aerodinamiche. Quanto, in un segmento come quello dei maxi-scooter, lo studio dei flussi può migliorare l’esperienza in sella?

“La questione è complessa. L’aerodinamica è stata presa in considerazione e un ulteriore sviluppo è possibile. Alcune soluzioni arriveranno in futuro. Certo non vedrete le ali, che Yamaha non ha messo nemmeno sulla R1”.

Alla presentazione dello scooter avete dichiarato che sarà nelle concessionarie in aprile. Alla luce delle difficoltà di questi tempi, verrà rispettata la tempistica?

“Ci sono delle difficoltà. La situazione attuale, tra pandemia e guerra, è altamente incerta, ma crediamo di poter rispettare la parola data”.


Pubblicato da Nicolas Patrini, 27/03/2022
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