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Honda: online un sito dedicato al cambio DCT


Avatar Redazionale , il 04/04/16

8 anni fa - Al suo interno ci sono spiegazioni, filmati, schede tecniche e molto altro

Honda crea un sito per promuovere il suo cambio a doppia frizione

A ME GLI OCCHI In Honda credono molto nel cambio robotizzato a doppio frizione DCT, sigla che - lo ricordo - sta per Dual Clutch Transmission. Non è quindi un caso che al quartier generale abbiano deciso mettere online un sito dedicato interamente proprio al cambio DCT: http://world.honda-dct.com/ . Al suo interno si trovano spiegazioni, filmati, schede tecniche e molto altro ancora, tutto materiale realizzato con lo scopo di fare nuovi proseliti e convincere gli eventuali scettici.

SULLA CRESTA DELL'HONDA Arrivato un po' in punta di piedi in listino, il DCT fa ormai da prezzemolo nella gamma della Casa giapponese, dato che viene proposto su numerosi modelli: lo si trova a richiesta sulla Crosstourer e sulla VFR 1200, è una tentazione cui è difficile resiste sulla best-seller NC 750X e monopolizza la scena nel caso di Vultus e Integra. La sua ultima versione, quella più evoluta, è poi proposta sull'ultima Africa Twin. Insomma, la sua presenza si allarga a macchia d'olio e i numeri di mercato confermano che sono sempre più numerosi i motociclisti che si convertono al DCT.

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STAFFETTA VINCENTE Dopo averlo provato in lungo e in largo, capisco bene il motivo del suo successo. Le due frizioni fanno una staffetta quasi perfetta, con gl'innesti dell'una che avvengo simultanueamente ai disinnesti dell'altra e con un'equa divisione del lavoro: la prima si occupa delle marce pari, la seconda delle dispari. Il tutto si traduce in passaggi di marcia dolci e immediati al tempo stesso, comandati da una centralina che sembra leggere nel pensiero del pilota per fargli trovare sempre inserito il rapporto giusto. Chi guida può comunque scegliere se far lavorare il cambio con una logica più turistica e attenta ai consumi, oppure se avere il motore mediamente più su di giri, per una condotta più sportiva, ferma restando anche la possibilità di selezionare la marce in prima persona, con un comando al manubrio o, talvolta, anche con un classico pedale. Provare per credere.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/04/2016
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