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EICMA 2023

Cosa ne sarà delle moto giapponesi? La Cina a due ruote fa paura


Avatar di Michele Perrino , il 18/11/23

5 mesi fa - I brand cinesi crescono sempre più: che fine faranno le moto giapponesi?

EICMA 2023: Kove e CFMoto vs tutti. Brand cinesi in crescita
Con l'arrivo di tanti nuovi brand cinesi il mercato moto è pieno di proposte, ma per quanto ancora? La guerra Cina-Giappone è iniziata

Quella di EICMA 2023 è stata un'edizione ricca di novità e, come ormai succede da qualche anno a questa parte, l'offensiva cinese è stata massiccia: tante moto, spesso di ottimo livello. Apparentemente un mercato più ricco di proposte aumenta la concorrenza e aiuta a tenere alta l'asticella dei costruttori da una parte, dall'altra rende felici gli appassionati di fronte a un così ricco ventaglio di possibilità. Apparentemente. La guerra Cina-Giappone, in realtà, è già iniziata.

FIGHT! Una guerra – è bene precisarlo – fatta a colpi di prodotto. Dieci anni fa le aziende cinesi erano solo abili a ''scopiazzare'' le migliori realizzazioni altrui, oggi hanno imparato a ispirarsi ai migliori nello stile, lo hanno fatto loro, realizzando – o prendendo in prestito – non solo sovrastrutture gradevoli, ma anche motori, ciclistiche ed elettroniche all'altezza dei competitors. Già, chi sono questi avversari? I giapponesi, ovviamente, che producono molti pezzi ''per tutti'', con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Almeno fino a oggi.

La Valico DS525 X allo stand Voge La Valico DS525 X allo stand Voge

I TRE GRANDI Poi sono arrivati brand come CFMoto, Voge, Kove e ora anche Zontes (qui le nuove 3 cilindri da 110 CV). Una ventata di prodotti freschi, interessanti, ben realizzati e – parlo per CF, che ho avuto occasione di testare in più occasioni – gustosi da guidare, ovviamente caratterizzati da un prezzo d'acquisto davvero interessante. Un esempio? La 800MT – spoiler: vi racconterò presto della ricchissima versione Explore! – crossover che offre di serie accessori quali cambio elettronico, cruise control, sella e manopole riscaldabili... in promozione a 9.990 euro franco rivenditore (10.990 euro da listino). Costa circa 1.000 euro meno di una jap, ma offre componentistica per almeno 2.000 euro in più...

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GLI ALTRI Poi ci sono quelli che fanno un mestiere diverso e – almeno per il momento – restano spettatori del ''conflitto''. Parlo degli europei, marchi come BMW, Ducati, KTM, MV Agusta e Triumph, da sempre considerati premium, per qualità e prezzo. Loro non sono coinvolti, perché chi ha il potere di acquisto per scegliere una di queste moto, probabilmente non pensa nemmeno all'alternativa giapponese o cinese. Il mondo è bello perché è vario – e menomale, dico io – e non tutti hanno la disponibilità economica per permettersi i prodotti di fascia alta, quindi ben venga che esistano moto per tutte le tasche o quasi.

La Kove 450 Rally EX che parteciperà alla Dakar 2024 La Kove 450 Rally EX che parteciperà alla Dakar 2024

LO SCENARIO Ma il punto non è questo. Quello che sembra un mondo moto idilliaco, pieno di moto diverse, per tutte le tasche, al mio occhio disincantato da addetto ai lavori, preoccupa e non poco: la sensazione è che nel giro di 2-3 anni i brand cinesi possano giocare una partita diversa contro i rivali nipponici. Se il livello qualitativo si sarà ulteriormente consolidato, la forbice dei prezzi ampliata e il consenso del pubblico aumentato, beh, allora per Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha si prospetteranno giorni duri. A meno che non decidano di spostare l'asticella verso l'alto, a caccia di premium anche loro...

I RISCHI Il vantaggio produttivo dei brand made in China – che si traduce in un prezzo più basso per il consumatore – ha tutta l'aria di essere molto pericoloso per i marchi del Sol Levante. In una gara al ribasso non è detto che tutti riescano a giocare la stessa partita e se da una parte resto ammirato per la capacità dell'industria cinese di studiare, imparare e replicare il meglio dell'arte giapponese ed europea, dall'altra sono spaventato. Ben vengano moto cinesi, giapponesi, europee, americane, etc. ma la partita va giocata ad armi pari. A me, invece, sembra che ci siano attori con arco e frecce, altri col bazooka....


Pubblicato da Michele Perrino, 18/11/2023
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