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Fiat Uno Turbo i.e.: analisi tecnica e test storici con Alboreto, Baghetti, Arnoux e Alen


Avatar di Emanuele Colombo, il 02/05/25

2 settimane fa - La Fiat Uno Turbo nelle parole di Alboreto, Alen, Arnoux e Baghetti. I video storici

Fiat Uno Turbo i.e.: tecnica e test con Alboreto e altri piloti
Riscopriamo la leggendaria Fiat Uno Turbo i.e. degli anni '80 attraverso dettagli tecnici e i video dei test con piloti storici

Leggenda vuole che la Fiat Uno Turbo i.e. sia una delle auto più pericolose della storia: una vera ''widowmaker'' o fabbrica-vedove, nell'accezione italiana.

Una fama immeritata, quella della piccola sportiva Fiat, ma che contribuisce a creare attorno alla piccola bomba di Torino un alone di mistero e reverenza, consacrandola tra i miti di un'epoca di eccessi e di edonismo sfrenato.

Ripercorriamo storia, tecnica e mito della hot-hatch anni '80 con l'aiuto di due filmati storici, con le prove dei piloti dell'epoca Giancarlo Baghetti, Michele Alboreto, Renè Arnoux e Markku Alen.

Fiat Uno Turbo i.e., la piccola bomba nata nel 1985Fiat Uno Turbo i.e., la piccola bomba nata nel 1985

Introduzione alla Fiat Uno Turbo i.e.

Nel 1985, Fiat introdusse la Uno Turbo i.e., una compatta sportiva progettata per competere nel segmento delle hot hatch, dominato da modelli come la Peugeot 205 GTI e la Renault 5 GT Turbo.

Con un motore 1.3 litri sovralimentato e un peso contenuto, la Uno Turbo i.e. offriva prestazioni notevoli per l'epoca.​

La tecnica era di prim'ordine, visto che sotto al cofano, il motore da 1.301 cm³ era dotato di iniezione elettronica Bosch, accensione digitale Magneti Marelli, turbocompressore IHI VL2 raffreddato ad acqua e un intercooler aria/aria. 

Erogava ''solo'' 105 CV e una coppia di 147 Nm: non tantissimi per un sovralimentato, ma combinati con un peso dell'auto di appena 845 kg permettevano uno 0-100 km/h in 8,3 secondi e una velocità massima di 200 km/h.

Il cambio era manuale a 5 marce, derivato dalla Ritmo 105 TC, e la trazione anteriore senza autobloccante.

Per tenere a bada le prestazioni extra rispetto alla Fiat Uno normale, la Turbo i.e. aveva il telaio irrigidito con una barra antirollio e l'impianto frenante prevedeva 4 dischi, di cui gli anteriori ventilati.

Cerchi in lega da 13” (quant'erano piccoli rispetto a quelli attuali!) montavano pneumatici 175/60 che per l'epoca erano ''ribassati'', ancehe se quel /60 sta a indicare una spalla che in termini odierni è più alta di un tacco 12.

Fiat Uno Turbo I.E., i cerchi diamantati hanno il logo AbarthFiat Uno Turbo I.E., i cerchi diamantati hanno il logo Abarth

Fiat Uno Turbo i.e., la scheda tecnica

Motore 1.301 cm³, 4 cilindri in linea, turbo-benzina
Potenza 105 CV a 5.750 giri/min
Coppia 147 Nm a 3.200 giri/min
Cambio Manuale a 5 marce
Trazione Anteriore

Velocità

200 km/h
0-100 km/h 8,3 secondi
Misure 3,64 x 1,56 x 1,37 m
Bagagliaio n.d.
Peso 845 kg
Prezzo Da 14.450.000 lire

Fiat Uno Turbo i.e. prima serie, vista 3/4 anterioreFiat Uno Turbo i.e. prima serie, vista 3/4 anteriore

Design: esterno e interno della Fiat Uno Turbo i.e.

Estetica Esterna

La Uno Turbo i.e. si distingueva per paraurti ridisegnati con fendinebbia integrati, minigonne laterali, spoiler posteriore in vetroresina e cerchi in lega diamantati con il logo Abarth sui coprimozzi.

Le feritoie sul paraurti anteriore miglioravano il raffreddamento dell'intercooler e dell'olio motore.​

Interni e Strumentazione

Gli interni presentavano sedili in velluto nero con inserti rossi, moquette rossa e un volante a quattro razze.

La strumentazione poteva essere di tipo analogico oppure digitale. 

Nel primo caso, la ditta fornitrice era l'italiana Veglia-Borletti, mentre il cruscotto digitale era firmato dalla giapponese Nippon-Seiki.

Quest'ultimo forniva una gran quantità di informazioni e introduceva nel segmento delle auto compatte l’innovativo display “check panel”, che indicava lo stato di porte, luci, raffreddamento e lubrificazione.  

I video dei test storici con piloti famosi

Michele Alboreto

Nel 1985, il pilota di Formula 1 Michele Alboreto testò la compatta turbo sul circuito di Jacarepaguá in Brasile.

Alboreto apprezzò la reattività e l'erogazione del turbo, sottolineando come l'auto fosse divertente da guidare e potenzialmente adatta anche all'uso in pista, se solo avesse avuto qualche cavallo in più.​

Cavalli che arrivarono con la Uno Turbo seconda serie (vedi sotto), accreditata di 116 CV grazie a un nuovo turbo firmato Garret.

Giancarlo Baghetti, René Arnoux e Markku Alén

Anche altri piloti di fama internazionale, tra cui Giancarlo Baghetti, René Arnoux e Markku Alén, parteciparono a test e promozioni della Uno Turbo i.e., contribuendo a consolidare l'immagine sportiva del modello.​

Evoluzione e restyling

Aggiornamenti del 1986 e 1987

Nel 1986, la Uno Turbo i.e. ricevette aggiornamenti estetici come nuovi colori, mascherina e specchietti in tinta carrozzeria, strisce adesive ''Turbo i.e.'' lungo le fiancate e un cruscotto digitale verde più leggibile.

Il restyling del 1987 introdusse il sistema antibloccaggio ''Antiskid'' progettato da AP Lockheed, che agiva solo sulle ruote anteriori.​

Seconda Serie (1989-1994)

La seconda serie, lanciata nel 1989, presentava un motore cresciuto nella cilindrata: ora si parlava di 1.372 cm³ con turbina Garrett T2, che permetteva di erogare 116 CV.

Le prestazioni migliorate includevano uno 0-100 km/h in 7,7 secondi e accanto alla versione a piena potenza veniva proposta una versione catalizzata da 112 CV per rispettare la normativa Euro 1.

Esteticamente, la vettura adottava paraurti con filo rosso, spoiler integrato, nuovi cerchi a quattro razze e interni più ergonomici, con sedili a quadretti neri e grigi.

Allestimenti speciali e personalizzazioni

Alcune carrozzerie artigianali, come Coriasco, Scioneri, Giannini, Moretti e Hormann, realizzarono versioni personalizzate della Uno Turbo i.e.

Questi esemplari unici presentavano interni in materiali pregiati come pelle o Alcantara, colori fuori serie, cerchi dedicati e optional di categoria superiore, tra cui aria condizionata e tetto apribile.

La Moretti Uno Turbo MX del 1986 si distingueva per la colorazione in tinta unita, cerchi in lega con pneumatici ribassati, interni in Alcantara e cruscotto con parti in radica.​

Fiat Uno Turbo i.e. seconda serie, vista 3/4 posterioreFiat Uno Turbo i.e. seconda serie, vista 3/4 posteriore

FAQ sulla Fiat Uno Turbo i.e.

Quali sono le prestazioni della Fiat Uno Turbo i.e.?

La versione originale del 1985 raggiungeva i 200 km/h di velocità massima e accelerava da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi, grazie al motore 1.3 litri da 105 CV.​ La seconda serie abbassava lo ''zerocento'' a 7,7 secondi.

Quando è stata prodotta la Fiat Uno Turbo i.e.?

La produzione iniziò nel maggio 1985 e proseguì fino al 1994, con alcune immatricolazioni anche nel 1995.​

Quali sono le differenze principali tra la prima e la seconda serie?

La seconda serie, introdotta nel 1989, presentava un motore più potente da 1.372 cm³ con 116 CV, estetica aggiornata con paraurti ridisegnati e interni più ergonomici.​

Esistono versioni speciali della Uno Turbo i.e.?

Sì, diverse carrozzerie artigianali realizzarono versioni personalizzate con interni in materiali pregiati, colori esclusivi e optional degni di modelli di categoria superiore.​

Quanto vale oggi una Fiat Uno Turbo i.e.?

Le quotazioni per esemplari ben conservati possono superare i 20.000 euro, soprattutto per le versioni originali e con allestimenti speciali.​

La Fiat Uno Turbo i.e. rimane una delle compatte sportive più iconiche degli anni '80, apprezzata per le sue prestazioni e per il design sobrio. E, meritatamente, rientra tra le 10 Fiat più importanti della Storia.

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Pubblicato da Emanuele Colombo, 02/05/2025
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