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Dietrofront WRC: addio all'ibrido a fine anno. E ora?


Avatar di Luca Manacorda, il 29/02/24

9 mesi fa - Il mondiale rally abbandona i motori ibridi dopo soli 3 anni

Il WRC dice addio all'ibrido: i piani per il futuro
Il mondiale rally abbandona i motori ibridi dopo soli 3 anni: ecco quali sono i nuovi piani per il futuro del Mondiale Rally

È una retromarcia clamorosa ma non inaspettata quella uscita dalla riunione del World Motor Sport Council tenutasi ieri: il mondiale WRC abbandonerà i motori ibridi al termine di questa stagione, con due anni di anticipo rispetto all'iniziale piano quinquennale previsto per gli attuali propulsori. Si tratta della novità più importante all'interno di una serie di proposte di modifiche ai regolamenti tecnici: questi ultimi saranno ora elaborati dalla Commissione WRC e consegnati alla riunione di giugno del World Motor Sport Council.

WRC 2024, Rallye Monte Carlo: Elfyn Evans (Toyota)WRC 2024, Rallye Monte Carlo: Elfyn Evans (Toyota)

LE NOVITA' 2025 Il prossimo anno si vivrà una stagione di transizione: le vetture Rally1, senza più parte le unità ibride da 100 kW, subiranno una riduzione della potenza attraverso un limitatore del turbo più piccolo e un'aerodinamica più limitata. Nonostante un risparmio di peso di 87 kg, le prestazioni saranno inferiori non potendo più contare sui picchi di 500 cv delle attuali auto. Parallelamente si affacceranno le vetture Rally2+, ossia le attuali Rally2 dotate di un kit WRC che comprende un limitatore più grande, cambio al volante opzionale, maggiore aerodinamica e uno scarico più grande. L'obiettivo è quello di ridurre il gap prestazionale tra le due categorie di vetture.

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RIVOLUZIONE 2026 Il cambiamento più significativo ai regolamenti tecnici è invece previsto per il 2026. Basandosi sul concetto delle Rally1, le nuove auto utilizzeranno una cellula di sicurezza comune, consentendo ai produttori e preparatori di sviluppare auto da rally utilizzando modelli stradali di Classe B, Classe C, Suv compatti o Concept Car. Le prestazioni verranno poi livellate tramite il bilanciamento e l'aerodinamica. La potenza delle vetture 2026 sarà limitata a 330 CV e controllata da una curva di coppia di riferimento. Il costo massimo di un'auto sarà di 400.000 €, contro il quasi milione di euro attuale, con la tecnologia del motore e della trasmissione proveniente dalle Rally2 che aiuterà in questa direzione. Per ridurre i costi verrà anche limitato il numero di personale autorizzato a lavorare in un team e verrà anche riorganizzato il parco chiuso. Previsto anche il ritorno dei Remote Service. Si cercherà inoltre di implementare quanto prima una categoria di vetture elettriche con cellula di sicurezza comune alle Rally1 e parità di prestazioni.

WRC 2024, Rallye Monte Carlo: Thierry Neuville (Hyundai)WRC 2024, Rallye Monte Carlo: Thierry Neuville (Hyundai)

FORMAT VARIABILI Un'altra novità a cui potremo assistere già dal 2025 è il cambio dei format dei singoli rally. Gli eventi avranno maggior libertà di scelta riguardo gli itinerari e gli orari, con l'unico obbligo di concludere il programma con una Power Stage come avviene ora. Inoltre, alcuni rally saranno in stile sprint, mentre altri saranno basati sulla resistenza e su speciali più lunghe. Tuttavia, il chilometraggio complessivo della stagione rimarrà inalterato. La FIA si impegna inoltre a creare un team di promozione del campionato, per aprirsi a un pubblico più ampio e aumentare la base di appassionati. Insomma, una rivoluzione a tutto tondo che era stata chiamata a gran voce dai protagonisti stessi del WRC e che è stata accolta positivamente dallo stesso promoter del Mondiale Rally: per saperne di più, dovremo attendere i dettagli che arriveranno dalla riunione del prossimo giugno.


Pubblicato da Luca Manacorda, 29/02/2024
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