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F1 2021

Striscia la Notizia contro la Kimoa di Alonso: il TAR accoglie il ricorso di U-Earth


Avatar di Luca Manacorda , il 07/08/21

2 anni fa - La Kimoa vende online le mascherine U-Mask ribrandizzate

Novità sul caso Striscia La Notizia - Mascherine Kimoa
Le U-Mask, vendute anche dalla Kimoa di Fernando Alonso, possono tornare in commercio

ANNULLATO IL PROVVEDIMENTO DEL MINISTERO Importante novità nella vicenda legata alla commercializzazione delle mascherine U-Mask, che aveva finito per coinvolgere anche la Kimoa di Fernando Alonso. È infatti nullo il provvedimento con il quale il Ministero della Salute il 19 febbraio scorso ha espresso il divieto d'immissione in commercio, con contestuale ritiro dal mercato, delle mascherine U-Mask Model 2. La decisione è contenuta in una sentenza del Tar del Lazio di accoglimento di un ricorso proposto da U-Earth Biotech Ltd.

I MOTIVI Di seguito, la serie di ragioni di cui si è tenuto conto per questa decisione: il laboratorio che aveva svolto i test sarebbe risultato privo di autorizzazione sanitaria; il titolare del centro sarebbe stato privo della necessaria abilitazione professionale; il soggetto che aveva a suo tempo provveduto alla registrazione informatica del prodotto presso gli elenchi del Ministero della salute sarebbe stato diverso da quello a tal fine delegato dalla ricorrente società. Il Tar, dopo aver rigettato tutte le eccezioni di rito, ha ritenuto il ricorso fondato nel merito. Recita la sentenza: ''Sussiste innanzitutto il difetto di istruttoria nella parte in cui l'intimata amministrazione statale ha omesso ogni propria autonoma valutazione in merito alle circostanze che avrebbero determinato il ritiro del prodotto. La circostanza risulta piuttosto evidente da un semplice raffronto tra conclusioni dei Nas in sede di indagini preliminari e motivazione del provvedimento impugnato, il quale piuttosto pedissequamente si limita e ripetere le ridette conclusioni senza operare alcuna ulteriore valutazione di carattere istruttorio nonché di natura tecnico-giuridica''. Rilevati dai giudici anche un difetto di motivazione e un ulteriore difetto di istruttoria ''nella parte in cui l'amministrazione non ha tenuto sufficientemente conto del fatto che la divergenza tra soggetto formalmente delegato ed ente che ha concretamente effettuato la registrazione del prodotto presso gli elenchi del Ministero è stato il frutto di un mero errore materiale'' nel provvedimento del Ministero risalente allo scorso mese di febbraio. È stata comunque respinta la richiesta risarcitoria, in quanto il ricorso ''viene in questa sede accolto per ragioni unicamente legate al difetto di motivazione e di istruttoria''.

COSA ERA SUCCESSO 

KIMOA NEL MIRINO Le indagini di Striscia la Notizia sulle mascherine U-Mask erano arrivate a interessare il mondo della F1. A finire nel mirino di Moreno Morello, in un servizio andato in onda nell'edizione di venerdì 16 aprile, i prodotti venduti dalla Kimoa sul sito internet Amazon. L'azienda di abbigliamento è stata fondata negli scorsi anni da Fernando Alonso e tra cappellini, occhiali da sole e vestiti si è lanciata anche nel grande business delle mascherine. Lo stesso pilota spagnolo fa da testimonial al suo marchio, indossandone i capi brandizzati in ogni weekend di gara (come si vede nelle foto di questo articolo).

F1, GP Bahrain 2021: Fernando Alonso (Alpine) F1, GP Bahrain 2021: Fernando Alonso (Alpine)

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U-MASK... MASCHERATA Il tg satirico di Antonio Ricci negli scorsi mesi aveva mostrato come i dispositivi di protezione individuali tanto di moda tra i vip e gli sportivi venduti con capacità di filtrazione FFP2 e FFP3 avevano fallito dei test di laboratorio: nel servizio mandato in onda, la Model 2 si era dimostrata inferiore a una comune mascherina chirurgica da 50 centesimi, mentre la Model 2.1 non avrebbe superato i test sulla respirabilità. Il Ministero della Salute aveva ordinato il ritiro di entrambe dal mercato ed era stata aperta un'indagine dalla Procura di Milano. Successivamente, Morello aveva simulato un acquisto online di una mascherina Kimoa, ordinandone una al prezzo di 45 euro. Questa gli è stata recapitata all'interno del packaging originale U-Mask: si tratterebbe dunque di uno di questi modelli, semplicemente ribrandizzato apponendo il marchio Kimoa sul tessuto.

LE REAZIONI La scoperta aveva cominciato a far rumore già prima della messa in onda del servizio, rovinando probabilmente il weekend di Imola di Alonso. Lo spagnolo, che nei test invernali in Bahrain indossava proprio le mascherine al centro della vicenda (foto copertina), nel fine settimana del gran premio che ha aperto il Mondiale 2021 è stato visto invece con una mascherina del suo team, l'Alpine, sopra a una normale mascherina FFP2 (foto sopra), mentre a Imola si è presentato indossando una mascherina FFP2 nera e senza marchi. Dopo la segnalazione di Striscia la Notizia, Amazon aveva fatto sapere di star procedendo alla rimozione dei prodotti in questione dal proprio sito. U-Earth, azienda che produce le U-Mask, aveva invece ribadito di ''avere correttamente ottemperato alle disposizioni del Ministero della Salute di blocco delle vendite informando anche Kimoa. U-Mask si ritiene, dunque, assolutamente estranea e non responsabile di iniziative di terzi. L’azienda ribadisce anche che il provvedimento di divieto di immissione in commercio è oggetto di contestazione e discussione di fronte alle autorità competenti''.

F1, GP Emilia Romagnas 2021: Fernando Alonso (Alpine) F1, GP Emilia Romagnas 2021: Fernando Alonso (Alpine)

IL PRECEDENTE DELLA FERRARI Come detto, le mascherine U-Mask avevano ottenuto grande successo nel mondo dello sport e in particolare in F1, dove sono state adottate da molti team. La Ferrari le ha utilizzate fino al GP Bahrain di fine marzo, disputatosi il giorno dopo il ritiro dal commercio deciso dal Ministero. In quell'occasione, il team di Maranello ha specificato che ''si è sempre attenuto alle normative in materia di sicurezza. A seguito del divieto di commercializzazione e immissione sul mercato del suddetto prodotto, reso noto a mezzo stampa sabato 27 marzo ha verificato che in base all’ordinanza del Ministero della Salute aveva 5 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova prescrizione''. Dal GP Emilia Romagna, la Ferrari si era dunque adeguata e tutti i membri della scuderia - piloti compresi - da allora non hanno utilizzato più le U-Mask.


Pubblicato da Luca Manacorda, 07/08/2021
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