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F1 2022

Sainz, allarme sulle sollecitazioni al fisico dei piloti: "10 anni così saranno duri"


Avatar di Luca Manacorda , il 19/05/22

1 anno fa - Le nuove monoposto stanno mettendo a dura prova i piloti

Sainz lancia l'allarme: "10 anni così saranno duri"
Le nuove monoposto stanno mettendo a dura prova i piloti dal punto di vista fisico

SOLLECITAZIONI CONTINUE Le nuove monoposto a effetto suolo, con cerchi delle ruote ingranditi a 18 pollici, e i cordoli molto alti installati su diversi circuiti stanno mettendo a dura prova il fisico dei piloti di F1. A tutto ciò si aggiunge, almeno in questa prima fase di campionato, il continuo saltellamento provocato dall'effetto porpoising sui rettilinei. I moderni piloti sono degli atleti in tutto e per tutto, dall'alimentazione all'allenamento, ma alla lunga simili sollecitazioni potrebbero creare problemi anche ai loro fisici.

SAINZ INVITA ALLA RIFLESSIONE Alla vigilia del GP Spagna, a porre l'attenzione su questo tema è stato Carlos Sainz: ''I cordoli di Miami sembravano aggressivi con queste auto. C'erano alcuni 'bump' a Imola che erano piuttosto duri per il corpo. Penso che come piloti di F1 dobbiamo considerare quanto un pilota debba pagare tramite la sua schiena e la sua salute una carriera in F1 con questa filosofia di monoposto. Dobbiamo aprire il dibattito. Penso che gli attuali regolamenti siano ottimi, stanno facendo esattamente ciò di cui avevamo bisogno per le corse. Ma abbiamo bisogno di correre così rigidi per il collo e la schiena come stiamo facendo ultimamente con queste vetture? Per me è più una domanda filosofica che ho posto lì, perché tutti ripensino a quanto il pilota debba effetivamente pagare un prezzo nella sua carriera tramite la sua salute''.

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CONSIDERARE ANCHE I PILOTI Parlando di questo argomento, Sainz ha specificato che si tratta di un tema appena emerso ma di cui vuole parlare prossimamente con i colleghi per capire come si potrebbe intervenire: ''Non ho bisogno della consulenza di un esperto per sapere che, se avrò 10 anni così, sarà dura. Dovrò lavorare molto in mobilità, flessibilità e dovrò investire nella salute salute generale del corpo. Probabilmente è una domanda di cui, come piloti, non ci piace parlare molto perché non ci piace apparire deboli. Sono forte, sono molto in forma, mi considero uno dei piloti più in forma e non ho mai faticato in una gara di F1. Ma qui si parla più sul lungo termine e, a beneficio di tutti noi, forse dovremmo parlarne e vedere quali opzioni abbiamo.Poi c'è l'interesse delle squadre del sorpasso, di tutto, dello spettacolo, che bisogna tenere in considerazione. Ma se per la prima volta prendessimo in considerazione anche un po' il pilota? Penso che potrebbe essere interessante''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 19/05/2022
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