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L'allarme

Monza, a rischio il GP del 2023? Sticchi Damiani: "Ci serve un altro miracolo"


Avatar di Salvo Sardina , il 22/05/22

1 anno fa - Il presidente ACI non usa mezza termini per avvertire le istituzioni pubbliche

Lavori in ritardo, Monza rischia di perdere il GP Italia F1 2023
Il presidente ACI non usa mezzi termini per avvertire le istituzioni pubbliche degli effetti devastanti del ritardo dei lavori di messa in sicurezza dell'impianto

La prevendita dei biglietti per il prossimo Gran Premio d’Italia a Monza procede a gonfie vele e gli organizzatori hanno già messo nel mirino l’obiettivo del record di incassi. I preparativi dell’Autodromo Nazionale procedono però su due binari paralleli e, a preoccupare, è la mancata assegnazione dei lavori di messa in sicurezza di alcune aree dell’impianto: una situazione che potrebbe mettere a serio rischio il regolare svolgimento dell’edizione 2023 del GP brianzolo. A lanciare l’allarme è stato il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani, che ha spiegato come serva al più presto l’intervento delle istituzioni per far partire i cantieri.

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“SERVE UN MIRACOLO” Intervenuto ieri al convegno “Monza Brianza 2030” organizzato dalla Lega, Sticchi Damiani ha allarmato gli appassionati davanti al ministro della Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. “Il momento è cruciale e, senza i lavori nei sottopassi dell’Autodromo, nel 2023 il Gran Premio non si correrà a Monza. La pista sarà tagliata in cinque punti e interamente ripavimentata, per noi sarà un grande sacrificio perché dovremo fermare tutte le attività sportive”. Ma, al di là dei lavori, che dovrebbero partire in ottobre e terminare a giugno 2023, la più grande preoccupazione è quella relativa alle necessarie autorizzazioni degli enti preposti, dal Parco Valle del Lambro alla Sovrintendenza. “Serve – ha aggiunto il numero 1 di Aci, citato da Il Cittadino di Monza e Brianza – un altro miracolo”.

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RISPONDE GIORGETTI Non è mancata ovviamente la risposta di Giancarlo Giorgetti, il ministro della Lega presente all’incontro. “Le risorse ci sono – ha spiegato – e anche il progetto preliminare. Ora dobbiamo approvare quello esecutivo e assegnare i lavori in modo da avviare i cantieri a ottobre e chiuderli a giugno del prossimo anno. Per ragioni di sicurezza, è indispensabile separare il passaggio dei pedoni da quello delle auto. Abbiamo raccolto tante sfide e accettiamo anche questa, il Governo proverà a replicare soluzioni applicare in altre situazioni di carattere eccezionale, che hanno dimostrato di funzionare. Servono un intervento normativo e un impegno sociale da parte di tutti a velocizzare le risposte. Le condizioni per farlo ci sono, dato che i lavori nei sottopassi sono necessari per garantire la sicurezza degli spettatori”.


Pubblicato da Salvo Sardina, 22/05/2022
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