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F1 2023

Il pasticciaccio brutto della mancata penalizzazione di Verstappen a Singapore


Avatar di Luca Manacorda , il 22/09/23

7 mesi fa - La FIA ha fatto chiarezza con i piloti dopo gli episodi di Singapore

La FIA e la retromarcia sulla mancata penalità a Verstappen
La FIA ha fatto chiarezza con i piloti dopo gli episodi nelle qualifiche di Singapore sanzionati solo con multa e reprimenda

A Suzuka si è tornato a parlare della mancata penalizzazione di Max Verstappen sulla griglia di partenza del GP Singapore. Nel corso delle qualifiche, il pilota della Red Bull è stato protagonista di ben tre episodi di impeding per i quali rischiava tre posizioni di retrocessione per ciascuno. Due in particolare, quello che ha visto l'olandese rimanere fermo all'uscita della pit lane e quello su Yuki Tsunoda, sembravano decisamente evidenti. 

COSA È SUCCESSO Gli steward del GP Singapore hanno optato perdue reprimende per Verstappen accompagnate da una multa di 5.000 euro alla Red Bull per l'episodio in corsia box. I commissari hanno ritenuto la scuderia responsabile per la condotta del proprio pilota, non avvisato correttamente delle situazioni di pericolo che stava creando. In molti hanno ricordato come nel corso di questa stagione episodi simili siano stati puniti comunque con la retrocessione sulla griglia di partenza, ad esempio nel caso di Charles Leclerc a Monte Carlo. Gli steward non sono però obbligati ad applicare decisioni prese in precedenza per comportamenti analoghi, venendo invece incoraggiati a decidere in base a ciò che accade in ogni singolo episodio. Per questo hanno puntato il dito sulle responsabilità del team, nonostante in passato sia stato ripetutamente ribadito che ciò non dovrebbe essere utilizzato per mitigare la corretta penalità di 3 posizioni sulla griglia di partenza pensata per casi del genere.

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LA RIUNIONE DI SUZUKA In Giappone c'è stata una riunione tra i team manager e gli steward, tra i quali era presente Matteo Perini che è il commissario chiamato a fare da trait d'union tra le diverse formazioni che si alternano in direzione gara nei vari gran premi. Alle scuderie è stato specificato che da ora in poi verrà applicata sempre la penalizzazione di tre posizioni sulla griglia di partenza in caso di impeding comprovato. Il giudizio preso a Singapore non verrà utilizzato come precedente, anche perché potrebbe creare scenari pericolosi. Sulla base di quella decisione, infatti, le scuderie potrebbero decidere di lasciare i loro piloti ostacolare deliberatamente un rivale, sapendo di andare incontro a una multa e a una reprimenda semplicemente evitando comunicazioni radio in quella fase. La FIA ha dunque ammesso l'errore, per sua fortuna avvenuto in un weekend in cui una retrocessione di Verstappen avrebbe pesato meno del solito, essendo l'olandese rimasto escluso dalla Q3 dopo aver realizzato solo l'undicesimo tempo.

NORRIS DELUSO L'incoerenza delle decisioni per casi simili rimane però un grave problema e di questo ne hanno parlato anche i piloti nella loro consueta riunione del venerdì. Lando Norris ha poi chiesto pubblicamente sanzioni severe per i casi di impeding in qualifica: ''Dovrebbero esserci sanzioni più severe per chi blocca un altro pilota, perché lo fanno in tanti. Ti rovina il giro, rovina le tue qualifiche. Semplicemente a nessuno sembra importare abbastanza. È successo spesso in questa stagione, a me è capitato parecchie volte, soprattutto con certe squadre. Ma spetta anche al pilota guardare nello specchietto. (Nel giro di rientro, ndr) Non hanno altro da fare se non premere il pulsante di ricarica e guardare negli specchietti. Le persone sembrano avere difficoltà a farlo in F1, il che è una sorpresa'' ha concluso Norris parlando del traffico generato dai piloti che hanno concluso il loro tentativo o che stanno aspettando per lanciarsi.


Pubblicato da Luca Manacorda, 22/09/2023
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