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F1 GP Singapore: le pagelle


Avatar di Simone  Dellisanti , il 19/09/16

7 anni fa - F1 GP Singapore: splendida vittoria per Rosberg che si riporta in testa alla classifica piloti

F1 GP Singapore: Rosberg vince, Hamilton delude, Ricciardo incanta e Vettel sorprende con la sua rimonta

GP SINGAPORE Ancora lui, ancora Nico Rosberg che per la terza volta consecutiva finisce la sua domenica davanti a tutti, salendo sul gradino più alto del podio. Il tedesco della Mercedes ha trionfato nel Gran Premio di Singapore con una vittoria meritata che gli ha permesso di riprendersi anche la prima posizione nella classifica piloti. Dietro di lui troviamo Daniel Ricciardo con la Red Bull e l’altro pilota della Mercedes, Lewis Hamilton. Fuori dal podio le due Ferrari in quarta e quinta posizione, rispettivamente con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.

LE PAGELLE Ma andiamo a vedere le pagelle di questo GP di Singapore. Vi ricordo che i voti delle pagelline sono soggettivi e se volete dire la vostra, dare qualche voto in più o in meno ai protagonisti di questo weekend, vi invito a commentare sotto l'articolo o sulla pagina Facebook di MotorBox (educatamente, in entrambi i casi) così che possiamo discuterne insieme!

NICO ROSBERG – VOTO 10 Il massimo dei voti al vincitore. Per lui un ottimo weekend, splendido nelle prove libere, veloce in qualifica e infine una gara portata a termine con una maturità degna di un navigato campione del mondo. Sotto sotto anche in Mercedes sperano che quest’anno sia lui a trionfare. Se fuori dalla pista, Nico, ha conquistato tutti con il suo carattere affabile, molto più simpatico e disponibile nei box e nel paddock rispetto al suo compagno di team, ora, anche in pista sta convincendo grazie a gare condotte con maestria e un pizzico di calcolo. Ora Rosberg è di nuovo in testa alla classifica, che sia l’anno giusto per laurearsi campione?

LEWIS HAMILTON – VOTO 6 In difficoltà già dalle prove libere del venerdì, l'inglese non è riuscito a tirar fuori niente dal suo cilindro nel momento più importante, la domenica. Una prestazione giusto sufficiente per il campione del mondo perché è riuscito a raggiungere il gradino più basso del podio grazie ad una strana strategia gomme impostata dal suo muretto box, che gli ha montato le mescole più morbide, le Ultrasoft, a 20 giri dalla fine, mandando in subbuglio gli altri team che speravano di concludere la loro gara sulle gomme Soft

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DANIEL RICCIARDO – VOTO 8 In una pista adatta alle caratteristiche della sua Red Bull ha tirato fuori il massimo possibile e ha concluso ad un soffio dal primo posto. Ha tentato il tutto per tutto nel finale cercando di raggiungere la Mercedes di Rosberg, avendo gomme più fresche, ma alla fine si è dovuto accontentare della seconda piazza. Vedere Ricciardo lottare in pista e sorridere sul podio, vale sempre il prezzo del biglietto.

KIMI RAIKKONEN – VOTO 7,5 Kimi è stato tradito ancora una volta dalle strategie del muretto box Ferrari che gli hanno fatto fare una sosta ai box di troppo. Il finlandese, in gara, è riuscito a superare Hamilton per la terza posizione, ma dopo il pit stop si è dovuto accodare di nuovo dietro alla Freccia D’Argento del campione. 

SEBASTIAN VETTEL – VOTO 7 Dopo la sfuriata del sabato delle qualifiche avvenuta con il team a causa di una barra antirollio difettosa, ha incanalato l’energia negativa e l’ha sfruttata tutta, la domenica, quando ha rimontato dall'ultima posizione fino a ridosso di Kimi Raikkonen. Alla fine della gara ha concluso in quinta posizione, dando vita ad una rimonta show

MAX VERSTAPPEN – VOTO 5 Il baby fenomeno si è incartato. Forse i troppi elogi ricevuti o forse le “minacce” velate dei piloti più anziani che gli hanno promesso guerra ai prossimi sorpassi azzardati, hanno fatto abbassare la cresta al pilota olandese. Come già avvenuto nel GP di Monza, anche a Singapore il giovane Max ha dato prova di una prestazione incolore perdendo anche il duello con Daniel Kvyat sulla Red Bull di serie B. Da segnalare la pessima partenza al rallentatore che ha creato un gran traffico e il conseguente incidente di Nico Hulkenberg. Forse il passaggio sotto l’ala di Chris Horner (team manager Red Bull) è stato troppo anticipato.


Pubblicato da Simone Dellisanti, 19/09/2016
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