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Formula 1

Coulthard: i motivi del no alla Ferrari nel 1995


Avatar di Luca Manacorda , il 24/04/20

3 anni fa - Coulthard ha svelato i retroscena del suo rifiuto all'offerta Ferrari

Coulthard rifiutò la Ferrari per "colpa" di Schumacher
David Coulthard ha svelato i retroscena del suo rifiuto all'offerta fattagli dalla Ferrari nel 1995

TRAGICA PROMOZIONE Nel 1994, quando era solo il giovane tester della Williams, David Coulthard venne catapultato al volante della FW16. Una promozione inaspettata e tristemente legata alla morte di Ayrton Senna, avvenuta a Imola nel terzo gran premio di quella stagione. Lo scozzese non sfigurò al suo debutto, conquistando come miglior risultato un secondo posto in Portogallo, prima di cedere il sedile a Nigel Mansell per le ultime tre gare del campionato. Coulthard divenne titolare a tempo pieno l'anno seguente, conquistando sempre in Portogallo la prima vittoria della sua carriera e chiudendo terzo in classifica generale. Quelle prestazioni lo misero sul taccuino delle due storiche rivali del Circus, la McLaren e la Ferrari.

F1, GP Monaco 1995: David Coulthard (Williams) F1, GP Monaco 1995: David Coulthard (Williams)

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MENO GLORIA, PIU' SOLDI Coulthard, che sembrava destinato a rimanere con la Williams, ricevette due proposte dai due team che stavano vivendo un periodo di rinnovamento e rifondazione. Le vetture del team di sir Frank al tempo erano le più competitive della griglia e per convincere il giovane David a cambiare aria ci volevano i giusti argomenti. La McLaren vinse la concorrenza della Ferrari perché seppe offrirgli le due cose più importanti. La prima ovviamente sono i soldi, come ha ricordato lo stesso Coulthard in un'intervista appena rilasciata a RTE: ''Una cosa che ho appreso preto nella mia carriera è stata presso la Williams. La mia società di gestione all'epoca era riuscita a negoziare un pacchetto finanziario molto più redditizio presso la McLaren, rispetto al contratto di due anni che mi offrivano loro. Così sono passato dall'ultimo GP del '95 ad Adelaide con la Williams ad essere a Melbourne tre mesi dopo con la McLaren, tredicesimo in griglia. Quindi, improvvisamente mi hanno pagato molto di più, ma per stare su un'auto meno competitiva. Poi ci sono stati un paio di anni difficili, ma successivamente siamo sempre stati competitivi''.

IL NO ALLA FERRARI Con il team di Woking iniziò così un rapporto durato ben nove stagioni, dal 1996 al 2004, durante le quali Coulthard ha conquistato 12 vittorie, laureandosi vicecampione del mondo nel 2001. Se il denaro fu decisamente un fattore nella sua decisione di passare alla McLaren, un altro aspetto giocò un ruolo fondamentale nella decisione di rifiutare la proposta della Ferrari ed era strettamente legato a Michael Schumacher, ingaggiato dal Cavallino Rampante nello stesso anno per iniziare una scalata che avrebbe poi portato al dominio dei primi anni 2000. Coulthard ha ricordato: ''Alla Ferrari, il contratto che mi era stato offerto mi avrebbe effettivamente reso il numero due di Michael. Non ho dubbi sul fatto che lui fosse il pilota più forte dei due, perché riconosco che avesse un pacchetto complessivo migliore del mio. Ma, in quella fase della mia carriera, non potevo accettare di firmare un contratto da numero due ed è per questo che decisi di firmare per la McLaren. Penso che sia stata la decisione giusta per la mia carriera''. Al posto di Coulthard, la Ferrari ripiegò sul nordirlandese Eddie Irvine, anche lui giunto nel Circus da poche stagioni. Irvine fece da spalla a Schumacher dal 1996 al 1999, sfiorando il titolo in quest'ultimo anno.


Pubblicato da Luca Manacorda, 24/04/2020
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