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Analisi

In Europa il diesel crolla, l'elettrico vola. Come in Italia?


Avatar di Lorenzo Centenari , il 12/02/22

2 anni fa - In Ue crescita costante di ibride ed EV a scapito del gasolio. Da noi?

Vendite auto diesel, ibride, elettriche: differenze Italia-Europa
In Ue crescita costante di ibride ed EV a scapito del gasolio. Ma l'Italia sembra un caso a parte: a confronto i dati ACEA 2021

La direzione è stata scelta: l'auto, spinta forse più dal mondo politico ancor prima che dalle spontanee preferenze dei consumatori, corre verso l'alimentazione elettrica e i dati europei certificano un trend solido. L'elettrico al 100%, con l'elettrico ''parziale'' (leggasi auto ibrida) come catena di trasmissione tra due epoche. A pagare un conto salato sono ovviamente i classici motori termici, diesel in primis, dalle quote di vendita sempre più marginali. Ma è così in tutti i Paesi? Perché un conto è la media continentale, un conto sono le caratteristiche dei singoli mercati. Vedi il caso Italia, un caso di nazione lievemente ''disallineata''. Prima, panoramica europea.

MERCATO EUROPA 2021

L’indagine trimestrale ACEA sul mercato delle autovetture per tipologia di alimentazione riguarda l’area UE, allargata all’EFTA e al Regno Unito, e analizza, per il periodo gennaio-dicembre 2021, circa 11,8 milioni di nuove immatricolazioni, l’1,5% in meno rispetto al 2020. Nel periodo considerato, le immatricolazioni di auto a benzina registrano una diminuzione del -17,4%. In calo costante anche le vendite delle autovetture diesel (-33,1%) mentre nel complesso, le autovetture ad alimentazione alternativa crescono del +59,7%.

QUOTE GREEN Nell’intero 2021 sono le PHEV a registrare la crescita più significativa (+68,5%), seguite dalle elettriche a batteria (+63,4%) e dalle ibride tradizionali (+58,5%). Le auto a gas naturale e le altre (inclusi GPL ed etanolo) costituiscono insieme una porzione molto marginale del mercato: solo il 2,3% del totale e registrano rispettivamente un calo del 21,7% e una crescita del 47,6%. Nel cumulato del 2021, i modelli elettrificati registrano quote di mercato importanti: 19,2% per le ricaricabili (di cui il 10,3% sono pure elettriche e l’8,9% sono PHEV) e 20,5% per le ibride tradizionali. Nel complesso sono state immatricolate 4.716.403 vetture ibride ed elettriche, che rappresentano insieme quasi il 40% del mercato. Le auto a gas naturale mantengono una quota marginale dello 0,4%, le altre alimentazioni (GPL, etanolo, etc.) si fermano all’1,9%. Diesel e benzina invece, rispettivamente con oltre 2 milioni e 4,8 milioni di vetture registrate, perdono 8,4 e 7,8 punti percentuali ciascuna e scendono ad una quota di mercato del 17,6% e del 40,4%.

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MERCATO ITALIA 2021

Focus, ora sul Belpaese. Complessivamente, il mercato registra le stesse macro-tendenze europee, ma all'interno delle quali le dinamiche sono leggermente diverse. Le autovetture diesel rappresentano il 22,2% del mercato 2021 (dal 32,7% che era nel 2020). Per contro, le auto a benzina detengono il 30% di quota (-7,8 punti percentuali rispetto al 2020).

QUOTE GREEN Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 47,9% del totale 2021, in aumento del 71,6% da inizio anno. Le autovetture elettrificate rappresentano il 38,4%: tra queste, le ibride non ricaricabili raggiungono il 29,6% di quota, mentre crescono del 90,3% nel cumulato. Le ricaricabili sono a quota 9,4%: nello specifico, le ibride plug-in costituiscono il 4,8%, e le elettriche il 4,6%. Qui sotto, le differenze tra Italia e i grandi mercati europei.

CONCLUSIONI 

Qualche riflessione in ordine sparso. Il diesel in Italia cala meno rapidamente, la benzina ''pura'' invece scende più velocemente della media europea, ma questo anche alla luce della crescente offerta di modelli con tecnologia mild hybrid, cioè quelle mini-ibride che alimentano le statistiche del mercato delle vetture elettrificate, mercato che invece sconta un discreto ritardo sulla media internazionale rispetto a ibride plug-in ed elettriche. Le cause? Incentivi a singhiozzo e non strutturali, infrastruttura di ricarica ancora poco capillare (Italia undicesima in Europa per numero di colonnine per 100 km di autostrada). Infine, la sempreverde abitudine dell'alimentazione a gas, che nel 2021 rappresenta il 9,5% del mercato (al 7,3% il GPL, al 2,2% il metano) e che all'interno del Vecchio Continente rappresenta quasi un unicum. Aggiungici l'età del parco circolante, tra i più vecchi d'Europa: gli italiani cambiano auto con minore frequenza e l'elettrico è una novità recente. Alla luce di questi fattori, le discrepanze suonano logiche. Se siano anche più ''sane'', questo solo il tempo lo stabilirà.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 12/02/2022
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