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Rimac: l'era delle Hypercar elettriche è già finita! E Bugatti...


Avatar di Tommaso Marcoli , il 10/05/24

1 settimana fa - Secondo Mate Rimac l'era delle hypercar elettriche è già finita

Rimac (e Bugatti): addio alle hypercar elettriche
Per Mate Rimac l'era delle Hypercar elettriche - quelle da 2.000 CV - è già finita. Non ci eravamo neanche accorti fosse iniziata

Il visionario Mate Rimac - da molti considerato una sorta di Elon Musk Europeo - sconvolge tutti annunciando la precoce fine dell'era delle hypercar elettriche. Sì, avete letto bene, proprio il genio dietro i progetti che hanno fatto impazzire il mondo delle quattroruote a batteria (ma anche boss di Bugatti), che ha ora sul mercato le incredibili Nevera e la sua stretta parente di passaporto italiano Pininfarina Battista, ha dichiarato che stiamo assistendo a un cambiamento molto veloce: l'elettrico ha già espresso buona parte delle sue novità al grande pubblico. Le supercar a batteria, simbolo di prestazioni straordinarie, hanno perso quindi parte del loro appeal.

Rimac Nevera: solo 50 delle 150 uintà previste sono state vendute Rimac Nevera: solo 50 delle 150 uintà previste sono state vendute

IL FUTURO È ANALOGICO? Rimac - che è stato ospite della plenaria Future of the Car organizzata dal Financial Times - non si è risparmiato: nonostante abbia fondato un'azienda diventata un riferimento del settore in pochi anni e trovandosi ora anche ai vertici di Bugatti, ha analizzato con lucidità il panorama attuale, confermando che i pochi eletti interessati a un gioiello come la Nevera (costo: 2 milioni di euro) probabilmente cercano qualcosa di nuovo per continuare a distinguersi. Tanto è vero che delle 150 unità inizialmente previste al momento soltanto 50 sono state effettivamente vendute. Secondo Rimac, il successo non si basa solo su innovazioni tecnologiche e prestazioni da record, ma richiede di adeguarsi alle tendenze di mercato per rimanere competitivi: oggi, i clienti desiderano tornare a quell'esperienza ''analogica'' - dove per analogico si intende un motore a combustione e un cambio manuale, quando possibile - magari dopo aver passato la giornata alla guida di un'elettrica. Quasi paradossale, vero?

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L'ESEMPIO DI BUGATTI Un esempio eloquente di quanto dichiarato da Rimac è visibile nell'altro marchio di ''famiglia'': Bugatti. Il costruttore francese di Hypercar ha abbandonato l'idea di un'auto elettrica, optando per un nuovo V16 per la prossima erede della Chiron. Le ultime indiscrezioni suggeriscono che questo propulsore sarà la componente principale di un'architettura ibrida più complessa, formata da addirittura tre motori elettrici per una potenza complessiva di 1.800 CV. Va da sé che, se così fosse, a fornire i motori elettrici ci penserebbe proprio Rimac, visto che, a quanto pare, di hypercar non sembra più volersene occupare. Con una grande onestà intellettuale, Mate Rimac ha reso ben comprensibile la situazione con un paragone azzeccato: ''un Apple Watch - ha dichiarato - fa tantissime cose che nessun altro orologio analogico potrebbe fare. Ma chi sarebbe disposto a pagare 200 mila dollari per averlo al polso?''. Ca va sans dire.


Pubblicato da Tommaso Marcoli, 10/05/2024
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