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Dodge Charger EV? Risposta: Dodge Charger V8 "Zanna di Elefante"


Avatar di Lorenzo Centenari , il 02/11/23

6 mesi fa - Non solo il 7.0 Hellephant. Come Ringbrothers rivisita una Charger del '69

Una Dodge Charger 1969 con 7.0 V8 Hellephant 1000 cv. Fotogallery
Il 7,0 litri Hellephant da "quota mille", ma non solo. Ecco come gli specialisti di Ringbrothers rivisitano una Charger del '69

La nuova generazione di Dodge Charger, per la prima volta, esisterà anche in edizione full electric (e sai che sorpresa). Per accontentare i fan ''conservatori'' (che brutte persone! Dai, si scherza...), nuova Charger si declinerà anche in versione bi-turbo benzina 6 cilindri in linea. Ma ai cultori di una delle muscle car più iconiche di sempre, ancora più gradito è forse il bocconcino preparato da Ringbrothers. Si chiama ''Tusk'' ed è una belva su base Dodge Charger del '69. Tusk, ovvero Zanna. C'è un perché.

Tusk (Zanna), un nome un perché Tusk (Zanna), un nome un perché

TABULA RASA La Charger originale è stata interamente riprogettata: un telaio più moderno, sospensioni potenziate, il propulsore Hellephant di Mopar da 1.000 cv. In tutto, 5.000 ore di lavoro: per chi avesse fretta, rivolgersi altrove. 

Vista da dietro, il classico body a bottiglia di Coca-Cola Vista da dietro, il classico body a bottiglia di Coca-Cola

PACHIDERMICA Hellephant è il nome di un V8 sovralimentato 7,0 litri da 1.000 cv di potenza e 1.315 Nm di coppia inviati all'asse posteriore attraverso un manuale a 6 rapporti Bowler Tremec T-56 Magnum dalla leva con impugnatura ''a rivoltella''. All'estremità opposta della trasmissione, un albero motore personalizzato in fibra di carbonio della serie QA1 REV incontra un terminale Ford da 9 pollici di Strange Engineering. Ma i Ringbrothers non volevano semplicemente infilare una mostruosa centrale termica sotto il cofano (in carbonio): il motore stesso è alloggiato 6 cm più indietro contro un firewall personalizzato, a giovarne è quindi la distribuzione delle masse.

V8 Hellephant, motore ''mastodontico'' V8 Hellephant, motore ''mastodontico''

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ARMA LETALE Altri punti salienti includono un telaio Fast Track messo a punto da Roadster Shop, coilover Fox RS SV, pinze Baer Brakes Extreme 6S a sei pistoncini (raffreddate, in parte, da prese d'aria laterali ricavate dal pieno nei parafanghi anteriori), pneumatici Michelin Pilot Sport 4S su ruote HRE ''Tusk edition''.

Disinibita, la ragazza... Disinibita, la ragazza...

ESTERNI Restava da confezionare il packaging e Zanna di Elefante, pure in questo, non delude. All'anteriore, la cornice della griglia in pezzo unico realizzata in fibra di carbonio a vista è accentuata da finitura cromata ricavata dal pieno. Anche il bordo anteriore e lo spoiler sul ''mento'' sono pezzi unici realizzati da Ringbrothers, mentre sia il paraurti anteriore, sia quello posteriore, sono stati nascosti e ristretti, migliorando il celebre body a ''bottiglia di Coca-Cola'' della Charger di fine anni Sessanta.

Interni... minacciosi Interni... minacciosi

INTERNI Domina l'abitacolo il rivestimento in pelle realizzato su misura da Upholstery Unlimited, mentre una console centrale in fibra di carbonio e il già citato cambio con impugnatura da Far West in fibra di carbonio sono completati da indicatori Dakota Digital, un sistema di climatizzazione Vintage Air Gen IV e uno specchietto retrovisore digitale Gentex. Il tocco finale è una tonalità di vernice chiamata ''Black to the Future'', combinata con accenti dorati. Alla faccia della creatività di stile, della ferocia meccanica, del fascino di un'auto che a partire dalla svolta elettrica non sarà più la stessa.

Dodge Charger V8 addio: fine di un'era Dodge Charger V8 addio: fine di un'era


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 02/11/2023
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