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Editoriale

Auto elettrica, se nel 2024 assisteremo all"inversione termica"


Avatar di Lorenzo Centenari , il 04/02/24

2 mesi fa - I casi scuola di Germania e California lasciano pensare a una stagione fredda

Auto elettrica 2024: tante novità, incentivi e ... vendite in discesa?
Dal Governo arrivano maxi incentivi, i casi scuola di Germania e California lasciano pensare, tuttavia, ad una stagione... fredda

Non ha ancora oltrepassato la soglia di sbarramento e non ha ancora un seggio presso l'Auto-Parlamento (né una sedia nel Consiglio Comunale, se è per questo). L'auto elettrica, croce e delizia di tutti coloro che con l'auto ci lavorano e sull'auto cercano notizie, come noi e come voi. Eppure, è proprio l'auto elettrica l'argomento del giorno. Di ogni santo giorno, ormai da anni. Il marketing martella come un fabbro, con la stampa che fa quel che può per bilanciare informazione ''verticale'', quella che proviene dalle Case, e giornalismo più investigativo, critico e curioso. Tiene ora banco un caso, ovvero il crollo delle vendite in mercati chiave come la Germania, (ex?) locomotiva d'Europa, e la California, mecca dell'hi-tech. Ecco, ad esempio, questo è un trend del quale sui comunicati stampa delle Case, non vi è traccia. 

La California volta le spalle alle EV? La California volta le spalle alle EV?

INDIETRO TUTTA Prendo spunto da un articolo pubblicato da The Autopian, brillante magazine USA di cultura auto. Sostengono gli autori che il 2024, per l'elettrico, sarà probabilmente ''un anno perso''. E spiegano il perché. La California, dopo avere a lungo tempo cavalcato l'onda della transizione (sino a metà 2023, una vendita su cinque era una vendita di un'auto full electric), ora registra due trimestri di vendite in calo a doppia cifra (il -10% circa). A sua volta la Germania, spiazzata dalla decisione senza preavviso del cancelliere Olaf Scholz di tagliare i sussidi alle EV, nell'archiviare un 2023 comunque trionfale (+11,4% e il superamento della soglia del mezzo milione di vetture) chiude l'anno con un capitombolo di proporzioni storiche. Dati ACEA alla mano, a dicembre 2023 un terribile -47%. Stime 2024 niente affatto rosee: la VDA, l'associazione tedesca dei Costruttori, prevede di archiviare i 12 mesi al -14%. La Germania è il mercato di auto elettriche più grande d'Europa, in Germania l'elettrico non conosceva il segno ''meno'' dal 2016. E in Italia?

Senza incentivi, in Germania l'elettrico crolla Senza incentivi, in Germania l'elettrico crolla

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CATENACCIO? Risale a soli pochi giorni fa l'annuncio, da parte del ministro Adolfo Urso, dell'imminente varo di un nuovo pacchetto di incentivi da un miliardo di euro o poco meno. Incentivi, buona parte dei quali (240 milioni di euro) destinati proprio all'auto elettrica, verso l'acquisto della quale il bonus non è mai stato tanto abbondante (fino a 13.750 euro, in caso di reddito ISEE inferiore a 30.000 euro e contestuale rottamazione di un usato Euro 2). Sarà anche per questo, che ora il pubblico gioca d'attesa? Sta di fatto che, dopo un 2023 di buon auspicio (+34,5%, benché ancora un misero 4,2% di quota), a gennaio 2024 (dati UNRAE) il mercato ha registrato una frenata di quelle che lasciano per terra i segni dei pneumatici: -10,8% (e una quota del 2,1%, mentre sale il market share dei modelli a benzina). Mmm, d'accordo, c'è chi aspetta i super incentivi. Eppure, nel corso di un anno, è cresciuta l'offerta di prodotto ed è cresciuta pure quella infrastruttura chiave che è la rete di ricarica ''veloce'', oggi più capillare pure in autostrada. Sarà mica che il mercato delle EV ha poco a che fare (o almeno, non soltanto) con rete di colonnine ''fast'', spessore del catalogo, infine (già...) prezzi di listino sempre alti, nonostante i tagli che ora operano Tesla, BYD e Volkswagen? La nostra fonte suggerisce un'altra prospettiva. 

In Italia arrivano i maxi incentivi. Quale accoglienza? In Italia arrivano i maxi incentivi. Quale accoglienza?

HISTORIA MAGISTRA VITAE The Autopian sostiene in buona sostanza che, nel ciclo di diffusione di prodotti ad alta tecnologia, quindi costosi, una fase di stallo sia pressoché fisiologica. Si assiste al fenomeno degli early adopter, i pionieri. E questa fase è già bell'e che passata. Segue una campagna di rafforzamento dei sussidi statali, segue inoltre una generalizzata sforbiciata ai prezzi di listino per opera delle Case, per beneficiare dei sussidi stessi. Ma nel mentre che l'industria spinge, c'è l'economia che segue il proprio corso. C'è il prezzo della benzina che sale e che scende, ci sono i tassi di interesse che scendono e che salgono. Ci sono i sentimenti di paura e di entusiasmo che si alternano nel cuore dei clienti. Sentimenti che dipendono da un intero groviglio di fattori esterni.

LA MORALE Non importa quanto vasto sia l'assortimento di auto elettriche, quanto inferiore sia il prezzo di acquisto medio di un'elettrica, quante stazioni di ricarica si ammucchieranno in più rispetto all'anno precedente. Nel 2024, come nel 2023 e come ogni anno da che l'auto è un bene per le masse, le famiglie si faranno i conti in tasta e compreranno ciò che più conviene loro. Per California e Germania, Paesi simbolo della rivoluzione elettrica, The Autopian pronostica che il 2024 sarà un anno perso. Ma al tempo stesso, ridimensiona la portata di una possibile crisi. Poiché a un anno di magra, seguirà probabilmente un anno (il 2025) di ripresa solida. Modelli via via più competitivi anch nei confronti delle termiche, batterie di più moderna generazione, tassi più bassi e - negli auspici - un clima socioeconomico di maggiore fiducia, quindi maggiore propensione ad investire sul lungo periodo. Come visione, massì, mi convince. Quanto al ''caso Italia'', ne riparleremo a primavera, quando il ''super ecobonus'' entrerà a regime. E se ''inversione termica'' sarà, non cantino vittoria troppo presto i detrattori dell'elettrico, né si disperino i suoi fan.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 04/02/2024
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