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Tequila by Tesla: il superalcolico di Elon Musk (già sold out)


Avatar di Claudio Todeschini , il 08/11/20

3 anni fa - Tequila by Tesla. L’ultima, discutibile trovata di marketing di Elon Musk

Tequila by Tesla. L’ultima, discutibile trovata di marketing di Musk
Tequila by Tesla. L’ultima, discutibile trovata di marketing di Elon Musk

DON’T DRINK AND DRIVE C’è una regola non scritta (ma che conosciamo tutti), tassativa e sacrosanta, rigidamente seguita da qualsiasi azienda che produce alcolici, e da ogni casa automobilistica: mai, mai e poi mai associare l’alcol alla guida. Mai, in nessun caso. A meno che ti chiami Tesla, ovviamente.

Tequila by Tesla: particolare della bottiglia Tequila by Tesla: particolare della bottiglia

ELON PUÒ Se c’è un costruttore che può permettersi di vendere sul suo store un superalcolico, probabilmente è Tesla. Perché la sua politica di marketing è sempre stata piuttosto spregiudicata, e perché è anche l’unica ad aver convinto mezzo mondo che le sue auto siano capaci di guidare da sole (anche se non è vero, anche se è fuorviante), e quindi mettersi al volante dopo un paio di shot di tequila potrebbe non essere così grave, se poi ti riporta a casa la macchina. Stiamo scherzando, naturalmente.

Tequila by Tesla: la pagina del sito ufficiale Tequila by Tesla: la pagina del sito ufficiale

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SOLD OUT Tesla, invece, la tequila sul suo store la vende veramente, anche se solo in alcuni selezionati stati degli USA. Nonostante il non popolare prezzo di 250 dollari a bottiglia, la tequila di Elon Musk è già andata esaurita. E c’è da scommettere che chi l’ha comprata non la aprirà mai, preferendo conservare intonsa la bottiglia, peraltro bellissima, senza mai aprirla.

Tequila by Tesla: la prima Teslaquila Tequila by Tesla: la prima Teslaquila

GIÀ NEL 2018... Stando a quanto si legge sul sito ufficiale, si tratta di una partita particolarmente pregiata di tequila di añejo, una varietà molto ricercata, invecchiata quindici mesi in botti di rovere. La bevanda è realizzata dalla Nosotros Tequila, con sede in California, che a sua volta la produce con agave di Jalisco. Non è la prima volta che Musk compie un’operazione del genere: già nel 2018 era stata commercializzata una piccola partita di Teslaquila, idea nata inizialmente come pesce d’aprile. Ma ormai sappiamo com’è fatto Elon Musk...


Pubblicato da Claudio Todeschini, 08/11/2020
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