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L'esperienza

Campioni per un giorno con Suzuki e Rally Italia Talent


Avatar di Salvo Sardina , il 14/10/19

4 anni fa - Abbiamo vinto il torneo dei giornalisti organizzato da Suzuki

Piloti per un giorno con Suzuki e Rally Italia Talent

Abbiamo vinto il torneo dei giornalisti organizzato da Suzuki e Aci Rally Italia Talent con le grintose Swift Sport: ecco come

PILOTI PER UN GIORNO #RallyPerTutti è l’hashtag ufficiale del Rally Italia Talent, la manifestazione patrocinata da Aci che dal 2019 ha trovato in Suzuki il proprio compagno di viaggio ideale. Un claim che non è soltanto un semplice slogan, ma un vero e proprio mantra per organizzatori e partner che, dal 2014, anno dopo anno cercano di scovare i migliori talenti del rallismo italiano. Rally, insomma, è davvero per tutti perché, sotto le attente indicazioni di coach che sono anche leggende di questo sport, quasi 9300 tra giovani e meno giovani hanno partecipato alle selezioni della sesta stagione del talent. I più bravi hanno poi allacciato tuta e casco gareggiando lo scorso weekend da piloti ufficiali Suzuki nel Rally Due Valli a Verona. Tutti gli altri hanno potuto apprendere i rudimenti della guida sportiva e del controsterzo al volante di una macchina con qualche cavallo in più sotto il cofano. E scusate se è poco.

La Suzuki Swift Sport La Suzuki Swift Sport

DAL VIRTUALE AL REALE Rally per tutti e… un po’ anche per me, che sono un giornalista abituato alle imprese dei marziani in Formula 1, ma molto meno avvezzo al mondo del rally e soprattutto ad allacciare le cinture e scendere in pista. Lo avevo fatto qualche volta con i kart a noleggio, sono un grande appassionato (e un discreto pilota) di gare virtuali, ma non mi era mai capitato di trovarmi al volante di una macchina… vera su un circuito chiuso al traffico. L’occasione mi è stata offerta da Suzuki Italia, che ha invitato MotorBox al Rally Due Valli per salutare la chiusura stagionale del trofeo Suzuki Rally Cup 2019 e annunciare il rinnovo per il 2020 della partnership con Aci Rally Italia Talent. L’anello di congiunzione? Renato Travaglia, dieci volte campione italiano e due volte campione europeo rally, pilota Suzuki e apprezzatissimo giudice del talent ideato da Renzo Magnani.

PICCOLA MA… GRINTOSA Conferenze stampa a parte, il momento tanto atteso era quello di sedersi al volante sul “pistino” poi utilizzato nella prova spettacolo del Due Valli. Il battesimo si è tenuto con la Suzuki Swift 1.0 Boosterjet RS preparata appositamente per i due equipaggi – Insalata-Lamanda e Betti-Lazzerini – vincitori del talent: due giri su un piccolo bolide dal sound irresistibile, completati grazie ai consigli di un Travaglia navigatore d’eccezione. Divertimento sì alla guida di una vera macchina da corsa, ma con l’avviso che le due Swift sarebbero servite integre ai ragazzi in procinto di coronare il sogno di una vita: un deterrente (almeno per me) più che sufficiente per non esagerare e restare abbondantemente al di qua del limite personale. Anche perché la vera “gara” si sarebbe tenuta il giorno dopo…

Aci Rally Italia Talent 2019, le Suzuki Swift Sport protagoniste del talent Aci Rally Italia Talent 2019, le Suzuki Swift Sport protagoniste del talent

50 S3 K CON D2 STRETTOIA Dopo aver lasciato le Swift RS tra le braccia dei loro meccanici-angeli custodi, è arrivato il momento di seguire una lezione teorica sulle note in un rally. Nozioni apparentemente banali almeno per chi è cresciuto a pane e Colin McRae Rally su Playstation, ma condite da interessanti dettagli tecnici e pratici, oltre che da aneddoti di tanti anni di carriera (e vittorie) del nostro prof Travaglia. Il clou è arrivato però il giorno dopo quando, al volante delle Suzuki Swift Sport “stradali” da 140 cavalli normalmente utilizzate per l’Aci Rally Italia Talent, noi giornalisti ci siamo sfidati a suon di giri veloci. Il format del mini-torneo? Composto un equipaggio con un collega di fiducia, avremmo avuto due giri di ricognizione per stendere le note della pista – da percorrere in senso inverso e comunque modificata rispetto al giorno precedente – prima di alternarci nel ruolo di pilota e di navigatore. Sommando i tempi dei due componenti dell’equipaggio si sarebbe poi individuato il vincitore, aggiungendo però 5 secondi di penalità per ogni birillo o jersey colpito. Semplice, divertente e anche utile, soprattutto per comprendere quanto realmente sia difficile leggere le note senza guardare la strada mentre il tuo compagno sfreccia a tutto gas tra ostacoli di vario genere.

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TOMMA’, CHE M’AVEVI DETTO? Il mio compagno di avventura è stato Tommaso Corona, collega di Autoappassionati. Come alla vigilia di ogni gara al simulatore (o, ahimè, di ogni esame all’università) l’ansia era alle stelle, anche perché nella prima manche Tommaso aveva guidato alla grande portandoci in cima alla classifica provvisoria. Camminavo nervosamente in attesa di salire in auto, con il mio fido co-pilota a cercare di tranquillizzarmi: “Vai a sensazione, divertiti e non pensare ai tempi”. Finito il conto alla rovescia, mi sono bastate un paio di curve per capire che la pista era molto cambiata rispetto alla ricognizione e che, in alcuni punti, era facile andare dritti in sottosterzo per via di un po’ di ghiaia in traiettoria. L’ho capito ancora di più nella parte finale del primo giro quando una normale “destra 3” quasi piena mi ha scomposto il posteriore portandomi al contatto con un jersey. Gara finita? Assolutamente no, perché dopo qualche imprecazione e il necessario incoraggiamento dal mio compagno, ho potuto chiudere un secondo giro veloce e pulito, praticamente perfetto.

CAMPIONE PER CASO Appena scesi dalla macchina è stato tutto un continuo provare a carpire la classifica. Neppure il tempo di completare i conteggi che arriva un altro regalo dagli uomini di Suzuki: c’è ancora un’ora a disposizione, quindi faremo un giro secco a testa sempre da aggiungere al tempo totale. Un’altra chance per dare tutto e soprattutto per riscattarsi dall’errore precedente. Stavolta sono io a prendere la guida per primo: il giro è buono ma non buonissimo, un 1:09.940 che mi piazza al terzo posto assoluto. Il mio collega prova a fare meglio, ma incredibilmente il cronometro si ferma sullo stesso tempo, identico al centesimo. Sarà sufficiente, perché i nostri avversari si riveleranno di un paio di secondi più lenti e in più prenderanno una penalità per aver toccato un birillo. Abbiamo vinto il mini-torneo dei giornalisti: manca solo la doccia di champagne sul podio, ma la soddisfazione è come quella di aver vinto un Gran Premio in F1.

Suzuki, and the winner is... Suzuki, and the winner is...

SWIFT E RALLY ITALIA TALENT Una giornata che ha palesato ancora una volta il motivo per cui Rally Italia Talent ha scelto Suzuki e la piccola Swift Sport: una hot hatch grintosa, leggera, maneggevole e davvero alla portata di tutti, anche di un giornalista che la pista la vede solo dalle vetrate delle sale stampa. Insomma, il miglior banco di prova per far emergere il talento degli aspiranti piloti. A proposito, ci sono ancora posti disponibili per le selezioni 2020, che partiranno a gennaio da Cremona e si chiuderanno a marzo a Pergusa, toccando però numerose regioni e circuiti da nord a sud dello Stivale. Fidatevi, vale la pena fare un salto.  


Pubblicato da Salvo Sardina, 14/10/2019
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