L'ARRIVO IN BOLIVIA

IN VOLO VERSO IL BRASILE Venticinque ore di viaggio per arrivare in Bolivia, a Sucre, per la precisione, cittadina della Bolivia centrale a 2700 metri di altitudine. Da qui parte il quarto Stage del G4 Challenge. Sono un po' bollito dal viaggio e dalle otto ore di attesa all'aeroporto di São Paulo do Brasil, ma le luciboliviane ci fanno passare in fretta la stanchezza: il cielo è blu, l'aria è tersa e le luci del pomeriggio hanno un colore che non si può nemmeno immaginare.

AL PASSO CON LE DANZE LOCALI Nella Piazza d'Armi, la piazza principale di Sucre, è in corso uno spettacolo di danze popolaricon comunità locali che esibiscono i propri balli e tradizioni. Un'accozzaglia di musiche ripetitive, vestiti popolari e carnevaleschi che hanno il pregio di mostrare un riassunto delle usanze della zona e di attirare personaggi locali, con le loro bombette, le facce segnate dal sole e la tipica espressione serafica.

L'IMPORTANTE E' PARTECIPARE Un paio d'ore in giro per Sucre e ci aspettano il briefing e la cena all'aperto, ben coperti. È il momento di conoscere anche il rappresentante del tricolore italiano, Marco Martinuzzi, d'inverno addetto agli impianti sciistici e d'estate bagnino del salvataggio, in coppia con l'inglese Brian Reynolds per il quarto Stage boliviano. La Range Rover in premio al primo classificato il nostro Marco se la dimentica, è diciassettesimo su diciotto, ma sembra che abbia bene in mente lo spirito del marchese Decoubertin, come gli altri ragazzi che partecipano, tutti motivati a fare del loro meglio indipendentemente dal premio.

IL BELLO DEVE ANCORA ARRIVARE Ragazzi... l'età va dai 25 anni della concorrente del Costa Rica ai 50 del giapponese, quanto meno ragazzi di spirito. Fa freddo, meglio tornare in albergo e prepararsi al viaggio. Qui è autunno e il freddo non scherza. Ma questo è soltanto l'assaggio, domani si fa sul serio e ci si mette in marcia verso quota quattromila. E oltre...