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Tesla Model 3: nuove informazioni sull’elettrica di Musk


Avatar Redazionale , il 29/03/17

7 anni fa -

IN ARRIVO È passato quasi un anno da quando il vulcanico Elon Musk ha presentato per la prima volta la Tesla Model 3, la berlina elettrica che ha nel mirino nientepopodimenoche BMW Serie 3 e Mercedes Classe C. Due modelli leader nel proprio segmento. Per cercare di vincere la battaglia la berlina media di Tesla punterà su prezzo contenuto (negli Stati Uniti costerà 35.000 dollari) e autonomia di 345 km.

STILE E SOSTANZA Per infastidire le 2 tedesche non basteranno prezzo e autonomia: ci vorranno anche contenuti e qualità di livello. Per questo la nuova Tesla Model 3 avrà uno stile originale, anche se rinuncerà ad alcune soluzioni d’effetto presenti su Model S e Model 3. Ad esempio ci sarà un unico monitor centrale (da 15”) per strumentazione e infotainment, spettacolare ma comunque più piccolo rispetto a quello da 17” presente sulle sorelle maggiori. Non si sa se ci sarà l’Autopilot 8 o meno. Saranno invece presenti versioni a trazione integrale (contraddistinti dalla lettera D) con 2 motori elettrici, uno per asse. Naturalmente il prezzo della Tesla Model 3 D aumenterà, e non di poco, rispetto a quello della versione base.

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SI PRENDE LO SPAZIO Altro punto fondamentale per tenere testa a BMW Serie 3 e Mercedes Classe C sarà la capacità produttiva. Elon Musk ha dichiarato che la Tesla Model 3 inizialmente (luglio 2017) verrà assemblata al ritmo di 1.000 unità al mese e quando entrerà a pieno regime verrà prodotta in 430.000 unità all’anno. Un ritmo alto che porterà via spazio a Model S e Model X, la cui produzione subirà rallentamenti.

LA BASE È POSTERIORE La nuova Tesla Model 3, come le concorrenti tedesche, in versione base sarà disponibile con la sola trazione posteriore. Questo vuol dire che ci sarà solo un motore elettrico a muoverla, alimentato da un pacco batterie da 75 kWh. Proprio come la sorella maggiore Model S infatti la entry level non monterà le batterie da 60 kWh, ormai andate in pensione.


Pubblicato da Massimo Grassi, 29/03/2017
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