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Seat Leon Concept


Avatar Redazionale , il 05/03/05

19 anni fa - Presto ruggirà ancora più forte.

Per ora resta solo un prototipo. C'è però da scommettere che la nuova Leon non sarà poi così diversa dalla show car esposta a Ginevra e si confermerà la più sportiva della gamma Seat. La vedremo forse tra circa un annetto.

UNA DOPO L'ALTRA L'opera di adeguamento dell'intera gamma Seat al nuovo stile dettato da Walter de'Silva continua inesorabile. Dopo la profonda metamorfosi subita dalla Toledo, tocca ora alla Leon cambiare radicalmente look e vita. La Casa spagnola dirà presto addio dunque alle forme sobrie del modello attuale per seguire la strada tracciata a suo tempo dal prototipo Salsa. La Leon si avvicinerà molto al concetto di coupé, mettendo l'accento sul lato sportivo del suo carattere, come dimostra questa concept di nome Leon Prototipo esposta a Ginevra.

TRATTI FAMILIARI

La carrozzeria si sviluppa attorno alle tipiche linee guida delle altre ultime Seat e sottolinea la propria identità piazzando il marchio in cornice, proprio in mezzo al muso. La mascherina è al culmine di un motivo a U che solca tutto il cofano e sale fino ai montanti del parabrezza, che, come prassi ormai consolidata in Seat, ospitano i tergicristalli. Nella parte bassa del paraurti si aprono tre enormi prese d'aria schermate da una fitta rete a nido d'ape.

A ME GLI OCCHI

Molto suggestivo è poi il disegno dei fari, che la Seat ha volutamente disegnato simili all'occhio umano, spostando anche l'indicatore di direzione nell'angolo al centro per rendere la somiglianza ancor più marcata. Dall'estremità opposta parte invece l'immancabile nervatura ad arco che segna la fiancata, scavata e in aperto contrasto con l'aria paffuta dei passaruota, sotto cui trovano asilo cerchi da 19" con pneumatici 265/30.

NON SNATURATELA

Questi apriranno quasi sicuramente l'elenco dei particolari che non arriveranno alla catena di montaggio in quanto troppo sportivi, seguiti probabilmente (sigh!) dal bellissimo terminale di scarico centrale. Lunga 434 cm, larga 182 e alta 143, la Leon Prototipo si spera che non perda invece per strada quella linea sfuggente del padiglione e quella bombatura della coda cui aveva a suo tempo dovuto rinunciare per motivi di praticità l'Altea. Tutto sommato definitivi paiono invece altri dettagli, come il taglio delle luci posteriori e il disegno delle maniglie posteriori, entrambi di vaga ispirazione Alfa Romeo.

VEDO ROSSO

L'abitacolo ha una veste provvisoria, con una configurazione 2+2. Ciascun passeggero ha a disposizione un sedile individuale molto profilato, con rivestimento in pelle e cuciture rosse. Il rosso scuro è presente anche sulla plancia, dove riveste il pannello che incornicia i tre strumenti circolari e si estende fino alla consolle centrale, che è perfettamente piana e non rivolta dunque verso il guidatore. Quanto al bagagliaio, la Seat dichiara un volume utile di 329 litri.

CAMERA CAR

Come spesso accade alle concept car, la Leon porta poi alla ribalta anche due dispositivi elettronici che potranno trovare applicazione, in un futuro più o meno lontano, nella produzione di serie. Il primo è un sistema di intrattenimento per i passeggeri che si avvale di quattro telecamerine che inviano su due schermi, uno anteriore, uno posteriore, le immagini della strada in movimento dalla prospettiva del cofano motore, dello specchietto sinistro o del lunotto. Oltre a queste tre possibili inquadrature, studiate per regalare a tutti i passeggeri un maggior coinvolgimento nella guida, ce n'è poi una quarta dell'abitacolo, ripreso dalla plafoniera a soffitto in stile Grande Fratello.

VEDIAMOCI CHIARO

L'altro dispositivo evolve il concetto di faro adattivo. Grazie a motorini elettrici controllati da una centralina elettronica, il sistema non solo indirizza il fascio luminoso seguendo le curve ma compensa automaticamente anche le variazioni di assetto che si verificano in frenata e in accelerazione, assicurando sempre un' illuminazione ottimale della strada.

COME LA GTI

Sul fronte delle sospensioni, la Leon Prototipo impiega sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote, con schema McPherson all'anteriore e multilink al posteriore. I freni sono a disco e lo sterzo si avvale di un sistema di servoassistenza elettromeccanico. Il motore, abbinato al cambio robotizzato DSG, è invece gemello di quello montato dalla Golf GTI. Si tratta di un due litri turbo a iniezione diretta FSI da 200 CV e con una coppia massima di 280 Nm tra i 1.800 e i 6.000 giri capace di portare questa concept a 236 all'ora e di farle toccare i 100 in 6,9 secondi. In listino non mancheranno comunque le classiche alternative a gasolio.
Pubblicato da Paolo Sardi, 05/03/2005
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