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Anteprima:

Mitsubishi L200 2006


Avatar Redazionale , il 27/12/05

18 anni fa - Dal cantiere al centro, passando per Dakar.

Via la tuta da lavoro e spazio a quella da pilota. La Casa dei tre diamanti rinnova da cima a fondo il pick-up best-seller con un look in stile dakariano. In Italia arriverà a primavera, con tre carrozzerie e un motore 2.5 turbodiesel.

SI VOLTA PAGINA L'epoca dei pick-up austeri e spartani è sempre più un lontano ricordo. Sdoganati nei centri storici e assidui frequentatori anche nelle vie dello shopping, oggi vestono alla moda e ammiccano a tutti con forme grintose ed eleganti. L'ultima ardita proposta viene dalla Mitsubishi che al Motor Show di Bologna ha portato il nuovo L200. Del vecchio modello restano in pratica il nome e poco altro.

SPIGOLI ADDIO

La carrozzeria gonfia il petto e ostenta fiera linee che richiamano la concept Pajero Evo 2+2 e la Pajero Evolution plurivittoriosa nei raid. Il frontale ha ora una forma più arrotondata, con gli spigoli del cofano smussati per favorire una visuale più ampia della strada. Anche la mascherina si veste di nuovo, con i tre diamanti che fanno capolino tra due ampie prese d'aria. Al taglio netto del bordo inferiore del cofano si contrappone il tratto ondulato che segna la parte bassa dei fari e della calandra.

CHIUSA PARENTESI

L'elemento stilistico più originale del nuovo L200 è però la linea arcuata che chiude a mo' di parentesi la cabina, sia essa singola, doppia o a una piazza e mezza, come nella versione Club Cab. Alle sue spalle si staglia il cassone, le cui sponde hanno a loro volta forme più morbide che in passato, così come il parabrezza, più che mai inclinato per favorire un'efficienza aerodinamica da primato per la categoria.

VIAGGIO NELLO SPAZIO

Il nuovo corso lascia il segno anche nell'abitacolo, che si caratterizza per uno stile moderno e per un design ricercato. La strumentazione si compone di tre indicatori circolari, con cornicette il simil-alluminio. Lo stesso tipo di finitura si ritrova sulla razza verticale del volante e sulla consolle centrale. Lo spazio abbonda in ogni direzione e molte sono le attenzioni per il comfort dei passeggeri, che possono eventualmente contare anche su un lunotto che sale e scende a comando elettrico.

ONESTO LAVORATORE

Anche se un po' imborghesito nel look, l'L200 resta comunque un onesto e zelante lavoratore. Lo confermano per esempio il robusto ponte rigido posteriore a balestre e la capacità di trasportare pallet a standard Euro in tutte e tre le versioni Single Cab, Club Cab e Double Cab, dotate rispettivamente di un cassone lungo 222, 181 e 132 cm. Completano degnamente il quadro una capacità di traino pari a 2,7 tonnellate e un carico utile fino a una tonnellata.

UNO PER TUTTI

A fare da denominatore comune a tutte le versioni c'è un nuovo motore 2.5. In regola con le norme Euro 4, questo turbodiesel è capace di una potenza massima di 136 cv a 4.000 giri; la coppia massima è invece di 314 Nm a 2.000 giri. Due sono invece le alternative previste su fronte trasmissione, con un cambio manuale a cinque marce e un automatico a quattro rapporti, così come due sono i sistemi di trazione integrale disponibili. A seconda delle versioni, l'L200 impiega il semplice ma robusto Easy Select o il raffinato Super Select di derivazione Pajero. Le prime indiscrezioni sul fronte prestazioni parlano indicativamente di una velocità massima di 167 km/h, di una percorrenza media di 11,6 km/litro e di un tempo di 14,7 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h.
Pubblicato da Paolo Sardi, 27/12/2005
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