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Prova video

Mini Cooper SE: prova video dell'inglesina 3 porte elettrica


Avatar di Dario Paolo Botta , il 12/05/21

2 anni fa - Mini Cooper SE: prova video dell'inglesina con batteria da 32,6 kWh

Al volante della piccola hatchback UK: impressioni, pregi e difetti della EV di Oxford da 184 CV di potenza. Video

RULE BRITANNIA! Vi do un po' d'indizi: è inglese, ha tre porte, fra le curve è agile come un go-kart e quando accelera ti incolla al sedile. Starete sicuramente pensando a una Mini, magari a una John Cooper Works, la più grintosa e pistaiola di Oxford - Beh, se lo avete fatto sappiate che vi sbagliate di grosso, oggi sono al volante di una Mini Cooper SE, la prima full-electric della Casa britannica. Chiariamo subito che si tratta di un modo tutto nuovo di intendere la piccola hathback UK: scordatevi benzina, cilindri e pistoni a dare vita a questa iconica inglesina ci pensa un silenzioso motore elettrico da 184 CV - vi assicuro che una volta provata la sua spinta grintosa, non vorrete più farne a meno. 

Mini Cooper SE: 3/4 frontale Mini Cooper SE: 3/4 frontale

LOOK GIOVANILE All’esterno Mini Cooper SE mantiene inalterati i tratti caratteristici del marchio, con i bei fari tondi tondi a LED ai lati della griglia esagonale. Quest’ultima non mi convince del tutto, mi ricorda le labbra carnose di un grosso pesce, così come la presa d’aria sul cofano che è finta e completamente chiusa. Ben riuscito invece il posteriore, con i fanali LED che si illuminano formando la Union-Jack, la bandiera del Regno Unito. Qui dietro niente terminali di scarico, c’è solo l’effigie ad-hoc color Energetic Yellow, una tinta ripresa anche sulle calotte degli specchi laterali e sui cerchi Power Spoke da 17 pollici dal design asimmetrico. Nonostante questa configurazione ottimizzi l’aerodinamica migliorando l’efficienza energetica, la loro forma mi sembra un troppo forzata e a mio parere rovina un po’ l’armonia delle linee.

INTERNI AL TOP! Curati e magistralmente rifiniti gli interni. I sedili profilati sono in pelle di ottima qualità così come il margine superiore del cruscotto che è in plastica morbida. Mi sembra proprio di essere finito in una raffinata boutique londinese. I nottolini a centro plancia sono pratici e ben integrati con l’infotainment che su questa versione conta su uno schermo da 8 pollici, incastonato in una cornice dai colori cangianti. Nuovo il quadro strumenti interamente digitale da 5,5 pollici posto proprio sul piantone dello sterzo. La forma allungata è appariscente, anche se a volte capita che la corona del volante con i movimenti vada a nasconderne alcune parti.

Mini Cooper SE: interni Mini Cooper SE: interni

DIMENSIONI Mini Cooper SE è lunga 3 metri e 85 centimetri è larga 1 metro e 73 per 143 centimetri di altezza. L’abitabilità è in linea con quanto ci si aspetta da un’utilitaria tre porte omologata per quattro persone (qui le prime immagini della 5 porte elettrificata). Gioco forza che i più alti, sul retro debbano stringersi. Io che sono alto 1 metro e 90 devo contorcermi un po’ per accomodarmi dietro con la testa che sfiora il tetto. Anche il bagagliaio non fa miracoli - ci stanno giusto un paio di trolley - anche se con i suoi 211 litri in estensione a 731 con schienali reclinati, è praticamente identico a quello della 3 porte con motore termico.

IMPRESSIONI DI GUIDA Premendo il pulsante d’accensione il propulsore elettrico da 184 CV e 270 Nm di coppia d’un colpo prende vita, e lo fa in maniera discreta, in punta di piedi. L’energia arriva tutta da un pacco batterie al litio da 32,6 kWh, non una taglia record, ma più che sufficiente per percorrere nella vita reale fino a 175 chilometri. Di primo acchito resto sorpreso dalla risposta dell’acceleratore, qui la coppia è erogata all’istante e con vigore sull’asse anteriore. L’auto scatta con rapidità bruciando lo 0-100 in 7,5 secondi - pensate, solo un secondo più lenta di Cooper S. Nulla da eccepire, il motore spinge forte, fino ai 100 orari lo sprint è fulminante, mi incolla al sedile - sopra questa soglia però la verve incomincia a scemare, appiattendosi del tutto intorno ai 130 km/h.

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FRA LE CURVE Le batterie influiscono sul peso che vola a 1.440 kg contro i 1.270 di Cooper S, ma gli accumulatori tengono basso il baricentro, migliorando l’handling e regalando all’inglesina un’ottima stabilità nei rapidi cambi di direzione. Lo sterzo è sincero e comunicativo, risponde con prontezza ai miei comandi e mi permette di pennellare traiettorie con precisione quasi chirurgica. Il volante però lo devo impugnare sempre con vigore, solo così riesco a tenere a bada l’esuberanza di questa Mini, correggendo all’istante le piccole sbavature in uscita di curva.

NON VOGLIO SCENDERE! Devo proprio ammettere che questa Cooper SE mi diverte come non accadeva da diverso tempo: agile, grintosa e veloce reinterpreta al meglio il go-kart feeling - un marchio di fabbrica che col passare degli anni si è sempre più scolorito, ma che in questa Mini elettrica ritorna davvero a nuova vita! Peccato solo che la frenata rigenerativa non sia regolabile e passi attraverso modalità di guida a intensità crescente. In Green, ma soprattutto in Green+ le decelerazioni sono marcate e il rallentamento è quasi violento. In Sport invece ogni limitazione viene meno e la Mini riesce a esprimere al meglio tutto il suo focoso carattere. I più smaliziati posso pure disinserire il controllo di trazione, purché lo facciano con il massimo della prudenza!

Mini Cooper SE: il motore Mini Cooper SE: il motore

RICARICA E CONSUMI La ricarica rapida in corrente continua fino 50 kW consente di ripristinare l’80% delle batterie in circa 30 minuti, con un esborso che ai supercharger Ionity si aggira intorno ai 20 euro. Da casa, il “pieno” di elettroni richiede più tempo, con un’attesa di circa 16 ore. Alla prova del MotoRing, il nostro anello ideale per la prova consumi, Mini Cooper SE si è dimostrata molto parca, totalizzando 14,8 kWh/100 km in città, 21,6 kWh/100 km a 130 orari in autostrada e 13,4 kWh/100 km a velocità da codice in extraurbano. Valori davvero molto equilibrati, che la rendono ideale per il commuting quotidiano e per l’uso urbano. Più difficile invece ipotizzare un utilizzo che si discosti da quello cittadino.

ADAS E PREZZI Scarno, per un’auto dalla vocazione premium come Mini, il comparto ADAS. Il modello in prova in versione top di gamma può contare solo su frenata automatica d’emergenza, regolatore di velocità (non adattivo), sensori e telecamera di retromarcia - mi sarei aspettato un po’ di più. Mini Cooper SE è disponibile in 4 all’allestimenti: la entry-level attacca a 34.900 euro, la Classic e la Electric constano rispettivamente 36.900 e 38.900 euro, mentre la top di gamma Yours vale 41.900 euro.


Pubblicato da Dario Paolo Botta, 12/05/2021
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