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Prova video

Al volante della nuova Mini Cooper a benzina: urka com'è migliorata! Video


Avatar di Emanuele Colombo , il 15/05/24

2 mesi fa - La nuova Mini Cooper 2024? Migliorata su tutti i fronti. Il test in video

Sulla nuova Mini Cooper debutta la guida autonoma ed è migliorata su tutti i fronti: le opinioni dopo la prova su strada. Video

Nuovo il design, sempre tondeggiante e riconoscibile, ma ancora più pulito che in passato, e una gamma motori razionalizzata per la Mini Cooper 2024. Ma soprattutto, nuove tecnologie che introducono il pilota (semi)automatico, che prima risultava assente all'appello. Le opinioni dopo la prova su strada della nuova Mini a benzina. Clicca Play sulla foto di cover per il video del test drive.

Mini Cooper S JCW, 3/4 anteriore Mini Cooper S JCW, 3/4 anteriore

DESIGN E INTERNI

Impossibile sbagliare: la nuova Mini si riallaccia con uno stretto doppio nodo al filo della tradizione, rimanendo perfettamente riconoscibile fin dal primo sguardo. Poi, certo, con gli anni le linee si fanno più moderne, sfruttando superfici sempre più levigate per una silhouette ancora più pulita. Davanti spariscono le prese d'aria laterali del fasicone, così come quella sul cofano. Spariscono poi le finiture cromate sulla carrozzeria, ora lasciate in nero. Ci pensa poi la nuova griglia ottagonale, con quelli che in Mini definiscono ''contorni in filigrana'', a ringiovanire il look. Parola di Mini.

MIMA L'ELETTRICA Anche se a ben guardare questa nuova calandra non è molto diversa dalla precedente: con aperture ridotte al minimo che fanno quasi pensare a un'auto elettrica, anche se la Mini Cooper oggetto della nostra prova va a benzina. Pure gli scarichi sono nascosti sotto al paraurti: forse per uniformare l'aspetto della gamma quando in listino arriverà anche la versione a batterie. Tra tutto, forse il particolare meno armonico con il resto è la vista posteriore, dove la soglia del portellone rimane incassata rispetto al paraurti e la scalfatura che ne risulta è il particolare più demarcato di tutta la carrozzeria. Con luci triangolari che riprendono la bandiera inglese in modo spigoloso, laddove tutto il resto dell'auto è un inno alla rotondità.

Alla guida della Mini Cooper S a benzina Alla guida della Mini Cooper S a benzina

A BORDO Gli interni sono un ritorno all'essenzialità della prima Mini, quella disegnata da Issigonis e lanciata nel 1959. L'unico strumento disponibile è il display rotondo a centro plancia, con il suo bellissimo pannello OLED touch da 24 cm di diametro, dai colori brillanti e dai neri profondi: il primo, di forma circolare, montato su un'auto e degno di una TV per la nitidezza delle immagini. Piace che i comandi per la regolazione della temperatura del climatizzatore siano sempre in primo piano sul touch screen, mentre per il volume e i controlli dell'audio trovo un mini joystick girevole nella sottostante ''barra di comando'' (come la chiama Mini): un buon compromesso tra semplificazione stilistica e praticità d'uso.

MENO AERONAUTICA DI PRIMA La tipica ''barra di comando'' Mini si nasconde un po', va detto, dentro una cornice ovale che toglie importanza alle caratteristiche levette dal sapore aeronautico: prima cromate e separate da appositi archetti. Qui trovo un tasto per mettere in Parking il cambio automatico (ora di serie su tutte le versioni); una levetta per comandare la trasmissione; una finta chiave per la messa in moto tramite il sistema keyless; un'altra levetta per le modalità di guida (qui chiamate Experience Mode, perché modificano anche i colori delle luci ambient e i suoni di bordo) e il mini joystick girevole per l'audio di cui sopra.

Mini Cooper S JCW, la pochette tra i sedili Mini Cooper S JCW, la pochette tra i sedili

QUI NON SI SMENTISCE Luci e ombre per quanto riguarda la qualità percepita. La plancia è vestita di un tessuto ruvido in materiale riciclato, che offre un bel colpo d'occhio insieme con alcune finiture decisamente curate. Per esempio una sorta di cinghia di cuoio stile valigia vintage, che non è niente più di un fregio, ma è bella a vedersi. E poi i pomelli per la regolazione delle bocchette di ventilazione, con la loro superficie color bronzo lucidato. Non manca una pochette - una sorta di beauty-case tra i sedili - che sostituisce il vano portaoggetti sotto il bracciolo: piccola, ma d'effetto. Rimangono molte plastiche lasciate a nudo e poco spazio per chi siede in seconda fila, oltre a finestrini posteriori che non si possono aprire e un bagagliaio risicato: da 210 a 725 litri. Tra le auto di queste dimensioni (qui siamo a 3,88 m) c'è chi offre di più in termini di abitabilità, ma Mini, lo sappiamo, punta più sullo stile che sulla praticità.

AL VOLANTE 

Spessa la corona, piccolo il diametro, il volante della Mini Cooper è una dichiarazione d'intenti, a sottolineare la vocazione sportiva. Colpisce il dettaglio della terza razza, sostituita da una cinghia in tessuto tecnico: un vezzo in pieno stile Mini. Suggestiva la messa in moto, girando la finta chiavetta sulla barra di comando, con il motore della mia Mini Cooper che prende vita con toni appena sussurrati. Per ora sono due le scelte: la Cooper C con un tre cilindri da 1,5 litri per 156 CV e 230 Nm, capace di 225 km/h e di uno ''zerocento'' in 7,7 secondi; oppure la Cooper S con un quattro cilindri da 2,0 litri per 204 CV e 300 Nm, disponibili già da 1.450 giri, per 242 km/h di velocità e 6,6 secondi nello 0-100 km/h. A queste si aggiungeranno in seguito la Mini Cooper elettrica e la John Cooper Works con motore potenziato, mentre per ora il logo JCW sta a indicare unicamente un livello di allestimento che corrisponde al top di gamma. Indovinate quale di queste versioni è l'oggetto della mia prova?

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Mini Cooper S JCW, la terza razza del volante è una cinghia Mini Cooper S JCW, la terza razza del volante è una cinghia

ORA GUIDA ANCHE DA SOLA Bravi, avete indovinato, sono al volante della Cooper S in allestimento JCW, che seppure non aggiunga potenza, con il pieno di accessori guadagna assetto a controllo elettronico, cambio a doppia frizione e 7 rapporti Sport più prestazionale, freni maggiorati e tanti altri gadget, che vanno dalla guida autonoma di livello 2 allo Head-up Display, dal sedile lato guida con massaggio al tetto panoramico in due pezzi (con la tendina posteriore che si apre e chiude a mano, mentre l'anteriore è elettrica). Dotazioni collaterali a parte, la prima cosa che noto è che lo sterzo è sempre diretto (meno di 2,5 giri da un estremo all'altro) ma è più progressivo che in passato: la guida è sempre agilissima e incisiva, ma finalmente meno nervosa quando voglio viaggiare rilassato. Pure il motore è più rotondo nel modo di spingere: sempre vigoroso in ripresa - del resto i numeri sono da sportiva vera - ma più raffinato nell'erogare la potenza, con una trattabilità che nelle condizioni giuste aiuta anche la performance.

FA LA DURA Sempre molto sostenuto è l'assetto, che nell'Experience Mode Go-Kart diventa addirittura granitico, se abbiamo scelto tra gli optional gli ammortizzatori a controllo elettronico. La tenuta di strada è elevata, proprio come mi aspetto da una Mini, anche se la sensibilità ai fondi irregolari potrebbe indurvi a rallentare più che su auto dal piglio meno sportivo. Nella norma la rapidità del cambio a doppia frizione, se adoperato con le (belle) palette dietro al volante: appare più incisivo nella suddetta modalità Go-Kart perché introduce a bella posta dei piccoli strattonamenti in salita di rapporto, così da far sentire più chiaramente le cambiate, anche se gli innesti non sono mai fulminei. Bello il sound, sulla mia Cooper S a quattro cilindri, che se lasciata cantare nel drive mode sportivo mette in scena ululati e scoppiettii molto gradevoli e mai troppo accentuati: buona musica, suonata al volume giusto per deliziare l'ascoltatore e non risultare cafona. I consumi? Dipendono molto dallo stile di guida e dal drive mode selezionato. Con piede leggero su percorso extraurbano ho registrato sul computer di bordo 5,1 l/100 km - pari a quasi 20 km/l - ma non occorre pestare a tavoletta per vedere scendere i valori fino a 10 l/100 km (o 10 km/l, che dir si voglia).

Mini Cooper S JCW, volante e strumentazione Mini Cooper S JCW, volante e strumentazione

VERSIONI E PREZZI

Molto ampia la forbice dei prezzi della nuova Mini Cooper a benzina. Si va dai 28.900 euro del modello base Cooper C, con il 3 cilindri da 1,5 litri e 156 CV, a 39.980 euro della Cooper S a quattro cilindri da 2,0 litri e 204 CV in allestimento top JCW. Il miglior acquisto? Potrebbe essere la Cooper a tre cilindri, viste le prestazioni già esuberanti con questo propulsore: parliamo di una compatta in grado di raggiungere i 225 km/h e di completare lo 0-100 km/h in 7,7 secondi: quanto basta per divertirsi come bambini, se la strada è quella giusta. I 242 km/h e lo ''zerocento'' della Cooper S in 6,6 secondi hanno il loro fascino, non dico di no, ma se non avete il piede particolarmente pesante, potreste probabilmente accontentarvi.

GLI ALLESTIMENTI Quattro gli allestimenti: Essential, Classic, Favoured e JCW, che in questo caso non sta a indicare una versione a sé stante - con un botto di cavalli in più del normale - ma solo un trattamento tecnico/estetico con la medesima potenza degli altri tre livelli. In particolare, già la Mini Cooper in allestimento base ha di serie il solo cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti; climatizzatore bizona e assistente di parcheggio, tanto per citare le dotazioni principali. Anche il cruise control risponde presente, ma non è di tipo adattivo. Al salire dei livelli cambiano cerchi e finiture, con l'introduzione di volante riscaldato e sedili più sportivi. Nel caso della JCW arrivano anche freni potenziati, sospensioni a controllo elettronico e un cambio a doppia frizione Sport dagli innesti più rapidi.

Mini Cooper S JCW, la barra di comando Mini Cooper S JCW, la barra di comando

SEMPLIFICHIAMO La proverbiale possibilità di personalizzare la propria Cooper, con la nuova generazione è stata parecchio semplificata, con varie opzioni a pagamento per verniciature e carchi, e cinque pacchetti chiamati XS, S, M, L e XL, come fossero taglie di un vestito: alcuni già inclusi nella dotazione di serie secondo l'allestimento scelto, altri non disponibili sui livelli più bassi. E se per esempio la Cooper Essential si limita a poter montare il pacchetto XS da 1.110 euro (con antifurto, driving mode, sedili riscaldati e ricarica wireless per lo smartphone), la Cooper JCW può montare il pacchetto XL da 3.290 euro (4.490 euro per allestimento Favoured, a cui evidentemente servono alcune dotazioni collaterali in più). Fanno parte del pacchetto XL luci a LED con abbaglianti automatici, Head-Up Display, navigatore in Realtà Aumentata (una funzione che spengo sempre, perché meno intuitiva della semplice mappa), impianto audio Harman Kardon, sedili elettrici e con funzione massaggio per il guidatore, oltre a telecamera di bordo e tetto panoramico in vetro.

LA PERSONALIZZAZIONE Nell'era della semplificazione digitale, la personalizzazione della Mini passa poi, in gran parte, per l'infotainment. In primis attraverso i drive mode, che così arricchiti nelle loro funzionalità prendono il nome di Experience Mode. Sono fino a sette e, insieme con caratteristiche di guida differenziate, portano con sé grafiche dedicate, luci ambient intonate e addirittura set di effetti sonori studiati ad hoc: sono ben 30 i segnali d'avviso, 4 quelli legati strettamente alla guida e 8 quelli collegati agli Experience Mode. Inoltre le luci a LED (di serie fin dal livello base, ma più evolute negli allestimenti top) possono avere tre diverse firme luminose a scelta, che ti accolgono con animazioni studiate apposta per darti il benvenuto o per salutarti quando lasci l'auto nel parcheggio. Come cambiano i tempi!

SCHEDA TECNICA

Modello Mini Cooper C Mini Cooper S
Motore 3 cilindri, 1,5 litri, turbo benzina 4 cilindri, 2,0 litri, turbo, benzina
Potenza 156 CV da 4.900 a 6.500 giri 2'4 CV da 5.000 a 6.500 giri
Coppia 230 Nm da 1.500 a 4.600 giri 300 Nm da 1.450 a 4,500 giri
Velocità 225 km/h 242 km/h
0-100 km/h 7,7 secondi 6,6 secondi
Cambio Automatico a doppia frizione, 7 rapporti Automatico a doppia frizione, 7 rapporti
Trazione Anteriore Anteriore
Dimensioni 3,88 x 1,74 x 1,43 m 3,88 x 1,74 x 1,43 m
Bagagliaio da 210 a 725 litri da 210 a 725 litri
Peso 1.260 kg 1.285 kg
Prezzo da 28.900 euro da 31.900 euro

Pubblicato da Emanuele Colombo, 15/05/2024
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Listino Mini Mini Cooper 3 Porte
Allestimento CV / Kw Prezzo
Mini Cooper 3 Porte C Essential 156 / 115 28.900 €
Mini Cooper 3 Porte C Classic 156 / 115 31.070 €
Mini Cooper 3 Porte S Essential 204 / 150 31.900 €
Mini Cooper 3 Porte S Classic 204 / 150 34.070 €
Mini Cooper 3 Porte C Favoured 156 / 115 34.120 €
Mini Cooper 3 Porte C JCW 156 / 115 36.980 €
Mini Cooper 3 Porte S Favoured 204 / 150 37.120 €
Mini Cooper 3 Porte S JCW 204 / 150 39.980 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Mini Mini Cooper 3 Porte visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Mini Mini Cooper 3 Porte
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