Logo MotorBox
Test Drive

Mazda RX-8


Avatar Redazionale , il 16/10/08

15 anni fa - Una piccola supercar con i pistoni rotanti

Tre settimane di passione con i pistoni rotanti di una piccola supercar. Incompresa dalle masse ma non da appassionati e curiosi. Viverci insieme regala tante gioie, fatte di controsterzi, allunghi motociclistici ed esclusività. E pochi dolori, anche se di quelli tosti: alla pompa di benzina, per esempio

MOTOMAZDA Come non iniziare dal simbolo del Renesis, finezza meccanica che si replica stilizzata su cofano, poggiatesta e pomello del cambio. Come lei nessuna al mondo, impossibile non emozionarsi di fronte ai pistoni rotanti. E come dimenticare tre settimane dove ogni scusa per usare l'auto era buona. C'è da andare dal panettiere? Vado io. Non c'è nessuno che ha voglia di uscire? Posso darti un passaggio? No che non è scomoda, figurati...guarda come si aprono le porte, ci entra anche la nonna.

ALTA QUOTA Tutto per sentire quel brusio al minimo diventare armonia e urlare ad alta quota fino a 8mila e, volendo, anche oltre (la "linea rossa" è a 9000 giri, mentre il cut-off arriva a 9500 giri). Stoppati solo da una spia. Tutto per giocare nel piazzale del parcheggio, deserto per le vacanze, a fare controsterzi. Con quel retrotreno facile a partire ma anche da tenere, con un colpetto di volante.Per stupirsi di come, anche nel 2008, ci siano auto ancora in grado di parlare al conducente. Non importa se qualcuno vuol far credere sia vietato.

AMICA DEL BENZINAIO L'RX-8 recita il linguaggio della passione e solo la sfortuna ha voluto che arrivasse in redazione proprio con la Super ai massimi storici. Rendendo problematico il momento del rifornimento, con il benzinaio di fiducia sempre più sorridente. I consumi sono sempre alti per non dire altissimi, anche in rapporto a prestazioni super. Abbiamo provato a fare i coscienziosi, mettendo il cruise control a 130 e tentando di moderarne il carattere. Almeno in autostrada. Ma i risultati non sono migliorati molto.

FUORICLASSE Il gioco riesce fino ad un certo punto. Tra fare i 7 o i 4 con un litro non c'è molta differenza. Ma che importa. Pazienza se per qualche tempo si rinuncia ad una cena fuori o a comprare la camicia con le cifre. A bordo della RX-8 si perdono gli abituali parametri e se costasse poco andarci in giro... si perderebbe tutto il giorno in auto. Unica, non solo sotto il cofano ma anche nell'approccio esteticoe concettuale. Alcuni ci vedono una piccola "Ferrarina" e molti puristi inorridiranno.

ESTETISMI Altri non la capiscono, sembra una coupé ma ha quattro porte che si aprono a libro. Alcuni non la guardano neppure. Altri la ammirano ma non lo ammettono, dicono che poi l'usato... Durante la nostra prova chi ci ha fatto un giro ha sempre finito con un "non avrei detto". Se poi l'ha provata ha sempre chiesto, stupendosi, il prezzo. Un bambino, probabile futuro ingegnere, ci ha chiesto lumi sul motore "diverso".

LOBI ROTANTI I gusti sono gusti, ma a cinque anni dal lancio la RX-8 conserva il fascino dell'esotico o dell'oggetto non identificato. E il motore "a pistoni rotanti", in realtà si tratta di un cilindro ovale che ospita un rotore di forma vagamente triangolare, la cui rotazione crea la compressione per lo scoppio, ha il suo perchè. Il Renesis (rotary engine genesis) ideato da Wankel e perfezionato da Mazda passa tradizionalmente come assetato di olio e carburante. Invece, su una sportiva ci sta bene e la rende davvero "diversa". Concilia erogazione fluida e cattiva, corposa ai bassi e argentina agli alti. Da provare per capire.

SENSAZIONI MOTO La prova inizia uscendo da un'accaldata Milano. Siamo un filo emozionati, ci caliamo nel sedile in pelle avvolgente come ci si aspetta. Ma ci stupiamo per gli spazi, in fondo non troppo sacrificati. Ci sono pure i portabottiglie e i pozzetti dove riporre le mercanzie digitali. Un abitacolo tutto nero che non lascia spazio ad epocali entusiasmi ma neppure a delusioni.

VOLANTE O MANUBRIO? Il volantino a tre razze con i comandi di stereo e cruise control ci guarda piccolino e abbarbicato vicino al cruscottino, con tre strumenti circolari, quello centrale destinato a contagiri analogico e contachilometri digitale, quasi da moto. Come il sound, anche quello da moto, il cambietto secco e veloce non lascia spazio ad altri desideri. Perfetto e come ci si aspetta. Immersi nel posto guida si vedono il cofano lungo, di stampo futurista, e le due gobbe dei passaruota anteriori che regalano comodi riferimenti, gli stessi che caratterizzano il design esterno.

VEDI ANCHE



GRAN TURISMO In un attimo la si sente subito cucita addosso. Si guardano nello specchietto centrale i poggiatesta bucati col simbolo del Renesis. Mentre con quelli laterali si vedono bene le corsie e gli inseguitori che spariscono all'orizzonte. E si guarda la lancetta del contagiri che schizza verso l'alto in un crescendo difficile da raccontare. Senza esitazioni in basso e con un allungo tutto in apnea, fuori parametro. La tangenziale, se non fosse per il senso di responsabilità, potrebbe diventare una pista di Gran Turismo.

MULTISTRADA Insospettabilmente comoda, anche nei casello-casello autostradali, la RX-8 regala limiti di tenuta laterale e confidenza sempre elevati. Deve essere conosciuta però per tirarne fuori il meglio: il motore quando si fa sul serio ama girare alto, anzi altissimo, eppure docile e progressivo ai bassi. Stabile e piatta nei lunghi curvoni affrontati ad alta velocità, è molto svelta e agile nelle "pieghe" rivierasche. Impressionante la guida lungo i curvoni della Serravalleverso Genova (sotto l'occhio vigile del Tutor...), con curve in contropendenza, cieche in discesa come in salita. Nulla pare mettere in crisi il telaio che fa da degno contorno al motore rotativo. Si gioca con lo sterzo e soprattutto con l'acceleratore per aprire e chiudere le curve.

TRASPARENTE I freni sono secchi e pronti nella risposta, come gli innesti delle marce, e quello che colpisce è il perfetto accordo di tutti gli elementi meccanici. Che dialogano insieme e forniscono al conducente, di mano e piede più o meno esperti, un reale feedback su quello che sta accadendo. Una compagna molto espansiva che vi dice sempre tutto, al contrario di altre colleghe. Si finisce per andare forte ma, grazie al frullare del Renesis, sempre consapevoli di quello che si sta facendo.

POCHI VEZZI Unico vezzo lezioso la console centrale, adornata con la circolarità di un cd a ravvivarne la forma. Lo stereo, funzionare funziona e anche bene, non lo accendiamo subito e lo useremo poco per tutta la prova, per non rovinare la purezza meccanica. Il primo difettuccio invece lo troviamo subito, in coda dietro le auto normali: il calore. Non tanto finché ci si muove, ma nello stop&go e nella calura cittadina la RX-8 fa soffrire il conducente scaldandolo a dovere.

CHE CALDO FA Anche il climatizzatore deve darsi da fare per mantenere una frescura salvacamicia. I sedili riscaldabili, pensiamo, forse serviranno per gli inverni molto rigidi. Peccato, per il resto non richiede sacrifici impossibili e schiene da Olimpiade. Il gentil sesso, a parte il tunnel centrale che divide letteralmente in due l'emisfero destro da quello sinistro dell'abitacolo, non troverà molto da lamentarsi. Anche il trasferimento di buche e sconnessioni al fondoschiena rimane nei limiti dell'accettabile.

24-48 La 24 ore come la borsa del PC si buttano nella panchetta posteriore senza colpo ferire, aprendo con nonchalanche davanti ai curiosi la porticina della dependance posteriore. Nessun problema nel casa-ufficio e nella vita di tutti i giorni, anche in caso di richieste improvvise di passaggi. La RX-8 offre quasi 4 posti veri con ingresso padronale. Anche il bagagliaio dalla bocca stretta stupisce per dimensioni umane, in grado di autorizzare fughe verso week-end lunghi, oltre le 48 ore, senza dover scegliere tra il costume e la camicia. Ci stanno pure i cartoni di acqua minerale.

POSIZIONAMENTO Ma ha senso parlare di razionalità su un'auto destinata ad emozionare? Forse sì forse no. La RX-8 offre 231 cavalli con solo un piccolo milletre. Copre lo zero-cento in 6,4 secondi e supera i 230 km/h, ma i numeri non dicono tutto.Berlina o coupè? Piccola GT o esercizio ingegneristico? Quasi supercar o concorrente di sportive entry level dal nobile casato?

CHIAMALE SE VUOI Tutte opzioni plausibili e discutibili. Quel che rimane alla fine sono le emozioni. Se siete abituati ad una classica auto a pistoni e cilindri la RX-8 toglie dieci, venti, magari anche trent'anni. Se volete avere un oggetto tecnologicamente e tecnicamente esclusivo, qui lo trovate. Insieme a sterzo, freni e portamento da buona e "cruda" sportiva. Come "quelle di una volta", che facevano impazzire i nostri genitori. Eppure ci sfugge qualcosa.

DUBITO O SON DESTO? Proviamo a spiegarci: la RX-8 ci ha lasciato un senso di incompiutezza. Splendida supercar in saldo, esclusiva e oltremodo divertente a soli 35.000 euro? Oppure divertente giocattolino molto costoso da mantenere, considerando che si rivolge a clienti abbienti ma non necessariamente ammogliati a ricche ereditiere? Il dubbio sta tutto qui e con le ansie di petrolio alle stelle viene naturale pensare ad un dinosauro all'approssimarsi della glaciazione. In realtà, ci siamo quasi innamorati.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 16/10/2008
Gallery
Vedi anche