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Una settimana al volante dell'Opel Astra plug-in hybrid


Avatar di Emanuele Colombo , il 30/10/22

1 anno fa - Cosa mi è piaciuto e cosa no della Opel Astra Hybrid plug-in

Opel Astra plug-in hybrid: prova, prezzo, interni, opinioni
Pregi e difetti della Opel Astra Hybrid plug-in: la prova della cugina tedesca, alla spina, della Peugeot 308

Della nuova Opel Astra vi avevamo già proposto prova e video di Alessandro, che l'ha avuta tra le mani per una giornata sulle strade portoghesi. Ora è arrivata in redazione la versione plug-in hybrid, quella ricaricabile alla spina, e si è fermata più a lungo: l'ho passata ai raggi X per un'intera settimana ed ecco che opinioni mi sono fatto dopo la prova della berlinetta tedesca.

Alla guida dell'Opel Astra Hybrid Alla guida dell'Opel Astra Hybrid

IL DESIGN

A mia moglie piace e questo potrebbe già esaurire l'argomento. Fatto sta che l'Astra ha un look niente male: la calandra Vizor nero lucido dà all’auto una forte personalità e la rende facilissima da riconoscere come un modello del Brand del Fulmine. La carrozzeria è un bel mix di curve e spigoli e il tetto a contrasto la fa sembrare più bassa e larga, dunque più sportiva. Ma anche più lunga: di profilo fai fatica a credere che sia una media di appena 4,37 metri. La linea, in ogni caso, non è troppo caratterizzata né appesantita da inutili orpelli: la sua pulizia trasmette una certa leggerezza ed è garanzia che il design dell’auto invecchierà bene.

AL VOLANTE

L'accendi e lei se ne sta lì zitta: pronta a partire, ma col motore spento. È questo che fanno le PHEV, le auto plug-in hybrid, che anche se la batteria non è carica temporeggiano il più possibile prima di chiamare in causa il propulsore termico. Faccio manovra ed esco dal parcheggio, apprezzando uno sterzo molto leggero e un raggio di svolta particolarmente contenuto, che rendono il tutto poco faticoso.

Opel Astra Hybrid, il posto di guida Opel Astra Hybrid, il posto di guida

VADO A PILE... Pochi metri bastano per capire che la Opel Astra Hybrid è sempre pronta allo scatto: merito del motore elettrico che reagisce subito, ancora prima che quello a benzina e la trasmissione abbiano deciso come e se entrare in azione. Con le batterie cariche, comunque, si guida in elettrico fino a 135 km/h e bisogna dare una bella pedalata sul gas se proprio si vogliono svegliare i pistoni che dormono al calduccio nei loro cilindri. L'autonomia? Opel dichiara fino a 58 km e con un lungo giro tra Milano e Melzo, guidando in modo molto attento e scorrevole, fra traffico, tangenziale e statali, sono riuscito a eguagliare il dato dichiarato.

...E POI IN HYBRID Poi la batteria ha lasciato il posto alla modalità di funzionamento ibrida e qui mi sono accorto che il motore è ben insonorizzato: sull'Astra plug-in si viaggia quasi sempre in silenzio. Solo i lastroni di cemento e l'asfalto particolarmente ruvido fanno sentire il rotolamento degli pneumatici, ma non è un rumore forte in assoluto, quanto piuttosto l'ambiente ovattato a evidenziarlo. La prontezza data dal motore elettrico si sente chiaramente anche con le batterie scariche e il temperamento dell’Astra è sportiveggiante, con un assetto bello sostenuto.

Opel Astra Hybrid, dettaglio della console centrale con il comando per i drive mode Opel Astra Hybrid, dettaglio della console centrale con il comando per i drive mode

DRIVE MODE SEMPLIFICATI Inusuali i drive mode, che qui non prevedono una modalità Eco e una Normal, ma solo Electric per viaggiare a batterie, Hybrid per sfruttare la sinergia tra i due motori e Sport per... arricciare l'asfalto sotto alle ruote, con un acceleratore che diventa più che pronto, addirittura prepotente! La sua utilità la capisco una sera che vado di fretta e nel traffico cerco di sfruttare ogni minimo spazio di manovra: con Hybrid, che pure mi soddisfa in pieno per la vigorosa ripresa, i tempi di reazione dell'auto nelle manovre brusche sono un po' meno pronti, perché ci mette qualche frazione di secondo in più che in Sport a decidere se avviare il motore e scalare marcia. Con la modalità più aggressiva, invece, il motore a benzina è sempre acceso e, con buona pace dei consumi, l'Astra è sempre ai blocchi di partenza.

INUTILI LE PALETTE Non mancano le palette dietro al volante per un utilizzo manuale-sequenziale del cambio automatico a 8 rapporti, ma a meno di non avere un passo di montagna e le condizioni giuste per affrontarlo con piglio sportivo, l'automatismo è realmente puntuale e la tentazione di lasciarlo fare da sé è quasi sempre irresistibile. Anche nella guida sportiva, visto che l'Astra, come tante altre auto del gruppo Stellantis, non ha una vera modalità manuale del cambio: ubbidisce alle palette dietro al volante, ma dopo pochi istanti che non riceve ordini ricomincia a fare di testa sua. L'unico vero difetto dell'Astra, però, è il pedale del freno poco modulabile negli ultimi metri prima dell'arresto: anche dopo diversi giorni di utilizzo, in cui ho cercato di adattarmi, allo stop faccio sempre più fatica del normale ad arrivare con la fluidità che desidero.

Opel Astra Hybrid, la presa di ricarica Opel Astra Hybrid, la presa di ricarica

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I CONSUMI SE NON RICARICHI Lato consumi, come sempre con le auto plug-in hybrid, tutto dipende da quanto spesso riuscite a ricaricare e da quanta strada fate a batterie. Ciò vale anche per le emissioni e non è un caso se, dopo alcuni giorni che viaggiavo senza ricaricare, un avviso sul display dell'auto mi ha incoraggiato a farlo durante le soste, per sfruttare appieno la tecnologia plug-in. Quando gli accumulatori non hanno più fiato per consentire la guida elettrica e viaggio in modalità Hybrid, il computer di bordo registra tra 8,2 e 8,4 l/100 km nel casa-ufficio; attorno a 7 l/100 km in autostrada ed è questo il consumo verso cui tenderà l'Astra quando affronterete il lungo viaggio per andare in vacanza. La ricarica della batteria da 12,4 kWh richiede oltre 6 ore da una presa domestica (assorbe 1,8 kW di potenza), ma si riducono a circa 3,5 ore da wallbox o colonine a 3,6 kW. Addirittura a poco meno di un paio d'ore, se investite 250 euro nel caricabatterie opzionale da 7,4 kW. 

LASCIA, FACCIO IO Segnalo che in un'occasione la frenata automatica di emergenza è intervenuta a sproposito, senza alcun ostacolo davanti, facendomi prendere un bello spavento nel bel mezzo di una svolta a sinistra. Con i sistemi di assistenza alla guida, d'altra parte, ciò può capitare con modelli un po' di tutte le marche: forse in questo caso specifico l'Astra è stata ingannata dalle ombre dure del tramonto in un'area interessata da un cantiere. In generale, però, chi trova molesti gli aiuti alla guida (io per esempio vado poco d'accordo col mantenimento di corsia) non troverà su quest'auto pulsanti comodi per disattivarli con immediatezza: si passa per i menu del display touch a centro plancia e al riavvio dell'auto tutto torna alle impostazioni predefinite.

Opel Astra Hybrid, gli interni Opel Astra Hybrid, gli interni

GLI INTERNI

L'ho già detto? A mia moglie quest'Astra piace un bel po'. Merito principalmente degli interni, con la plancia poco invadente, che amplifica la sensazione di spazio a bordo. Molte superfici sono morbide al tatto, ma più di questo piace il gioco dei materiali a contrasto, che a colpo d’occhio fanno apparire l’ambiente molto curato. Il vero colpo d'ala, però, sono i sedili, sia per il rivestimento scamosciato misto pelle (un optional da 1.350 euro) - elegante e sportivo al tempo stesso - sia, soprattutto, perché sono tra i più comodi che abbia mai provato. Quelli anteriori sono regolabili anche nella profondità della seduta e sono certificati da AGR, un ente tedesco specializzato in ergonomia.

IL PELO NELL'UOVO Meno confortevole è la ventilazione, un po’ dura, dalle bocchette dell’aria a centro plancia, che mi costringe a parzializzarle. Immagino che d'estate, con il climatizzatore che soffia a tutta potenza e tutti i passeggeri a bordo, sarà necessario indirizzarle con precisione da tiratori scelti, per non infastidire nessuno degli ospiti. Altro particolare che meriterebbe attenzione è lo sportellino scorrevole che dà accesso alle prese USB-C e alla piastra di ricarica wireless per lo smartphone alla base della console, che per com’è fatto rischia di pizzicare le dita in chiusura.

Opel Astra Hybrid, il bagagliaio Opel Astra Hybrid, il bagagliaio

ABITABILITÀ Luci e ombre per quanto riguarda lo spazio a bordo. Il mobiletto centrale è ingombrante e penalizza il quinto passeggero. In generale, poi, i centimetri per le gambe di chi siede dietro non sono tantissimi: evidentemente in Opel - ma forse è più corretto dire in Stellantis, vista la piattaforma comune - hanno deciso di privilegiare il bagagliaio. Che infatti è ampio e ben sfruttabile, con una forma regolare e una capacità che va da 352 a 1.268 litri. Peccato che i sedili posteriori siano reclinabili, ma non scorrevoli. Una perniciosa domenica all'IKEA mi ha fatto riflettere sullo schienale del sedile del passeggero anteriore, che non riesce mai a formare un piano con lo schienale reclinato del divanetto, ma pur con qualche sforzo in più sono riuscito a far stare a bordo tre librerie alte 2,05 m: niente male.

DIAMO I VOTI ALLA TECNOLOGIA Quanto alle dotazioni di uso più comune ho trovato comodissimo il sistema keyless, che sblocca e blocca automaticamente le serrature in base alla distanza dall’auto, segnalandomi la chiusura quando mi allontano con un sonoro doppio ''beep!'': lo trovo molto rassicurante, visto che il dubbio di aver lasciato la porta aperta mi viene spesso (anche se in realtà non l'ho mai fatto davvero). Qualche problema l'ho avuto coi comandi vocali dopo la sincronizzazione dell'auto con il mio smartphone Huawei P30, sia quando provo a impostare a voce la destinazione sul navigatore (che spesso non capisce) sia quando cerco di chiamare i contatti in rubrica: la prima chiamata dopo l’avvio del veicolo parte quasi sempre, mentre per le successive mi capita di dover ripetere più volte il comando. Speravo che un aggiornamento del software ricevuto via radio - Over The Air, come si dice in gergo - risolvesse il problema, ma così non è stato.

Opel Astra Hybrid, infotainment e comandi per clima e audio Opel Astra Hybrid, infotainment e comandi per clima e audio

GUARDATE QUESTI VIDEO Comunque l'aggiornamento è sempre una piccola emozione: funzionerà tutto, dopo averlo effettuato? Per prudenza l'ho rimandato più volte, anche perché un messaggio sul display dell'auto mi informava che non avrei potuto guidare per quasi mezz'ora, in modo da consentire il completo svolgimento automatico della procedura. Alla fine ho ceduto una sera, tornato a casa dal lavoro, e la mattina dopo era tutto fatto. Piacevole da utilizzare il sistema di infotainment funziona e si personalizza un po' come gli smartphone: guardatevi i brevissimi video tutorial che trovate nel menu e imparerete a sfruttarlo in cinque minuti o poco più, insieme con i principali sistemi dell'auto: l'avessi fatto subito anch'io non ci avrei messo un'ora per capire che l’altezza dello Head-Up Display si regola con lo stesso mini-joystick degli specchietti elettrici.

VERSIONI, DOTAZIONI E PREZZI

Opel Astra Hybrid è proposta in tre allestimenti. La base è la Edition, che parte da 39.050 euro, l'intermedia si chiama Elegance, mentre la nostra è una GS da 42.550 euro a cui è stato aggiunto il pacchetto Ultimate da 3.900 euro. La versione base è già piuttosto ricca, ma manca dei sedili certificati AGR che ho trovato così comodi. Per 41.050 euro la versione intermedia Elegance sembra la scelta più equilibrata: aggiunge cruise control adattivo, sistema keyless completo (la base non apre le porte a distanza), la retrocamera (che vede molto bene anche di notte) e il clima bi-zona. GS mette sul piatto anche il sistema di telecamere a 360°, che in presenza di ostacoli bassi è super comodo, ma i cerchi di serie sono da 17'' mentre l'auto in prova li ha da 18'' (300 euro). Il famoso pacchetto Ultimate alza l'asticella con aiuti alla guida più sofisticati, fari Pixel matrix LED, Parabrezza riscaldato, caricatore wireless per lo smartphone e tetto elettrico in vetro scorrevole con tendina parasole. Per gli incontentabili c'è pure una versione GSE con motore pompato a 225 CV, sempre plug-in hybrid, ma i prezzi, a quel punto, partono da 48.050 euro e visto quanto già spinge quella da 180 CV non so se ne valga la pena.

LA SCHEDA TECNICA

Motore 1.598 cc, 4 cilindri, benzina turbo, plug-in hybrid
Potenza massima di sistema 180 CV
Coppia massima di sistema 360 Nm
Velocità 225 km/h
0-100 km/h 7,6 secondi
Cambio Automatico a 8 rapporti
Trazione Anteriore
Dimensioni 4,37 x 1,86 x 1,47 m
Bagagliaio Da 352 a 1.268 litri
Peso O.D.M. con conducente 1.678 kg
Prezzo Da 39.050 euro

Pubblicato da Emanuele Colombo, 30/10/2022
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Listino Opel Astra
Allestimento CV / Kw Prezzo
Astra 1.2 Turbo 110 CV MT6 Edition 110 / 81 27.600 €
Astra 1.2 Turbo 130 CV MT6 GS 130 / 96 31.200 €
Astra 1.6 136 CV DTC6 Hybrid Edition 136 / 100 31.900 €
Astra 1.5 Turbo 130 CV AT8 Edition 130 / 96 32.200 €
Astra 1.2 Turbo 130 CV AT8 GS 130 / 96 33.200 €
Astra 1.6 136 CV DTC6 Hybrid GS 136 / 100 34.700 €
Astra 1.2 Turbo 130 CV MT6 Ultimate 130 / 96 35.100 €
Astra 1.5 Turbo 130 CV AT8 GS 130 / 96 35.200 €
Astra 1.2 Turbo 130 CV AT8 Ultimate 130 / 96 37.100 €
Astra 1.6 136 CV DTC6 Hybrid Ultimate 136 / 100 38.600 €
Astra 1.5 Turbo 130 CV AT8 Ultimate 130 / 96 39.100 €
Astra e 156CV Edition - / - 39.900 €
Astra e 156CV GS - / - 42.000 €
Astra 1.6 180 CV AT8 Hybrid GS 150 / 110 42.050 €
Astra 1.6 180 CV AT8 Hybrid Ultimate 150 / 110 45.950 €
Astra 1.6 225 CV AT8 Hybrid GSE 200 / 147 48.050 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Opel Astra visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Opel Astra
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