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Motogp Barcellona 2018: pagelle e analisi del GP catalano
MotoGP 2018

Motogp Barcellona 2018: le pagelle del GP catalano


Avatar di Federico  Maffioli , il 18/06/18

5 anni fa - Voti ed analisi per la MotoGP della gara in Catalunya

Jorge Lorenzo fa bis, Marquez amministra, Rossi ancora sul podio, Dovizioso al terzo zero in quattro gare e Crutchlow quarto al traguardo

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PALLA AL CENTRO Dopo il Mugello, Jorge Lorenzo rilancia qui a Barcellona con pole e seconda vittoria consecutiva in solitaria sotto al traguardo. Il maiorchino, insomma, sigla un altro gol da fuoriclasse nella porta (lasciata vuota…) del compagno di squadra con tanto di fischio dell’arbitro e palla messa giù a centro campo: adesso lui e Dovizioso sono pari in Classifica a quota 66 punti. Non c’è tanto da aggiungere, perché l’unica parola da dire per il fine settimana dello spagnolo è una soltanto, da ripetere in loop: fantastico! Roba da mandare Dall’Igna in psicoanalisi per averlo già perso l’anno prossimo o da far vacillare le certezze di Andrea Dovizioso... Insomma, qui in Catalunya Lorenzo bissa un capolavoro da standing ovation, la Ducati c’è, ormai è un dato di fatto, ma adesso possiamo anche aggiungere che lui è ufficialmente tornato, voto 10 e Lode!

PIANO B Marc Marquez chiude secondo al traguardo dopo una gara corsa sia con il polso sia con la testa. Lo spagnolo come sempre ci prova, parte bene e resta dietro a Lorenzo. Poi pensa allo zero del Mugello, alle caduta dei giorni precedenti e, soprattutto, a quella di Dovizioso e capisce che venti punti sono l’obiettivo più intelligente. In più, con un doppio successo, Lorenzo rifila una bella “martellata psicologica” a Dovizioso, che potrebbe accusare il colpo in termini di certezze e competitività, facendo anche il gioco di Marquez. Insomma, probabilmente, in ottica Mondiale, qui a Barcellona per Marquez il secondo posto è stato il piazzamento migliore… Per lui voto 9

MASSIMA RESA Valentino Rossi chiude terzo il GP catalano, dimostrando ancora una volta inesauribile competitività e capacità di saper sfruttare al massimo quello di cui dispone. Ok, senza la caduta di Dovizioso difficilmente avrebbe solcato il podio, ma guardando il risultato delle altre Yamaha, la sua resta una gara da incorniciare! Per la Yamaha non ci sono più scuse: è l’ora di dargli una mano concreta! Per Rossi voto 8,5

GRAVE ERRORE Ok, la Ducati va forte, Andrea Dovizioso è competitivo e lo sta dimostrando, ma l’errore commesso a Barcellona dall’italiano ha un prezzo salato, molto salato. Perché per l’italiano questo zero è il terzo nelle ultime quattro gare e poco fa differenza se in uno è stato incolpevole. In Catalunya l’obiettivo era recuperare punti su Marquez, non cercare di restare vicino a Lorenzo, che, tra parentesi, in ottica Campionato aveva molto meno da perdere rispetto a Dovizioso. La Ducati numero quattro, insomma, sbaglia su tutta la linea, perché cade, si prende un altro sonoro schiaffo morale dal compagno di squadra, che adesso è anche lui a 66 punti iridati, e lascia pista libera a Marquez per la fuga verso il Mondiale. Praticamente un disastro, con il fattore “pressione” che raggiunge valori elevati. Per Dovizioso, voto 4

OTTIMO LAVORO Cal Crutchlow chiude l’appuntamento catalano in quarta posizione ai piedi del podio. L’inglese lavora duro tutto il fine settimana, in qualifica commette un errore che lo costringe alla decima casella dello schieramento, ma poi è autore di una gara tutta in rimonta, gara convincete e concreta davanti anche alla Honda ufficiale di Dani Pedrosa. Per lui voto 8

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UNO SI’, UNO NO Dani Pedrosa continua a correre una stagione a “corrente alternata” e dopo lo zero del Mugello, qui in Spagna lo spagnolo di risveglia dal torpore del GP italiano e chiude con il quinto posto finale. Il rendimento del numero 26, però, continua ad essere il peggiore degli ultimi anni, con la sua attuale undicesima posizione in classifica generale che resta uno dei più grandi punti interrogativi di questa Stagione. Ok, in gara Pedrosa non è stato arrendevole come in altre occasioni, riesce a contrastare Vinales nelle fasi finali di gara e perde il confronto con Crutchlow solo per pochi decimi, ma per lui il bilancio resta negativo: voto 5

MAGRA CONSOLAZIONE Maverick Vinales chiude in sesta posizione il settimo appuntamento dell’anno. Lo spagnolo in sella alla Yamaha numero 25 è autore di una gara poco incisiva all’inizio e più all’attacco nelle fasi finali, ma in generale, per Vinales il confronto con il compagno di squadra lascia poco spazio alla fantasia, perché, anche se lamenta problemi comuni alla ruota anteriore, il risultato finale parla di oltre sei secondi di distacco tra i due. Ok, lo spagnolo riesce ad arrivare davanti alla Yamaha di Zarcò per 150 millesimi, ma è davvero una magra consolazione! Per Vinales voto 5,5

IN CALANDO Da tre gare Johann Zarcò è sparito dalle posizioni di testa e qui a Barcellona non riesce a far meglio della settima posizione finale ad oltre tredici secondi dal primo. Per il pilota francese, quello che ha suonato un po’ strano qui in Spagna, è stato il fatto di aver scelto in gara una gomma posteriore più dura rispetto alle altre Yamaha  e questo, visto il suo stile di guida che ha sempre fatto la differenza sul minor consumo delle gomme, lascia alcuni punti interrogativi sulla competitività della sua moto. Non sarà mica che in Yamaha, dopo l’ufficialità del suo passaggio in Ktm l’anno prossimo e l’addio del suo Team alla moto di Iwata, abbiano deciso di chiudere un po’ il rubinetto a livello di supporto? Per Zarcò resta un voto negativo, ma il dubbio uno po’ ci rimane. Voto 5

TROPPI ERRORI Andrea Iannone passa in decima posizione sotto la bandiera a scacchi, dopo un fine settimana in cui è stato tra i protagonisti fino ai primi due giri di gara. Il pilota di Vasto parte bene, ma commette una serie di errori che lo costringono a forzare e rischiare un po’ troppo, con il risultato finale di un piazzamento nettamente al di sotto delle aspettative. Davvero un peccato, per lui voto 5

TUTTI GLI ALTRI Danilo Petrucci, ottavo al traguardo con 15 secondi di ritardo dalla Ducati di Jorge Lorenzo, praticamente un disastro voto 4; Alvaro Bautista, come al mugello ancora nono al traguardo, voto 7,5; Pol Espargarò, fresco del rinnovo per l’anno prossimo con la Casa austriaca, continua a navigare nelle retrovie, undicesimo all’arrivo, ma più per le tante cadute che per merito, voto 4,5; Alex Rins, si ritira, ma non sarebbe comunque stato un successo, senza voto; Franco Morbidelli, va a punti, ma anche per lui i meriti non sono tanti, voto 4,5; Hafizh Syahrin, il ragazzo cresce e a tratti mette le ruote anche davanti al compagno di squadra, voto 7.


Pubblicato da Federico Maffioli, 18/06/2018
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