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Pneumatici

Michelin Power Cup


Avatar Redazionale , il 20/03/12

12 anni fa - Le nuove sportive del Bibendum

Fiocco rosa a casa Bibendum, anzi a dirla tutta i fiocchi rosa sono addirittura tre. Michelin rinnova tutta la sua gamma racing e promette prestazioni da prima fila. A Jerez abbiamo provato la Power cup.

OBBIETTIVO PERFORMANCE Un solo arbitro: il cronometro, su quello si gioca la battaglia dei costruttori di pneumatici per moto ad alte prestazioni impegnati anno dopo anno a migliorare le performance dei loro prodotti impegnati nelle competizioni a ogni livello. È una battaglia serrata che si combatte a suon di decimi di secondo e non è certo facile combatterla.

VELOCI E COSTANTI Soprattutto perché non basta andare forte, occorre andare forte “facilmente” trasmettendo buone sensazioni ai piloti e mantenendo la prestazione il più a lungo possibile. Si parla spesso di soluzioni tecniche mutuate dalle competizioni ma niente come questo tipo di gomme è vicino ai prodotti racing. E il travaso è rapidissimo, spesso le scelte tecniche sperimentate in un anno di gare si riversano l’anno successivo sui prodotti di serie che tutti possiamo acquistare dal gommista.

SVILUPPO GLOBALE Uscita dalla MotoGP, disinteressata ad essere fornitore unico (per gli uomini di Clermont Ferrand solo la competizione fa bene allo sviluppo) Michelin ha sfruttato il mondiale endurance per fare sperimentazione; un paio di anni in cui ha partecipato alle gare (e vinto un mondiale) di durata anche con un team interno di collaudatori, e i risultati ora sono pronti per arrivare sulle ruote di tutti gli appassionati.

NUOVA TUTTA LA GAMMA Non uno ma tre prodotti differenti per tipo di impiego: Michelin ha rinnovato tutta la gamma racing, a partire dalla Power Slick, la gomma utilizzata nei campionati nazionali SBK (CIV, CEV FSBK e da quest’anno anche IDM) per passare alla Power Rain, prodotto, lo dice il nome, specifico per il bagnato.

UBI MAIOR Ovviamente, però il prodotto più importante commercialmente parlando è la Michelin Power Cup pneumatico racing omologato anche per uso stradale e quindi destinato non solo ai piloti ma anche al pubblico degli appassionati dei track days.

UGUALE FUORI Esteticamente la Michelin Power Cup non cambia rispetto alla Power One che già conosciamo: il disegno dei minuscoli intagli (che portano al minimo legale del 5% il rapporto pieno/vuoto) è del tutto simile, ma le differenze sono all’interno con carcasse rifatte (più rigida l’anteriore, più morbida la posteriore) e nella mescole che cambiano per migliorare non solo le prestazioni ma anche l’omogeneità di guida. Per questo sono cambiati anche i profili sia dell’anteriore sia del posteriore. Tre le mescole disponibili per il posteriore (A-B-C dalla più morbida alla più dura) e due per l’anteriore. Sono loro le protagoniste della nostra prova.

PROVATI DA TUTTI Dopo averli progettati, Michelin ha fatto una campagna di test davvero vasta. I Power Cup sono finiti su moto racing condotte da piloti professionisti ma anche su moltissime moto di piloti amatori: questo per portare al prodotto finale che abbiamo potuto testare a Jerez in una giornata di prove con moto supersportive 600 e 1000.

UN SITO MOLTO UTILE Il lavoro di Michelin, tuttavia, è andato oltre alla “semplice” produzione degli pneumatici. La Casa francese non vuole vendere solo gomme, ma vuole anche fare cultura su pressioni e mescole da utilizzare, un argomento sempre molto nebuloso per gli appassionati che spesso non sanno mai come affrontare l’argomento “sparando” un po’ a caso senza magari riuscire a tirare fuori il meglio dalle proprie gomme.  A loro (e a tutti) viene incontro il sito www.michelin-power.com creato espressamente allo scopo di fornire un supporto a piloti e appassionati. Sfruttando l’enorme database accumulato da Michelin nel corso delle competizioni, il sito racchiude le caratteristiche di quasi tutti i circuiti del monto. Inserendo marca e modello di moto, tipo di asfalto (o addirittura il circuito in cui si va a girare) e condizioni meteo il sistema propone un tipo di mescola e la corretta pressione di gonfiaggio.

A CHE PRESSIONI? Chiudiamo con pressioni e misure. Michelin consiglia una pressione di 1.5 bar a freddo per il pneumatico posteriore e 2.1 bar a freddo per l’anteriore. La pressione andrebbe verificata una volta a regime (ovvero dopo qualche giro tirato) affinchè resti all’interno di un range compreso tra gli 1.7 bar e 1.9 bar a caldo dietro e 2.3/2.4 davanti.

MISURE

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Anteriore 120/70 ZR 17 Power Cup A 120/70 ZR 17 Power Cup VA, 120/70 ZR 17 Power Cup VB
Posteriore 180/55 ZR 17 Power Cup A, 180/55 ZR 17 Power Cup B, 180/55 ZR 17 Power Cup C  190/55 ZR 17 Power Cup A, 190/55 ZR 17 Power Cup B, 190/55 ZR 17 Power Cup C 200/55 ZR 17 Power Cup A, 200/55 ZR 17 Power Cup B, 200/55 ZR 17 Power Cup C

CAMBIO DELLA GUARDIA Ho corso con i Michelin Power One un paio di anni fa durante l’operazione “una per tutte” e devo dire che una delle principali caratteristiche di questi pneumatici era quella di essere gomme piuttosto “estreme”. Offrivano ottime prestazioni ma solo quando si riusciva a mettere perfettamente a punto la moto, cosa non facile soprattutto per chi non ha un team o un meccanico molto preparato al seguito. Ed era proprio questo il principale limite degli pneumatici francesi, il pilota spesso chiede prodotti che gli risolvano i problemi di ciclistica piuttosto che enfatizzarglieli e onestamente le Michelin non erano digerite proprio da tutti.

PIÙ FACILI Le nuove Power Cup invece sono proprio un’altra storia. Un prodotto decisamente più “Plug and Play”, pneumatici che si adattano senza grossi problemi ad assetti standard, anzi tendono a privilegiarli visto che amano più le idrauliche “libere” piuttosto che quelle molto rigide. Il tempo sul giro è ancora tenuto in serissima considerazione (anzi, i tecnici francesi dichiarano di aver prodotto le scolpite in mescola più veloci sul mercato) ma non va a scapito del feeling e soprattutto le nuove Power Cup non richiedono che venga stravolta la moto per dare il meglio. Inoltre per venire incontro ai piloti amatori che magari non utilizzano termocoperte, Michelin ha accorciato al massimo il tempo di Warmup, e il riscaldamento in effetti è piuttosto rapido.

TI “PARLANO” DI PIÙ Di pari passo con le prestazioni è cresciuta anche la capacità delle Michelin di comunicare al pilota ciò che succede nell’interfaccia gomma/asfalto, le nuove Power Cup sono parecchio più comunicative rispetto alle precedenti Power One.

MENO AGITATE Sono ancora un po’ sensibili alle asperità dell’asfalto, che tuttavia riescono a smorzare molto meglio rispetto alle Power One. Finire sul cordolo in piena accelerazione non significa più vedere lo sterzo muoversi molto e questo comportamento ben più rassicurante è opera soprattutto della carcassa posteriore più morbida, che copia meglio le asperità limitando il kickback, ovvero il classico “rimbalzo” tanto inviso ai piloti.

PROFILI ESTREMI Agili erano e agili sono rimaste le Michelin, anzi, agilissime. Nonostante il “gommone” posteriore (come consigliato da Michelin abbiamo usato il 200 per le 1000 e il 195 per le 600) i profili estremi rendono le moto velocissime in inserimento di curva, al punto da spiazzare chi magari non è abituato a tanta rapidità e finisce per scambiarla per nervosismo.

PERFETTE PER IL TC Michelin ha progettato le Power Cup anche perché si adattassero alla perfezione ai vari traction control delle moto di serie, e infatti alla presentazione erano presenti solo 1000 dotate di TC. Il grande grip del posteriore del resto fa lavorare poco l’elettronica, anche se va gestito anche in ingresso di curva perché tende a “spingere” molto la moto che in certe situazioni fatica un po’ a chiudere la curva.

CAMBIO MESCOLA, PIÙ EQUILIBRIO Comportamento che ho rilevato soprattutto al mattino quando alla mescola B anteriore avevamo abbinato una mescola B posteriore. Al pomeriggio, quando siamo passati a un posteriore in mescola C la guida si è fatta più bilanciata, non ho rilevato cali sensibili di grip, in compenso la moto era più precisa in ingresso di curva migliorando la direzionalità. A Jerez, quindi, era questa l’accoppiata migliore, per i miei gusti.

BUONA DURATA Da lodare piuttosto la costanza di rendimento: le Power Cup sono stabili nell’usura e capaci di girare su tempi simili da nuove o dopo 3 turni da 20 minuti. Proprio la stabilità di rendimento e la resistenza ai cicli termici è una delle caratteristiche più convincenti delle nuove Michelin. 


Pubblicato da Stefano Cordara, 20/03/2012
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