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F1 2017

Vettel è colpevole nell'incidente di Singapore. Trulli ci spiega il perché


Avatar di Simone  Dellisanti , il 18/09/17

6 anni fa - Trulli cerca di analizzare quanto è successo nell'incidente di Singapore

F1 2017: Sebastian Vettel è il colpevole dell'incidente di Singapore GP. Jarno Trulli ci spiega il perché a Radio 24

Trulli: "Verstappen non poteva andare da nessuna parte, poteva stare solo li come un salame in mezzo al panino"

DOPO SINGAPORE Non accennano a placarsi le polemiche dopo il Gran Premio di Singapore, caratterizzato dall'incidente al via che ha visto le Ferrari di Vettel e Raikkonen e la Red Bull di Max Verstappen scontrarsi e buttarsi vicendevolmente fuori dai giochi, dopo soli pochi metri dal semaforo verde.

LA PAROLA AL PILOTA Anche Jarno Trulli, ex pilota di Formula Uno a Tutti Convocati su Radio 24, ha voluto dire la sua su quanto successo nella 14esima tappa del Mondiale di F1 2017, "addossando la colpa" a Sebastian Vettel, punta di diamante della Scuderia Ferrari.

DIFESA ESTREMA Ecco le sue parole: "Seb avrebbe potuto fare una manovra difensiva verso l’interno più tranquilla, ma non poteva vedere Verstappen. Non dobbiamo cercare di capire di chi è la colpa dell'incidente ma analizzare i fatti, e i fatti sono molto chiari. Raikkonen, che è stato quello che è partito meglio, si è infilato tranquillamente alla sinistra di Verstappen, il quale è partito meglio di Vettel e quindi, con il muso, si è andato a infilare alla sinistra del tedesco. Vettel non ha fatto una manovra sconsiderata, perché in partenza normalmente si va sempre a cercare l’interno per evitare che qualcuno si vada a infilare con il muso nella prima curva e ti tocchi buttandoti fuori."

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LA COLPA E' DI..."E’ vero che il tutto è avvenuto per colpa di Vettel che ha cambiato traiettoria per difendersi verso Verstappen, il quale per una volta tanto non c’entra nulla, non poteva andare da nessuna parte, poteva stare solo li come un salame in mezzo al panino. Raikkonen è ancora meno colpevole, era quello partito meglio, andava forte e li avrebbe passati a tutti e due"

VISIBILITA' LIMITATA "Però" ha continuato Jarno Trulli con la sua analisi, "all’interno dell’abitacolo Vettel non aveva la possibilità di sapere esattamente dov'era Verstappen, e la stessa cosa accadeva per Max, poichè con le attuali monoposto di Formula 1 la visuale è molto limitata e con i nuovi sistemi di sicurezza abbiamo il casco letteralmente avvolto all’interno dell’abitacolo. La monoposto avversaria non la vedi finchè non ti si affianca completamente. L’unica visuale che poteva avere Vettel era quella dello specchietto retrovisore".


Pubblicato da Simone Dellisanti , 18/09/2017
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