Dopo la sua ultima apparizione a Imola, Kenan Sofuoglu ha deciso di concludere la sua carriera da pilota
CASCO AL CHIODO Non se l'è sentita di disputare la sua ultima gara in quel di Imola e questo è stato l'addio al suo mondo, quello della Supersport. Dopo aver saltato tre dei quattro round di apertura della stagione 2018 e avendo perso per poco il titolo WorldSSP nel 2017, la leggenda turca Kenan Sofuoglu ha deciso di appendere il casco al chiodo. Una decisione presa a causa delle ferite di Magny-Cours dello scorso anno, quando si è rotto il bacino in tre punti e i medici gli hanno dato 12 settimane di recupero. Dopo poco più di un mese era già in moto, ma la sua condizione non ottimale, alla fine, lo ha fatto desistere dal continuare ciò che ha sempre amato: correre in moto.
IN SUPERSPORT Con 43 vittorie e 85 podi all'attivo, Kenan Sofuoglu si ritira dalle corse dopo aver centrato cinque titoli mondiali nella categoria Supersport, quando ha iniziato la sua avventura nel lontano 2006. Ingaggiato dal team Ten Kate Honda, il giovane talento turco si è trovato subito a suo agio, al punto da centrare il suo primo titolo di categoria nel 2007, salendo 12 volte sul podio e chiudendo le pratiche con tre round di anticipo a Brands Hatch. Poi è passato nella classe regina, la Superbike, due anni più tardi: quella fu una stagione di test sia a livello professionale che personale, dalla quale ha capito che il suo destino sarebbe stato in sella alle agili e velocissime 600cc.
PENTA CAMPIONE Dal 2010, infatti, Sofuoglu è tornato in cima alla classifica, salendo sul podio in ogni gara di quella stagione: ancora in sella a una Honda, Kenan ha battagliato a lungo con Eugene Laverty e Joan Lascorz prima di conquistare il suo secondo titolo per 11 punti in Francia. A quel punto ha provato una piccola parentesi in Moto2, chiusa immediatamente per tornare ancora una volta nel WorldSSP nel 2012, stavolta ai comandi della Kawasaki del team Puccetti. Quello fu l'anno del suo terzo titolo, conquistato con nove podi e quattro vittorie. Nel 2013, invece, arrivò secondo dietro al britannico Sam Lowes, mentre nel 2014 incontrò qualche difficoltà di troppo concludendo l'anno solamente all'ottavo posto. Ma Kenan non si è arreso e nel 2015 è tornato più forte che mai, mettendo in bacheca il suo quarto titolo di categoria, poi bissato l'anno successivo sul circuito di Jerez de la Frontera. Nel 2017, tuttavia, prima la caduta al MotorLand Aragon e poi quella di Magny Cours li sono risultate fatali, al punto da costringerlo al ritiro avvenuto lo scorso weekend a Imola.