MotoGP 2025

Test MotoGP Jerez 2025. Marquez vola, ma che Yamaha con il nuovo motore!


Avatar di Simone Valtieri, il 28/04/25

2 settimane fa - Marc Marquez svetta con i nuovo telaio Ducati. Vinales e Quartararo veloci

Test MotoGP Jerez 2025. Marquez al top col nuovo telaio Ducati, Bagnaia solo 17°. Vola la Yamaha
La giornata di test in-season di Jerez influenzata dal vento. Marc Marquez svetta con i nuovo telaio Ducati. Vinales e Quartararo veloci. Bagnaia in ritardo

I test MotoGP di Jerez si sono chiusi con un volto noto davanti a tutti: Marc Marquez. Il campione del team ufficiale Ducati ha fatto segnare l’unico tempo sotto l’1:36, un 1:35.876 nel pomeriggio che lo ha proiettato in vetta alla classifica. L’altro grande protagonista della giornata è stato Fabio Quartararo, terzo alle spalle di un brillante Maverick Viñales, con un motore Yamaha finalmente più performante. Dietro ai tempi si nasconde però un intenso lavoro da parte di tutte le case, a partire da Ducati, che ha distribuito aggiornamenti a tutte le squadre satellite. La giornata è stata fondamentale anche per Francesco Bagnaia, che da tempo indicava questo test come cruciale per il suo percorso di crescita con la GP24.5. Nonostante condizioni complicate, soprattutto a causa del vento che ha limitato le prove di setup, il campione in carica ha portato a casa dati preziosi e due componenti tecniche nuove da utilizzare già a Le Mans. “Non ho ancora trovato il mio feeling, quindi non ho provato cose troppo invasive”, ha dichiarato. L’obiettivo era rimettersi in pari con Marc, che ha già adottato alcuni aggiornamenti in precedenza, e il bilancio finale resta positivo, pur senza exploit nei tempi. Ma vediamo casa per casa.

Risultati Test MotoGP Jerez 2025

Ducati: Marquez vola, Bagnaia lavora

In casa Ducati, il lavoro è stato distribuito su più fronti e team. Marc Marquez si è confermato il più veloce nonostante diverse pause ai box e una giornata di test pianificata già prima della sua caduta in gara. Il focus per il #93 era sul feeling con l’avantreno, un aspetto chiave per il suo stile di guida. Francesco Bagnaia, invece, ha faticato di più: dopo un inizio promettente, ha perso ore cruciali a causa del vento e ha completato solo sette giri prima di rientrare stabilmente in pista negli ultimi 90 minuti. Ha provato componenti già in uso da Marquez e si è concentrato sul setup base, mettendo da parte esperimenti più profondi. “Finché non ho il mio feeling non riesco a testare cose che cambiano troppo la dinamica”, ha spiegato. Tra gli indipendenti, Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) ha ereditato il lavoro di sviluppo da Franco Morbidelli, fermo dopo la caduta in gara. Buone indicazioni anche per Alex Marquez e Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP), impegnati su elettronica e grip posteriore: ottavo e undicesimo finale per loro.

Yamaha: motore nuovo, fiducia ritrovata

Yamaha torna da Jerez con un risultato che fa morale: terzo tempo per Fabio Quartararo, quarto per Alex Rins. Il merito è dell’aggiornamento al motore, che ha convinto soprattutto Rins grazie a un incremento di 3 km/h in velocità massima. Quartararo ha lavorato anche sulla sella e sull’ergonomia, ma resta cauto: “Ci sono aspetti positivi, ma non ancora tutto è perfetto”. I due ufficiali hanno chiuso il lavoro nel primo pomeriggio, con una doppietta virtuale che conferma i passi avanti. Il team manager Maio Meregalli ha assicurato che l’aggiornamento sarà portato a Le Mans. Anche nel team satellite Prima Pramac Yamaha, Jack Miller ha accolto con soddisfazione i progressi, pur riconoscendo che le condizioni di pista molto gommata potrebbero aver falsato leggermente le sensazioni. Il tester ufficiale Augusto Fernandez ha completato il lavoro del team, disegnando il quadro di una Yamaha finalmente più ottimista.

KTM: futuro e presente insieme

In casa KTM, i test di Jerez sono stati definiti “cruciali” sia per il presente che per lo sviluppo a lungo termine della RC16. Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing) ha aperto la giornata con una caduta a curva 10, ma ha poi rimontato fino al quinto tempo finale, confermando un buon passo. Brad Binder è stato tra i primi in pista ma non ha migliorato nel pomeriggio, chiudendo prima degli altri. Nel team satellite Red Bull KTM Tech3, Maverick Viñales ha stupito con il secondo tempo assoluto, cercando una diversa erogazione iniziale della potenza e testando variazioni aerodinamiche, sebbene il forte vento renda necessario un ulteriore esame dei dati. Enea Bastianini, invece, continua a lavorare sulla fiducia e la capacità di inserimento in curva: punti cruciali da migliorare in vista del GP di casa per il team, a Le Mans.

Aprilia: tanti giri e progressi

Aprilia ha svolto un test molto intenso, con Marco Bezzecchi (Aprilia Racing) autore di ben 99 giri complessivi, più di ogni altro pilota. Il #72 ha lavorato soprattutto sulla stabilità in frenata e ha utilizzato il nuovo pacchetto aerodinamico già visto nel weekend di gara. Il feeling è apparso migliore rispetto ai giorni precedenti e i tempi lo confermano: sesto posto finale. Lorenzo Savadori ha invece dovuto fare i conti con un problema tecnico nel pomeriggio che ha limitato il suo programma a 68 giri. Buone notizie dal team Trackhouse, con Raul Fernandez in top ten (nono) dopo 85 giri e sensazioni in netto miglioramento. Il rookie Ai Ogura ha totalizzato 88 giri, mostrando progressi tangibili rispetto alla gara. Tre Aprilia nella top 12 è un segnale importante per Noale.

Honda: Zarco brilla, ma la strada è lunga

Honda lascia Jerez senza rivoluzioni, ma con qualche spiraglio di luce. La novità tecnica più rilevante è stato il nuovo forcellone, testato da più piloti. Joan Mir e Luca Marini (Honda HRC Castrol) hanno lavorato fino al termine del test, cercando dati più che tempi, che infatti sono rimasti stabili. Johann Zarco (Castrol Honda LCR) è stato il migliore tra i piloti HRC: terzo nella sessione mattutina e sesto alla fine, mostrando un buon potenziale sul giro secco. Somkiat Chantra (IDEMITSU Honda LCR), reduce da un problema al braccio destro che l’aveva costretto al ritiro domenicale, è tornato in pista solo al pomeriggio. È caduto ma ha comunque completato 42 giri. Ha chiuso davanti a Takaaki Nakagami (Honda HRC Test Team), subentrato ad Aleix Espargaro: con tre moto e molte configurazioni da provare, il giapponese ha chiuso il suo lavoro con 68 giri e sensazioni in miglioramento

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Pubblicato da Simone Valtieri, 28/04/2025
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