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MotoGP 2023

Joan Mir e le prime parole da pilota Honda: "Con Marquez sarà sfida vera"


Avatar di Simone Valtieri , il 04/01/23

1 anno fa - Joan Mir si presenta al team Repsol Honda con tanta carica

Le prime parole di Mir da pilota Honda: "Con Marquez sarà sfida vera"
Joan Mir si presenta al team Repsol Honda con tanta carica, conscio che non sarà facile primeggiare condividendo il box con l'ingombrante Marc Marquez

Due galli in un pollaio non ci stanno mai bene. È il rischio che ha scelto di correre la Ducati, decidendo di affiancare Enea Bastianini al campione del mondo Pecco Bagnaia (ma sarebbe stato lo stesso anche fosse arrivato Jorge Martin), ed è la condizione che - ancor di più - si troveranno ad affrontare in Honda, dove nel 2023 al fianco del pluricampione Marc Marquez, ci sarà un Joan Mir in cerca di riscatto. L'iridato del 2020 con la Suzuki, infatti, ha vissuto due stagioni tribolate, e ora sogna di poter tornare ai livelli che gli competono grazie all'ingaggio nel team Repsol Honda, che ieri lo ha presentato al mondo. Per farlo, però, Joan avrà bisogno di superare lo scoglio più duro di tutti, quel Marquez che rappresenterà un'asticella altissima da saltare. Di seguito l'intervista completa al talento spagnolo, ora targato HRC.

Quali sono state le tue prime impressioni sul team Repsol Honda dopo il debutto di Valencia?
Le mie prime impressioni sono state davvero buone. Quando vieni da un team diverso, devi abituarti alle persone e alla nuova dinamica di lavoro, che è completamente diversa da quella in cui sono stato io, e devo dire che mi piace. C'erano molte persone nel garage e mi sono divertito. Abbiamo fatto un ottimo test ed è stato come il primo giorno di scuola”.

Come ti adatti a questa nuova sfida?
Cerco di adattarmi con ottimismo e voglia di iniziare bene in una nuova squadra. Personalmente, amo questo tipo di sfida, conoscere cose nuove: com'è il team, la moto, parlare con tutte le persone del team... Mi sono divertito ai test e non vedo l'ora di approfondire ancora di più la conoscenza con gli uomini del team.''

Dal punto di vista fisico, come ti stai allenando per essere pronto per il prossimo anno?
Non ho cambiato l'approccio della mia preparazione. Gli do solo un po' più di intensità. Ogni anno dai più intensità per cercare di essere più in forma. Quest'anno, soprattutto, perché so che la Honda è fisica (della Suzuki ndr). Mi piace allenarmi e quest'anno probabilmente sto facendo più allenamento fisico che tecnico perché penso che ne avrò bisogno. Nel complesso, però, non ho cambiato quasi nulla''.

Sei entrato nel Repsol Honda Team, il team di maggior successo nella storia della MotoGP: quali sono stati i tuoi pensieri quando hai firmato il contratto?
Le mie sensazioni sono incredibili. Penso che ogni pilota si sia immaginato con questi colori, quindi esserne parte mi rende davvero orgoglioso. Penso di essere in un buon momento della mia carriera e sono anche giovane per provare a ripetere ancora una volta quello che abbiamo fatto in passato. Quindi, vediamo cosa possiamo fare”.

Parli di sognare questi colori. Quando eri un ragazzino, hai mai indossato tute replica?
Penso che probabilmente l'ho fatto, anche se non ricordo se ho indossato questi colori in passato. Nei miei sogni l'ho fatto di sicuro, quindi è qualcosa di veramente bello''.

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Cosa significano questi colori? C'è una responsabilità, un po' di pressione in più per continuare quell'eredità, quella storia?
Certo, far parte di questa squadra significa più pressione, perché solo vincere è un buon risultato qui. Sappiamo di arrivare in un momento difficile, ma l'approccio alle corse deve essere lo stesso: cercare di essere il più veloce possibile per portare questi colori dove meritano”.

Com'è ora condividere un box con Marc Márquez? Hai gareggiato molto contro di lui, ma ora è il tuo vicino.
Condividere il box con Marc è una vera sfida, perché è il miglior pilota in griglia e quello con più titoli, è qualcosa che può essere davvero positiva da un verso e probabilmente più difficile in un altro. Puoi condividere alcuni dati con lui e puoi imparare molto dall'interno, ma se non mantieni il massimo livello, hai sempre un pilota tosto dall'altra parte del box''.

E ora che guidate entrambi sulla stessa moto, c'è qualcosa che ti ha sorpreso o che hai imparato su come sta guidando Marc che forse non avevi notato prima?
Durante il test ho potuto fare alcuni giri con lui e condividere anche alcuni dati. Sa come funzionano perfettamente queste moto. È in grado di guidare nel modo richiesto dalla moto: entrare molto veloce in curva, probabilmente più velocemente rispetto alle moto che ho guidato in passato. Poi, il modo in cui la moto ti dà la potenza è diverso rispetto a quelli che ho provato prima. Devo abituarmici e Marc sa come farlo molto bene”.

Qual è il tuo obiettivo per il 2023?
Prima di tutto, dobbiamo essere realisti. Arriviamo in un momento difficile. La chiave sarà adattarsi rapidamente a questa moto e poi provare a costruire un po' di fiducia e di velocità durante le prime gare. Poi, da metà stagione, l'obiettivo sarà cercare di essere più vicini al podio e ai grandi risultati”.

Cosa puoi portare al Repsol Honda Team?
Come giovane pilota e nuovo pilota, posso portare un po' di freschezza alla squadra. La mia esperienza in diversi team è qualcosa che rappresenta sempre un buon feedback nel box. Penso che condividiamo lo stesso obiettivo: vincere un altro titolo. Questo è quello che posso dare alla squadra”.

Abbiamo visto te e Marc parlare alla fine del test. Di cosa stavi parlando con Marc?
Chiacchierare dopo il test è qualcosa di normale. Quando un nuovo pilota arriva ai box e prova la moto, vuoi sentire quali sono le sue sensazioni. In questo caso abbiamo condiviso la direzione che volevamo seguire. Spingere insieme nella stessa direzione è davvero importante, invece che ogni pilota vada per conto suo. Vogliamo prendere la strada giusta insieme e, in questo caso, ne stavamo parlando”.


Pubblicato da Simone Valtieri, 04/01/2023
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