Le immagini televisive avevano immediatamente reso chiaro come l'incidente di Jorge Martin, caduto durate il GP Qatar di domenica, avesse avuto una dinamica davvero pericolosa. Il campione in carica della MotoGP, infatti, era scivolato proprio davanti alla Ducati di Fabio Di Giannantonio, il quale non aveva avuto il tempo materiale per evitare il contatto con lo spagnolo. Fortunatamente l'impatto è stato meno rovinoso di quanto avrebbe potuto essere, anche se al pilota dell'Aprilia sono stati riscontrati un pneumotorace e ben 11 fratture costali che lo terranno nuovamente lontano dalle corse.
Di Giannantonio: ''Siamo stati molto fortunati''
In una MotoGP sempre più sicura, sono proprio gli episodi in cui un pilota viene investito quelli che possono avere le conseguenze più pericolose. Lo ha riconosciuto anche Di Giannantonio, che parlando di quanto accaduto a Lusail ha detto: ''La cosa più importante è che in generale stia bene. Siamo stati molto fortunati per il nostro sport''.
Absolute heartbreak 💔
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) April 14, 2025
Sending our best wishes to our Champ @88jorgemartin on his recovery after this one 🦾
📋 The final medical check showed six fractures on the right posterior arches and he will remain under observation at the hospital until the pneumothorax resolves. pic.twitter.com/lq9ATFIJgL
Il pilota del team Pertamina Enduro VR46 Racing Team ha poi raccontato la dinamica spaventosa dell'incidente: ''Era davanti a me da un po'. Ero abbastanza vicino a lui, stavo cercando di superarlo, ovviamente. E quando è caduto, il suo corpo era completamente davanti alla mia moto. Andavamo a circa 200 km/h. Se non erano 200 km/h, saranno stati 160/180 km/h''.
La preoccupazione a fine gara
Di Giannantonio, che era finito in fondo alla classifica dopo una manovra di Alex Marquez ai suoi danni punìta successivamente con un long lap penalty, ha poi svelato di aver terminato la gara con gran preoccupazione per quanto era accaduto al giro 14: ''Non avevo la possibilità di andare da nessun'altra parte, quindi l'ho toccato. Per questo motivo, ho continuato a spingere in gara, ma ho pensato a lui per tutto il tempo perché ero davvero spaventato. E così alla fine mi sono fermato fuori dal suo box, perché volevo sapere dalla squadra che stava bene e questa è stata la cosa più bella della giornata''.
Intanto Martin questa mattina ha pubblicato una storia su Instagram che lo ritrae ancora nel letto dell'Hamad General Hospital con il drenaggio per il pneumotorace, accompagnata dalla scritta: ''Sto lottando. Grazie a tutti per il supporto''.