Per citare l'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ''dobbiamo dircelo chiaramente'': le celebrazioni dei piloti della MotoGP dopo podi e vittorie ci avevano annoiato allo sfinimento. Beninteso, il loro compito è guidare forte e cercare di ottenere la miglior posizione possibile, e noi tutti siamo loro grati per l'energia e la dedizione che mettono nel farlo. Ciò detto, bandierine piantate, dadi e altre banalità avevano (hanno) fatto il loro tempo. Dopo l'era di Valentino, che ci ha fatto divertire anche dopo la bandiera a scacchi, l'unico che era riuscito a a offrire una celebrazione davvero fuori dagli schemi era stato Jorge Lorenzo col suo ambizioso quanto rischioso tuffo a Jerez. Per il resto, calma piatta. Quest'anno, però, tutto è cambiato. Finalmente un pilota, italiano oltretutto, è stato capace di (ri)farci appassionare alle esultanze post gara. Si tratta del grandissimo Marco Bezzecchi, pilota ufficiale Aprilia, che abbiamo sempre tifato per il suo carattere genuino e per la sua velocità. E che, da oggi, tifiamo anche per le sue celebrazioni. Dopo la vittoria di Silverstone ha proposto al pubblico la Mossa del Puma. Mentre ad Assen, sempre supportato dal'ottimo Matteo Baiocco, ha chiesto un crecs. Sono due citazioni di grandissimo spessore di personaggi di spicco contemporanei, e non vediamo l'ora di scoprire cos'altro il nostro eroe ha in serbo per noi. Sarà magari la volta del paciugo? Dirà forse ''chiamatemi pazzo, sì, ma...''. Staremo a vedere. Grande Bez! Qui sotto, il video della celebrazione di Silverstone. Qui, invece, quello di Assen.

Personaggi
Marco Bezzecchi: l'eroe (delle celebrazioni) di cui avevamo bisogno

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Pubblicato da Fabio Meloni, 02/07/2025
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