Tra i temi più chiacchierati nelle discussioni da bar di noi motociclisti c’è il sempreverde moto o pilota, ovvero quanto conti in pista il mezzo meccanico e quanto il talento. Alzi la mano chi non ne ha mai parlato. Bene, per provare a dare una risposta a tale annosa questione, abbiamo organizzato una sfida ad hoc col circuito di Modena come teatro.
Fantic Motor Stealth 125 e Stealth 500: cambia solo il ''cuore''
La ghiotta occasione che abbiamo sfruttato è il recente arrivo sul mercato della Fantic Motor Stealth 125, una piccola naked molto molto sportiva nella concezione (qui la prova), che presto verrà affiancata nella gamma dalla sorella Stealth 500. Le due moto nascono sulla medesima base tecnica e sono davvero molto simili. Tranne che per qualche dettaglio si può davvero dire siano la stessa moto con due motori differenti, entrambi monocilindrici disegnati e sviluppati da Motori Minarelli. Il più piccolo ha 15 CV, limite di legge per la patente A1; il più grande, che ha una cubatura di 460 cc, ha circa 45 CV così da essere adatto alla guida con patente A2.
Moto piccola, polso grande
Abbiamo quindi due moto pressochè identiche tranne per la potenza, che in un caso è molto superiore. È chiaro che se se si sfidassero in pista a parità di pilota la 500 vincerebbe a mani basse. Ma cosa succede se, invece, mettiamo sulla più potente un normale appassionato di guida in pista, e affidiamo la 125 a uno dei piloti più forti del Motomondiale? A questo punto, la sfida si fa davvero interessante. E la questione se conti più il polso destro o il mezzo meccanico è pronta a essere illuminata da nuova luce.
Sarà Arón Canet a guidare la Fantic Motor Stealth 125
Eccoci allora al dunque. Abbiamo una pista in esclusiva, due Stealth e due piloti pronti a sfidarsi. La coppia moto potente e normale appassionato di pista sarà formata dal sottoscritto e dalla Stealth 500. Io ho nessuna esperienza di gare; frequento i circuiti da anni attraverso presentazioni stampa e sporadici trackday. Dall’altro lato del box c'è la Stealth 125. Sarà guidata - rullo di tamburi - da Arón Canet, pilota ufficiale del Team Fantic Racing Lino Sonego, attualmente secondo nella classica generale del Mondiale Moto2. Classe 1999, spagnolo, Canet ha all’attivo 171 gare nel Mondiale tra Moto3 e Moto2 con 50 podi (dei quali 11 vittorie) e 19 pole position. Talento da un lato, motore dall’altro. Chi sarà più veloce?
Com'è organizzata la sfida?
Prima di entrare in circuito, una panoramica sulle modalità del confronto. Prima di tutto, abbiamo scelto come teatro della sfida una pista che permettesse a entrambe le coppie moto-pilota di esprimersi al meglio. Coi suoi 2.068 m di lunghezza e le 11 curve, il circuito di Modena ha sulla carta quel che serve per permettere alla 500 di sfruttare il suo motore e a Canet di far valere la sua abilità nel guidato. Inoltre le due moto sono equipaggiate con le stesse gomme, Pirelli Supercorsa in mescola SC1 (davanti) e SC3 (dietro). L'idea è di permettere ai due piloti (uno solo dei quali merita la P maiusola) di prendere confidenza con moto, gomme e circuito; dopodiché, partenza al semaforo e che vinca il... più veloce. A questo punto passo al singolare, metto il casco e vi racconto come sono andate le cose.
Moto vs pilota: pronti, traverso, via!
Uscendo dalla pit-lane mi accodo a Canet, voglio capire il prima possibile quanto enorme sia la differenza che riesce a fare in curva e penso che il momento migliore per farlo sia adesso, al primo turno, quando ancora deve familiarizzare con tutto quanto. Lui non ha mai visto la pista, io ho girato qui una volta mille anni fa a una presentazione. Non posso dire di ricordare il disegno del tracciato ma almeno so che la prima curva è a destra. Il Pilota mi stupisce subito, tanto per l'approccio quanto per la sua efficacia. Il tratto di rettilineo che separa pit-lane dalla prima curva lo fa perfettamente in carena, stacca direi dentro la curva e mette subito gamba fuori con piede ad accarezzare l'asfalto e moto leggermente di traverso. Sono passati 15 secondi da quando ha in mano la Stealth!
Ed è subito Motomondiale
Inizio il giro insomma grandemente preoccupato, salvato solo dalla grande differenza di accelerazione che c'è tra le due moto. Riesco così a seguire vagamente Canet il quale, senza aver mai visto un solo metro di questo circuito, indovina traiettorie, passa sui cordoli, sfrutta il tracciato per tutta la sua larghezza. Motociclisticamente parlando, è una delle cose più belle io abbia mai visto. Canet non sta giocando - o forse sì, ma da fuori non sembra. Sta tirando fuori tutto quello che può da una motoretta che mai è andata così forte e mai, forse, lo farà più. La confidenza che ha col mezzo, con le gomme, col nastro d'asfalto è qualcosa che capita raramente di vedere e che, direi, fa ancora più impressione date le prestazioni giocoforza limitate della sua 125. Sto guardando un pilota che è stato 17 volte sul podio in Moto3 e direi quindi che ho l'occasione di godere di uno tra i migliori al mondo, con una piccola cilindrata tra le mani. Per quel poco che posso vedere la sua efficacia trova sostegno nella scelta delle traiettorie e nella capacità di far correre la moto alla massima velocità con l'angolo di piega più acuto consentito da ciò di lei che entra in contatto con l'asfalto. Frenata e ingresso curva sono fasi della guida di Canet praticamente inesistenti, durano un secondo; immediatamente, lui è col gomito a terra e sta disegnando una curva perfetta a una velocità che io mi sogno di tenere. Davvero sorprendente tra le tante cose è la sua padronanza spaziale. Io mi sento di usare la pista quando, in staccata e ingresso curva, tengo mezzo metro di margine dall'erba; e quando in uscita salgo sul cordolo a moto semidritta. Lui è qui da pochi minuti e già mette le ruote in posti dove io dopo forse una settimana di guida ininterrotta, le metterei. Si tiene a cinque centimetri dall'erba e sui cordoli ci va a moto ''sdraiata'', anche prendendosi qualche rischio: un paio di volte le pedane toccano terra violentemente, scomponendo la moto con violenza. Io me la sarei fatta addosso, lui sembra che neanche se ne sia accorto.
Moto vs pilota: chi vince? Una guerra ad armi dispari
La parte guidata del circuito di Modena è composta di curve che si raccordano una dopo l'altra e ho quindi pochissime occasioni per far valere il grande vantaggio che ho in accelerazione. Canet allunga, allunga e allunga. Riesco soltanto a tenerlo in vista. I problemi per lui iniziano nella parte finale del tracciato, dove un primo rettilineo immette, dopo una curva a destra e un cambio di direzione, su quello principale. Qui capisco che la differenza di motore è troppa perché la sfida sia equilibrata. Il pilota spagnolo guadagna comodamente 3-4'' nel misto ma bastano le due-tre progressioni decise nella parte scorrevole perché la Stealth 500 recuperi tutto lo svantaggio. E manca ancora il rettilineo principale... Ad ogni modo percorriamo vari giri, migliorando entrambi. Lui trovando angoli di piega e tagli sui cordoli sempre più sconvolgenti, io guadagnando fiducia con moto e gomme. Giro dopo giro siamo sempre più veloci ma il risultato del nostro confronto cambia poco. Quello che lui riesce a guadagnare nella parte ''guidata'' non è sufficiente a rintuzzare i miei attacchi sul rettilineo. È chiaro a entrambi che il nostro esperimento vede pevalere il motore, su questa pista. Altrettanto, sappiamo tutti e due che con meno rettilinei la sfida sarebbe più equilibrata e incerta. Eseguiamo comunque la nostra partenza al semaforo, e non so come Canet riesce a darmi cinque metri con uno scatto felino al verde. Vola come sempre tra le curve, lo riprendo come sempre dove la pista si distende. Finiamo così la nostra guerra ad armi dispari e lascio il Pilota a occuparsi di alcuni test con una Fantic Imola 500 laboratorio. Prima di uscire dal box con la sua nuova moto Canet mi chiede se io abbia voglia di entrare in pista con lui per una nuova sfida, io sulla Stealth 500 e lui sulla Imola. Ci penso un attimo e poi declino l'offerta. Lasciami l'illusione di essere stato più veloce di un ottimo pilota del Motomondiale, Arón. Almeno per qualche minuto!
Moto vs pilota: il video
Qui il link per goderti il video della sfida!
