Le moto adventure? Sono le più apprezzate in questo momento in Italia. Come sono fatte? La gran parte ha robusti telai in acciaio, motori bicilindrici (Triumphha il 3, ma con l’albero T-Plane si comporta quasi come un 2 a V). Non la Zontes 703 F: una adventure low cost che si distingue da molte, sia per il suo aspetto, sia per le soluzioni tecniche. L’abbiamo messa alla prova nel nostro “Cool Factor”, alla ricerca di cosa è bello e cosa, invece, è migliorabile. Pronti a scoprire come se l’è cavata? Dai che si va!
- Zontes 703 F: com’è fatta
- Zontes 703 F: come va, pregi e difetti
- Zontes 703 F: il suo cool factor e il prezzo
COM’È FATTA LA AVENTURE LOW COST DI ZONTES A 3 CILINDRI
Indiscutibilmente un design particolare quello della 703 F. Inizialmente non mi convinceva, ma più ho trascorso tempo in sua compagnia e più ho “fatto l’occhio” ad alcune sue stravaganze estetiche che, va detto, non passano certo inosservate anche agli altri, ma il giudizio estetico (essendo per convenzione soggettivo) lo lascio a voi. Quello che è oggettivamente condivisibile è che la adventure di Zontes è realizzata con la cura di una vera ammiraglia: adesivi sotto trasparente, assemblaggi curati, cablaggi in ordine e soluzioni tecniche “fuori dal coro”.
Motore e ciclistica, la Zontes va per la sua strada
E allora parliamo di queste soluzioni. A partire dal suo motore a 3 cilindri, prodotto internamente, che non va affiancato ad altri motori 3 cilindri che sono presenti all’interno del segmento attualmente o lo sono stati in passato. Il motore da 699 cc – capace di 95 CV a 10.000 giri e 75 nm di coppia massima, ma disponibile anche depotenziato per patente A2 – ha un rapporto alesaggio/corsa quadro e non tendente al super quadro come i 3 cilindri di Yamaha o Triumph, a vantaggio di una maggior pienezza ai bassi e medi regimi. Con lo stesso motore è appena atterrata in Italia anche la sportiva 703 RR,qui vi racconto un po' di cose su di lei.
Peccato che in Zontes non l’abbiano abbinato ad un comando del gas elettronico, preferendo il più tradizionale sistema a cavo: più semplice da realizzare ma penalizzante per quanto riguarda la dotazione, il quickshifter è infatti disponibile solo a salire, non c’è il cruise control (peccato per una grande viaggiatrice come promette di essere) e i due riding mode (Eco e Sport) faticano a differenziarsi tra loro in maniera netta.
Anche dal punto di vista della ciclistica in Zontes hanno deciso di prendere un sentiero “alternativo”, non tanto per i cerchi tubeless da 21 e 18 pollici (quelli si trovano anche su tante competitor) o per l’escursione delle sospensioni Marzocchi da 180 mm, piuttosto per la scelta di adottare un telaio pressofuso in alluminio. Il quadro si completa con dischi freno da 310 mm morsi da pinze radiali J.Juan all’anteriore e disco singolo da 265 al posteriore, utili a fermare i 236 kg dichiarati dal costruttore in ordine di marcia, ovvero con il 90% del serbatoio (22 l) riempito di carburante.
Quasi full optional la dotazione
Dove i costruttori cinesi stanno mettendo in difficoltà i marchi storici è nel rapporto dotazione/prezzo e anche questa Zontes 703 F non fa eccezione, anzi. Di serie ci sono:
- un display TFT da 9 pollici dotato di connettività Bluetooth e mirroring,
- due telecamere che registrano in HD (e i filmati sono consultabili direttamente dallo strumento),
- manopole riscaldabili,
- keyless,
- plexi regolabili elettricamente,
- sensori TMPS,
- barre protettive,
- fari addizionali,
- un vano portaoggetti,
- prese USB e 12V,
- cavalletto centrale
Certo l’assenza del cruise si fa sentire, specialmente in ottica viaggio, ma dire che la dotazione di serie sia scarna sarebbe senz’altro un’eresia.
COME VA: PREGI E DIFETTI DELLA ZONTES 703 F DOPO LA PROVA
Ok la dotazione, ma per definirti una vera avventuriera devi dimostrarlo sul campo, macinando chilometri di autostrada, divorando curve e, perché no, lanciarti anche in qualche tratto di fuoristrada, proprio questo è il menù che ho proposto alla 703 F di Zontes
Comoda per viaggiare la adventure Zontes
Ma per non fare confusione andrò con ordine, partendo proprio dalla sua attitudine al viaggio che, giocoforza, è collegata a doppio filo con la posizione in sella. La triangolazione sella-pedane-manubrio è buona per me che sono alto 174 cm, ma sono convinto che anche altre corporature possano trovarsi comode alla guida. Il manubrio è largo e aiuta a indirizzare senza troppa fatica una moto non certo compatta negli ingombri e nel peso, la seduta a 840 mm aiuta nel toccare con agio il terreno ma senza esser troppo vicina alle pedane, posizionate leggermente in posizione avanzata. Buona anche la presenza di entrambe le regolazioni per le leve al manubrio, dettaglio che spesso manca anche su moto più blasonate.
In sella ci ho trascorso diverse ore e non ho avvertito affaticamenti, godendo inoltre di un buon riparo aerodinamico, merito del plexi ben sagomato e delle dimensioni abbondanti delle sovrastrutture nella parte anteriore della moto. Ben accolto è anche il passeggero, che ha una porzione di sella confortevole e pratici maniglioni ben sagomati.
A 130 km/h il motore gira a circa 6.000 giri/min, il sound di scarico è ben presente e “fa compagnia” mentre le vibrazioni fastidiose rimangono a casa. Per i viaggiatori da climi freddi è una buona cosa la presenza delle manopole riscaldabili, ma dati i 35° confesso di non aver avuto il coraggio di provarne l’efficacia... giudizio rimandato a un test invernale; per quelli che invece vogliono fermarsi meno tempo possibile per fare benzina è incoraggiante il valore sull’autonomia: con un consumo rilevato nella prova di 21,6 km/l e un serbatoio da 22 litri si possono percorrere oltre 450 km con un pieno.
Un vero peccato che su questa Zontes non ci sia il cruise control, avrebbe reso il quadro ancora migliore, ed è da segnalare anche che con il caldo torrido di questi giorni, l’aria calda tende a non essere dissipata nella zona bassa della moto, le scarpe tecniche sono quasi una scelta obbligata… e in città, tra code e semafori la situazione non è certo migliore.
Con il 21” tra le curve, è la scelta giusta?
Quasi 240 kg, ruote leggermente tassellate e cerchi a raggi contro un motore che al salire di giri ruggisce sempre di più: qual è l’anima predominante di questa 703? Dopo averla portata su percorsi con curve di ogni tipo la risposta è quella più tranquilla. La adventure cinese avrà anche un motore che nel sound è più vicino ad una naked che non ad una dual, ma il carattere è più tranquillo rispetto a quello di una nuda brucia-semafori e poi l’elettronica non è certo allo stato dell’arte: c’è ma si limita all’assistere la cambiata in salita (e non sempre in maniera rapida) e a tagliare la potenza ma non in maniera chirurgica come se fossero presenti RBW e IMU.
Il tre cilindri spinge lineare, è elastico quasi ai livelli dei motori a 4 cilindri in linea (scende a 35-40 km/h in sesta senza troppi problemi) ma non ha la grinta da vero motore sportivo. Meglio tenere un’andatura turistica fino al disinvolto. A livello di erogazione non mi ha fatto impazzire la gestione della fase “chiudi-apri” l’effetto on-off è piuttosto evidente, specialmente nella mappa sport e nelle prime due marce.
Le dimensioni caratteristiche parlano chiaro, la 703 F infonde tanta sicurezza sul veloce e nel guidato mediamente tortuoso, dove può far valere l’avantreno con ruota da 21” e un interasse abbondante. Nel lento non risulta impacciata, ma è necessario lavorare un po’ di fisico per farle cambiare la traiettoria. Convincono la taratura delle sospensioni, confortevoli e precise sullo sconnesso, ma mai troppo cedevoli sotto l’azione di motore o freni. A tal proposito, il giudizio è a metà: la potenza frenante c'è ma il feeling ai comandi è migliorabile, specialmente per quanto riguarda la pompa freno anteriore.
In fuoristrada
Anche se non è una specialista dell’off-road, la 703F può affrontare senza problemi sterrati di media difficoltà, grazie alle sospensioni ben tarate e al set di ruote 21” - 18”. La sua vocazione resta comunque l’asfalto, dove mostra tutto il suo potenziale da tourer.
IL COOL FACTOR E IL PREZZO
Affrontato ogni aspetto è tempo di tirare le fila e definire quale sia il suo “Cool factor”. Nonostante sia il debutto di Zontes in questo segmento, la 703F appare già ben sviluppata. Con un prezzo di 8.690 euro f.c., si propone come una scelta competitiva, anche considerando che inizialmente si vociferava di un prezzo inferiore agli 8.000 euro. A meno di 9.000 euro su strada, offre moltissimo: equipaggiamento ricco, buona qualità costruttiva e pochi difetti reali, limitati a peso, consumi e trasmissione.
LA PROVA IN VIDEO