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Moto Guzzi V9 Bobber Sport: non corre, ma come piega lei...


Avatar di Emanuele Colombo , il 09/08/19

4 anni fa - Video: in sella alla Moto Guzzi V9 Bobber Sport. La prova su strada

In sella alla Moto Guzzi V9 Bobber Sport 2019: in video la prova su strada della custom di Mandello, trionfo dell'Italian Style

ITALIAN STYLE Nell'ambito delle moto custom, icone del motociclismo a stelle e strisce, l'Italia sa decisamente dire la sua. Tra le tante bobber sul mercato, la Moto Guzzi V9 Bobber Sport spicca per la cura del dettaglio e delle forme. Lontana da certe realizzazioni straniere, dal design particolarmente appariscente, è l'ennesimo trionfo dell'Italian Style, anche se la base di partenza, più che vintage, sembra prorio agée.

IL DESIGN Il telaio a doppia culla scomponibile, per dirne una, sembra frutto di un recupero industriale e il legame con le moto di 50 anni fa è forte. Non si può negare, però, che in tutto questo tempo a Mandello le moto abbiano imparato a farle come si deve. Gli spigoli sul serbatoio, evidenziati dalla verniciatura arancione opaco, modernizzano la classica forma a goccia. E guardate le pedane ricavate dal pieno; guardate la pompa del freno posteriore cromata; guardate i cablaggi ordinatissimi...

Moto Guzzi V9 Bobber Sport: il serbatoio Moto Guzzi V9 Bobber Sport: il serbatoio

IL MOTORE Forte di una costruzione davvero curata, la Guzzi Bobber Sport supera di slancio il confine tra le moto del passato e un vero capolavoro neoclassico. Il bicilindrico a V è ancora ad aste e bilancieri e raffreddato ad aria, ma è un'icona per Mandello, è quasi una scultura. Non vibra e beve poco: circa 5,2 l/100 km è la media registrata in una settimana di prove, un dato vicinissimo ai 5 litri netti dichiarati.

SCHEDA TECNICA I suoi 55 CV all'albero e 62 Nm a 3.000 giri, in effetti, sono pochi per un 850 e certo non bastano per fare della Bobber Sport una moto autenticamente veloce, ma permettono una guida comunque fluida e appagante. Tanto più che le pedane non troppo basse consentono di piegare in curva più che con le solite custom, a vantaggio della scorrevolezza, con il plus di una rassicurante tenuta di strada.

Moto Guzzi V9 Bobber Sport: il motore Moto Guzzi V9 Bobber Sport: il motore

IN SELLA In sella si sta comodi e in basso, a 785 mm da terra: in pieno stile low-ride, che negli anni 50 rappresentava il massimo della sportività. Nulla la protezione aerodinamica, nonostante l'accenno di cupolino in alluminio. Nelle manovre coi piedi a terra, poi, si notano pedane alquanto sporgenti, che interferiscono con le gambe.

SUBITO FACILE Metto in moto e il borbottio del bicilindrico si fa subito riconoscere, ma senza mai alzare troppo i toni. Frizione, dentro la prima: il cambio è preciso, ma un po' rumoroso. In movimento la Bobber Sport è subito facile e non impensieriscono i suoi 210 kg in ordine di marcia (ossia con il serbatoio pieno al 90 per cento). Facile e intuitiva, la guida è rotonda, con l'aiuto dal gommone anteriore da 130 mm di sezione. Buona anche la frenata: adeguata per potenza e modulabilità.

Moto Guzzi V9 bobber Sport: uno dei due ammortizzatori Ohlins posteriori Moto Guzzi V9 bobber Sport: uno dei due ammortizzatori Ohlins posteriori

GEMELLI OHLINS Le sospensioni però sono rigide e hanno la corsa un po' corta: sui dossi di rallentamento affrontati in scioltezza può capitare di sentirle andare a pacco, nonostante i pregiatissimi gemelli Ohlins completamente regolabili. Alla facilità di guida di una volta, la Bobber abbina sistemi di sicurezza moderni, quali ABS e controllo di trazione regolabile su due livelli. Per un'esperienza che soddisfa tanto il motociclista nostalgico quanto l'amante del contemporaneo.

QUANTO COSTA Non manca una presa USB per alimentare uno smartphone, all'occorrenza. A cercare il pelo nell'uovo mi piacerebbe un vero indicatore di livello del carburante, invece della sola spia della riserva. Proposta in un unica versione, la Moto Guzzi V9 Bobber Sport ha un prezzo di 11.540 euro: molto meno di tante altre custom, a cui certo non ha nulla da invidiare, salvo forse la tenuta del valore al momento di rivenderla. Ma una moto come questa non si compra certo con l'idea di una botta e via, no?

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ABBIGLIAMENTO

CASCO PREMIER TROPHY BD TITANIUM Premier Trophy BD Titanium è un integrale rétro con calotta in composito, realizzata con fibre di Dyneema, carbonio e aramidiche stabilizzate in resina epossidica. Costruzione al top, quindi, con un peso contenuto: 1.220 grammi che al tatto sembrano ancora meno. Le grafiche di questa particolare versione sono particolarmente eccentriche e aggressive; le finiture quanto di più curato abbiamo mai visto nel campo dei caschi. Impeccabile è il trasparente che dà alla calotta una lucentezza straordinaria, curatissimi gli interni removibili e lavabili e la chiusura a doppio anello con gli anelli anodizzati in rosso è una vera chicca. Comodo alla calzata, con un'imbottitura non molto avvolgente, va detto, il Premier Trophy BD titanium ha un sistema di ventilazione davvero vintage: niente canalizzazioni né prese d'aria, ma solo una fettuccia di cuoio incollata sulla mentoniera che impedisce la chiusura completa della visiera. Semplice ed efficace, ma gli spifferi nei mesi invernali si fanno sentire. Fedele alla tradizione anche il blocco della visiera, che sfrutta sistema dei bottoni automatici a pressione.

Prova Moto Guzzi V9 Bobber Sport: casco e giacca Prova Moto Guzzi V9 Bobber Sport: casco e giacca

GIACCA REV'IT! OVERSHIRT TRACER AIR Nell'ambito dell'abbigliamento tecnico la giacca Rev'It! Overshirt Tracer Air gioca la carta dell'originalità, con un taglio che la fa assomigliare a una camicia. Il bello è che le protezioni non le mancano, eppure non si vedono. E neppure si sentono, una volta indossata. Si tratta di protezioni molto sottili e flessibili Seesmart CE-livello 1 su spalle e gomiti e c'è pure la predisposizione per il paraschiena Seesoft CE-livello 2. Altra particolarità della Overshirt Tracer Air è che inganna l'occhio: sembra fatta di un tessuto compatto, invece è un capo estivo in PWR mesh, la cui struttura aperta permette una buonissima ventilazione nonappena ci si mette in movimento. La colorazione dell'esemplare in prova la rende giovane e aggressiva, ma ci sono anche tinte più sobrie ed eleganti che la rendono indossabile in una grande varietà di occasioni, non necessariamente motociclistiche. Unica pecca, ha poche tasche: due sul petto, non molto grandi, e una più ampia interna. La chiusura è doppia: con cerniera lampo e bottoni automatici.

I guanti Rev'It! Bastille I guanti Rev'It! Bastille

GUANTI REV'IT! BASTILLE Guanto in pelle mezza stagione, il Rev'It! Bastille spicca per una confezione e finuture davvero curate. Realizzato in pelle di capra, è morbidissimo e davvero confortevole. Corto sul polso, ha un look rétro esaltato dal soffietto sul dorso, che rende la struttura molto flessibile. In più il Bastille concede buona sensibilità, non solo alla guida: con mani guantate siamo riusciti a chiudere agevolmente persino una fibbia del casco del tipo a doppio anello. Per contro non spinge troppo l'acceleratore sulla protezione delle nocche. A il palmo è ben difeso da un rinforzo e a una consistente imbottitura in PWR shield knit l contrario. Per le falangi di dita e pollice c'è invece una leggera protezione in Temperfoam.

Dettaglio dei pantaloni Rev'It! Jeans Moto Dettaglio dei pantaloni Rev'It! Jeans Moto

PANTALONI REV'IT! JEANS MOTO Tessuto robusto in Cordura Denim con triple cuciture, protezioni ottimamente integrate in PWR shield su seduta, fianchi e ginocchia questi jeans tecnici sono elasticizzati. Non solo hanno una vestibilità perfetta, ma perdonano anche facilmente il gonfiore addominale dopo una mangiata tra amici: un aspetto da non sottovalutare nelle scampagnate in moto domenicali. I soffietti sulle ginocchia contribuiscono a lasciare un gran senso di libertà nei movimenti. Sono solo un po' caldi e poco traspiranti nella stagione estiva. Le protezioni Seesmart CE-livello 1 per le ginocchia sono fornite in dotazione, mentre quelle dello stesso tipo per i fianchi sono opzionali.

Scarpe TCX Mood GTX Scarpe TCX Mood GTX

SCARPE TCX MOOD GTX Sneaker in pelle pieno fiore scamosciata, disponibili in nero o in marrone, le TCX Mood GTX hanno una membrana in GoreTex che migliora la traspirabilità e rinforzi su punta e malleoli. La calzata è comoda e le protezioni non limitano la mobilità del piede, consentendo un uso a 360°: per capirci, anche se sono nate per le due ruote, con le TCX Mood non avrete alcun problema anche a effettuare il punta-tacco in auto. Belle a vedersi e con un look da scarpa per tutti i giorni, hanno solo un peso leggermente superiore al normale: un ovvio scotto da pagare per la struttura rinforzata.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 09/08/2019
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