Logo MotorBox
Maxi scooter 2023

Video comparativa maxi scooter 2023: Forza 750 vs AK550 Premium vs TMax Tech Max


Avatar di Michele Perrino , il 08/12/23

4 mesi fa - Maxi scooter 2023: Forza 750 vs AK550 Premium vs Yamaha TMax Tech Max

Honda Forza 750, Kymco AK550 Premium e Yamaha TMax Tech Max, qual è il miglior maxiscooter 2023? Scopriamolo nella video comparativa

Comodi, veloci ma anche divertenti. Sono i maxi scooter, i due ruote automatici più performanti del panorama, per chi cerca un mezzo capace di svicolare tra le auto, fedele compagno delle gite fuori porta nei weekend, il tutto senza rinunciare al massimo della praticità. Tre proposte diverse, per tutti gli usi e - quasi - tutte le tasche: Honda Forza 750, Kymco AK550 Premium e Yamaha TMax Tech Max. Qual è il migliore maxi scooter 2023? Scopriamolo insieme!

Honda Forza 750, Kymco AK550 Premium e Yamaha TMax Tech Max Honda Forza 750, Kymco AK550 Premium e Yamaha TMax Tech Max

HONDA FORZA 750

Maxi scooter sì, ma con alcune particolarità. Honda Forza 750, oltre a essere il più grosso di cilindrata, è l’unico del lotto con cambio doppia frizione DCT a 6 rapporti e trasmissione finale a catena al posto della cinghia. Il bicilindrico parallelo, forte dei suoi 745 cc eroga i valori più alti del confronto: 58,6 CV a 6.750 giri/min e 69 Nm a 4.750 giri/min (ma c’è anche la versione a 35 kW). Sistema Smart Key, ben 4 riding mode, di cui uno completamente personalizzabile, connettività e indicazioni turn by turn grazie all’app Honda Road Sync. Sempre in tema di elettronica, sul Forza 750 mancano all’appello cruise control e manopole riscaldabili: il primo non è disponibile neanche come optional, mentre per le seconde servono 270 euro. Ultima tra le “mancanze'' del maxi scooter Honda, il plexi non regolabile. Sul fronte ciclistica l’Honda si affida a telaio a diamante in acciaio e forcellone in alluminio con link mentre, quanto a sospensioni, troviamo una forcella Showa da 41 a steli rovesciati e un monoammortizzatore, per 120 mm di escursione. Il Settemmezzo è l’unico ad annoverare un motociclistico cerchio da 17” all’anteriore sul quale lavora una coppia di dischi flottanti da 310 mm con pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, mentre sul cerchio posteriore da 15” c’è un disco da 240 mm con pinza a doppio pistoncino. L’Honda Forza 750 è il più lungo ma non il più pesante della comparativa: 1.590 mm e 235 kg in ordine di marcia col serbatoio da 13,2 litri pieno. Ultima, ma non per importanza, la capacità di carico: il vano sottosella da 22 litri con presa USB-C, in grado di ospitare un casco integrale, è il più profondo, ma anche il meno lungo.

Honda Forza 750 nella comparativa maxi scooter 2023 Honda Forza 750 nella comparativa maxi scooter 2023

LA PROVA Design motociclistico, linee aggressive e presenza importante sull'asfalto. Honda ha blocchetti razionali, ma le finiture sono di un livello molto buono, con plastiche ben realizzate. La sella non è la migliore per comfort, mentre la strumentazione non è la più semplice da consultare o la più facile da leggere (ma stiamo andando a cercare il pelo nell'uovo...). La seduta a 790 mm da terra rende facile toccare il terreno anche perché è bella sciancrata, mentre il manubrio è notevolmente più alto rispetto a quello degli altri contendenti, quasi che Forza 750 giochi a fare la crossover, più che lo scooter. Questo, complice anche la ruota anteriore da 17'', il lungo interasse e il peso, fa sì che il maxi di Tokio risulti più legnoso da far voltare, pur ripagando con una bella stabilità. Buono il comfort per il passeggero, ma il codino più stretto lascia meno spazio rispetto alle selle degli avversari di questa comparativa. Quanto al comfort aerodinamico, invece, il maxi fa un ottimo lavoro: il plexi non regolabile si difende bene e protegge busto, spalle e parte inferiore del casco, mentre lo scudo è molto protettivo per piedi e gambe. Motore e cambio aiutano nell'andatura Gran Turismo, perché il regime rimane basso, l'effetto on/off non si avverte e le vibrazioni neanche. Tra l'altro, soprattutto in mappa Sport, si mostra nettamente più veloce degli avversari, sfoderando la sua superiorità in termini di coppia e potenza. Sospensioni e freni funzionano bene, ma le prime risultano meno inclini ad assorbire tutto, mentre i secondi quando si guida in modo sportivo, risultano un po' meno performanti di quelli dei contendenti. L'Honda, però, ha dalla sua una caratteristica praticamente esclusiva: il freno motore. Rispetto agli altri due scooteroni, infatti, in rilascio è molto più vicino a una moto che a uno scooter e, grazie all'elettronica personalizzabile, è possibile selezionare il livello in funzione del proprio stile. Tutto questo costa 12.090 euro in concessionaria. Per ultimi i consumi: 4,9 litri/100 km nel percorso extraurbano a passo... svelto.

KYMCO AK550 PREMIUM

Lo scooter di Kymco porta la scritta Premium nel nome e non si tratta solo di promesse. Alla voce elettronica in particolare, l’AK550 sa il fatto suo: è l’unico a vantare ABS Cornering e sistema di controllo della pressione degli pneumatici, oltre che cruise control, 3 mappe motore (con traction disattivabile) e sistema Noodoe per la navigazione, quest’ultimi gestibili attraverso uno schermo LCD. L’AK550 Premium vanta anche, rispetto alla versione standard, uno scudo più protettivo, manopole riscaldabili e plexi regolabile elettronicamente. Motore e ciclistica sono in forte concorrenza con il rivale di sempre, Yamaha TMax: bicilindrico da 550 cc per 51 CV a 7.500 giri/min e 52,3 Nm a 5.750 giri/min da una parte, telaio e forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore su cerchi da 15” con pneumatici 120/70 e 160/60 dall’altra. A frenare l’impeto ci pensano una coppia di dischi da 270 mm con pinze ad attacco radiale Brembo e un disco da 260 mm al posteriore. Lunghezza nella media e peso da maxi per l’AK: 1.580 mm e 238 kg in ordine di marcia, mentre il serbatoio è da 14,5 litri. Ottime notizie per il vano sottosella del Kymco: è il più lungo del lotto ed è anche discretamente profondo, per di più è anche dotato di illuminazione.

VEDI ANCHE



Il Kymco AK550 Premium Il Kymco AK550 Premium

LA PROVA Dotazione ricca per il Premium, di poco inferiore a quella di Yamaha, tanti pulsanti in generale ben fatti – siamo solo un po' indietro rispetto ai due giapponesi – e una bella sella con impunture rosse che fa tanto sport e – quasi impossibile non notarli – i due dischi a margherita con pinza Brembo all'anteriore. Kymco è premium nella sostanza, ma anche molto sportivo, perlomeno se si parla di frenata, la migliore per potenza. Non altrettanto sportiva la posizione di guida, più seduta (790 mm): il più scooter di tutti da questo punto di vista. Il motore, sulla carta superiore a quello di Yamaha per potenza, risulta in realtà meno performante, complice un peso maggiore e, probabilmente una ''rapportatura'' più lunga. Niente male l'elettronica, con i riding mode che prevedono anche una mappa senza controllo di trazione, per domare i CV col solo polso destro. Nonostante un aspetto molto sportivo, però, Kymco AK550 è più GT nella sostanza, anche per merito di una protezione aerodinamica molto buona e sospensioni piuttosto confortevoli, pur non essendo le migliori del lotto. La palma di maxi scooter più parco nei consumi, ma anche quella di più ''economico'', è la sua: 4,5 litri/100 km il nostro dato rilevato, mentre sono 11.990 gli euro necessari per portarsi a casa l'AK550 Premium.

YAMAHA TMAX TECH MAX

Il TMax ha bisogno di poche presentazioni, è il precursore degli scooter sportivi: amato e odiato come pochi, è lui il simbolo del segmento. Ma oltre alla fama continua a vantare contenuti da primo della classe? In questa versione Tech Max il TMax aggiunge cruise control, parabrezza regolabile elettricamente, manopole e sella riscaldabili ma anche i blocchetti retroilluminati: due chicche, quest’ultime, che solo lui annovera tra gli scooter della prova. Vanta inoltre un display TFT a colori da 7” con navigazione Garmin a mappa intera, disponibile con abbonamento, il controllo di trazione, 2 riding mode (Sport e Touring), il sistema Smart Key e il vano sottosella dotato di luce di cortesia, capace di ospitare un casco integrale, ma non spazioso come quello del Kymco. La tecnica è quella che ben conosciamo, fondata sul motore bicilindrico parallelo da 562 cc, accreditato di 47,6 CV a 7.500 giri, per rientrare nei limiti della patente A2, e 55,7 Nm di coppia a 5.250 giri per 220 kg in ordine di marcia col pieno da 15 litri: il meno potente (sulla carta), il più leggero con distacco e anche il più corto, con 1.575 mm di interasse. La ciclistica vanta un telaio in alluminio abbinato a una forcella a steli rovesciati da 41 mm di diametro e 120 mm di escursione, mentre, al posteriore, trova posto un mono regolabile nel precarico. L’impianto frenante è costituito, all’anteriore, da un doppio disco da 267 mm morso da pinze ad attacco radiale e da un imponente disco da 282 mm al posteriore.

Yamaha TMax Tech Max in curva Yamaha TMax Tech Max in curva

LA PROVA Il Tech Max è bello da vedere e da toccare come nessun altro. La qualità è di altissimo livello, dal manubrio di stampo motociclistico ai blocchetti con joystick a 5 vie, per non parlare della ricchissima dotazione. Ma il TMax non è solo apparenza e dal primo momento in sella – 800 mm, più alta e larga – si capisce di che pasta sia fatto: il motore è fluidissimo ma anche pronto se si vuole scattare rapidamente, il comfort è ottimo tra sospensioni, protezione aerodinamica – leggermente inferiore a livello dello scudo rispetto agli altri due – sella e manopole riscaldabili. E tra le curve? TMax è una lama, agilissimo a prendere la corda, ma anche preciso, divertente. Un equilibrio straordinario tra telaio-sospensioni-motore che lo fa preferire agli altri contendenti, soprattutto in fatto di guida sportiva. L'elettronica, quanto ai riding mode, è invece meno fine che sugli altri maxi: solo due mappe piuttosto simili e traction non disattivabile. Per essere quasi perfetto, però, il TMax un difetto ce l'ha: il prezzo, il più alto tra gli scooter del confronto di oltre 3.500 euro. I consumi infine sono, seppur di poco, i più alti: 5,1 litri/100 km.

QUAL È IL MIGLIOR MAXI SCOOTER 2023?

Honda Forza 750 ci ha convinto soprattutto per merito del suo motore, ottimo per andare a spasso ma anche molto gustoso quando si accelera a fondo in mappa Sport, con le cambiate del DCT che entusiasmano quasi come si fosse su una moto vera. Lo hanno penalizzato però nel giudizio finale l’essere un po’ più scarno sul fronte della dotazione e la guida più fisica che richiede. Kymco AK550 Premium, dal canto suo, ha sicuramente un punto di forza nella frenata, la migliore del lotto per potenza e con il plus dell’ABS Cornering, ma la posizione di guida un po’ infossata e il motore meno prestante non hanno raccolto i nostri consensi. Che dire di Yamaha TMax Tech Max? In questa versione il maxi scooter è completo più che mai, mentre sul fronte della guida riesce a offrire il comfort di un vero GT, pur mantenendo il suo DNA sportivo, con motore e telaio che infondono sensazioni al momento ineguagliabili dai rivali. Unico difetto? Il prezzo, più elevato rispetto ai concorrenti di oltre 3.500 euro… Ma quando sei il migliore, forse, te lo puoi anche permettere...


Pubblicato da Michele Perrino, 08/12/2023
Gallery
Vedi anche