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QJ Motor SRT 800 SX, SRT 700 X e SVT 650 X: come vanno le cugine della TRK? Prova video


Avatar di Michele Perrino , il 25/03/24

1 mese fa - La prova video delle adventure di QJ Motor: SRT 800, SRT 700 e SVT 650 X

QJ Motor SRT 800, SRT 700 e SVT 650 X, la adventure per viaggiare comodi, la tuttofare e la piccola sorpresa... Prova, pregi e difetti

Sono moto adventure, amate dal pubblico e regine delle vendite, ma soprattutto parenti della best seller TRK 702. Sto parlando della gamma QJ Motor che, con SRT 800 SX, SRT 700 X e SVT 650 X ha tre diverse filosofie per accontentare l'utente che cerca una moto da viaggio, per le uscite della domenica o anche solo per divertirsi, ma senza spendere una follia. Scopriamo come sono fatte e come vanno dopo la prova su strada.

Da sinistra le SRT 700 e 800 SX e la SVT 650 X Da sinistra le SRT 700 e 800 SX e la SVT 650 X

CARATTERISTICHE TECNICHE

Breve ripasso di quelle che sono le caratteristiche delle QJ Motor in questione. Partiamo dalla piccola, la SVT 650 X, che si differenzia tecnicamente dalle altre due in primis per la presenza di un motore V-Twin da 645 cc – schema e cilindrata identici a quelli della Suzuki V-Strom 650 – che eroga 76 CV di potenza massima a 9.000 giri/min e 65 Nm a 8.000 giri/min. Telaio e forcellone in acciaio sono accoppiati a una forcella a steli rovesciati e a un monoammortizzatore regolabili, la prima in compressione, il secondo nel precarico. I cerchi sono a raggi, da 19'' e 17'', col doppio disco da 320 mm morso da pinze Brembo ad attacco radiale davanti e il disco da 260 mm dietro morso da una pinza a singolo pistoncino. Per lei serbatoio da 20 litri e peso di 236 kg in ordine di marcia.

SRT 700 X La cugina della TRK 702 X è lei, la SRT 700. Il motore è il bicilindrico parallelo frontemarcia da 698 cc che qui eroga 73 CV a 8.000 giri/min e 67 Nm a 6.000 giri/min. Telaio in acciaio, forcellone in acciaio e sospensioni regolabili – forcella in compressione, mono nel precarico – così come è analoga la scelta per cerchi e impianto frenante: come sulla SVT 19'' e 17'' a raggi sono accoppiati a un impianto frenante Brembo con dischi rispettivamente da 320 mm davanti e 260 mm dietro. Serbatoio da 19,5 litri per 240 kg di peso in ordine di marcia.

Le SRT 700 e 800 SX di QJ Motor Le SRT 700 e 800 SX di QJ Motor

SRT 800 SX Poi c'è l'ammiraglia, top di gamma della famiglia Adventure di QJ. Il motore in questa configurazione cresce dai 754 cc della 800 ''base'' fino ai 799 cc: la potenza sale a quota 92 CV a 9.000 giri/min per 77 Nm a 8.000 giri/min. Telaio e forcellone in acciaio anche per lei, ma la forcella a steli rovesciati qui non è regolabile, mentre il mono ha la consueta regolazione del precarico. Anche per lei stessa soluzione delle altre quanto a cerchi e impianto frenante, col serbatoio che arriva a quota 24 litri e porta il peso in ordine di marcia a quota 263 kg.

ESTETICA, FINITURE E DOTAZIONI

Oggettivamente parlando se SRT 700 X e 800 SX sono più simili e ''scontate'' alla SVT 650 X va il pregio di essere diversa da tutte le altre: forse non si potrà dire che è bella, ma certamente ha un look personale. Per tutt'e tre c'è tanta plastica, un po' leggerina, la qualità non fa impazzire, così come i blocchetti: saranno pure retroilluminati ma li riconosci da lontano, sono sempre uguali sulle moto provenienti dal continente asiatico e se sulle piccole cilindrate ci stanno, su moto di segmento maxi non è proprio così. Anche il comando del gas è perfettibile su tutte le moto, con un evidente gioco. Luci e ombre anche per le colorazioni: belle la grigia/rossa della SRT 800 SX, così come non male il bianco/nero/giallo della SVT 650 X, un po' anonime quelle delle SRT 700.

La SVT 650 X di QJ Motor La SVT 650 X di QJ Motor

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RICCHE, MA... Cavallo di battaglia della gamma Adventure di QJ è la ricchezza delle dotazioni. Tutte sono vendute con tris di valigie, manopole e sella riscaldabili. Due pulsanti, minimalisti ma ben fatti, solo acceso/spento, niente livelli. La sella si scalda ma il calore non si diffonde molto, le manopole le ho trovate invece un po' tiepidine. Se le QJ fanno del loro meglio per equipaggiarsi di tutte le dotazioni necessarie va però detto che l'unica dotata di plexi regolabile meccanicamente su due posizioni – che non protegge niente male – è la più piccola e apparentemente meno turistica SRT, mentre la più protettiva è la 700 – fino alla mentoniera del casco si sta riparati – con la 800 che, col suo plexi ridotto ai minimi termini, lascia scoperta la gola. Belli, infine, i TFT di SVT e SRT 800 – ma troppo riflettenti quando il sole è alto alle spalle – mentre la SRT 700, inspiegabilmente, ha uno strumento piccolo che agli altri... non gli allaccia nemmeno le scarpe.

PROVA

PRIME SENSAZIONI Gli impietosi numeri della scheda tecnica – sul fronte del peso –  si ritrovano da fermo: quando è il momento di spostare la ''piccola'' seiemmezzo dal cavalletto laterale i kg si sentono tutti ma, per fortuna, le cose migliorano una volta in sella. Non è ingombrante, è stretta al cavallo e permette di arrivare saldamente al terreno con un certo agio a chi, come me, è alto 180 cm. Delle 3 moto, insomma, è quella che mette meno in soggezione e le buone sensazioni continuano tra posizione di guida e comandi. Per la SVT manubrio largo e alla giusta distanza, leve di freno e frizione regolabili – anche sulle altre QJ prese in esame – con il plus di una frizione bella morbida e di un pedale del freno posteriore dalla corsa abbastanza contenuta; unico neo le pedane un po' troppo rialzate, che tengono le gambe rannicchiate in modo un po' innaturale per una moto di questa categoria. Su 700 e 800 il peso e gli ingombri crescono – in particolare per la seconda – e qualche imbarazzo da fermo, sulla ghiaia, è legittimo. La posizione in sella alla SRT 700 X non mi convince: il manubrio che fa una strana piega verso il pilota proprio in prossimità delle manopole, quasi in stile chopper, non ha niente da maxi adventure. Sulla 800 molto meglio – al netto dei grandi ingombri e dell'altezza sella, che però è discretamente confortevole – con il solo difetto di una pedana destra un po' troppo vicina alla protezione del collettore: con l'avampiede sulla pedana il tallone entra in contatto e in qualche modo ciò mi ''costringe'' a tenere il piede fisso sul pedale del freno.

La SVT 650 X di QJ La SVT 650 X di QJ

SI PARTE In movimento queste QJ Motor si fanno apprezzare per il loro avantreno preciso: una volta impartito il comando sono fedeli e prevedibili, sembrano aiutarti a chiudere la linea. Più agili 650 e 700, un po' più lenta la 800, che comunque sembra scrollarsi di dosso parte dei kg extra. Nella guida a passo svelto è la 650 la più rigorosa: buoni motore e cambio – in particolare il secondo con innesti brevi – freni con buone prestazioni, e assetto più sostenuto, col mono che, quando la strada si rovina, risulta un po' secco. La 700 X si fa apprezzare per motore e cambio, elastico e ''pieno'' il primo, morbido il secondo, anche se per posizione di guida e assetto non è la migliore tra le curve: è precisa, ma forcella e mono non dialogano correttamente, con la prima che non sta al passo quando ci sono avvallamenti importanti o buche secche, mentre il mono è morbido a sufficienza per garantire un buon comfort, ma rischia di sparare un po' se ci sono compressioni importanti. La 800 da subito sembra più accogliente e morbida, votata al comfort. Il motore gira e suona bene, senza picchi particolari ma spinge forte via-via che si sale di regime, mentre il cambio è eccessivamente contrastato. Freni senza infamia e senza lode, anche se qualcosa in più dall'anteriore sarebbe lecito, visto il peso maxi. Peccato per il feeling così-così a livello di leve freno e frizione (probabilmente con un tagliando si può sistemare, le moto avevano solo qualche centinaio di km). 

La SRT 800 SX di QJ Motor La SRT 800 SX di QJ Motor

CONCLUSIONI Alla fine del giro la 700 di QJ ha bene o male manifestato pro e contro della cugina TRK 702, anche se spendo una parola per la pesarese che è capace di vendersi molto meglio – fosse anche solo per la bellissima colorazione verde e giallo fluo – pur avendo molto in comunque con questa SRT. La 800 SX ha l'aria da touring e forse potrebbe anche ben figurare in un viaggio, ma ha bisogno di un passaggio... in officina per rimettersi in sesto: cambio, leve di freno e frizione possono e devono lavorare meglio, mentre il plexi standard rischia di penalizzarla perché per fare turismo è davvero un po' poco. La SVT 650 X, la piccola del gruppo, alla fine è quella più a punto: non dice di no al turismo anche grazie al plexi regolabile, ma è più gustosa tra le curve per merito di un equilibrio superiore tra motore, freni e sospensioni. In questo primo assaggio delle moto Adventure di QJ Motor la palma di migliore va a lei!

PREZZI

Le QJ Motor SVT 650 X e SRT 700 X attaccano il listino a quota 7.490 euro, mentre servono 9.590 euro per la SRT 800 SX


Pubblicato da Michele Perrino, 25/03/2024
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