Royal Enfield Guerrilla 450, test e recensione: consumi reali
Moto per patente A2

Test Royal Enfield Guerrilla 450: tutti dovrebbero guidare una moto così!


Avatar di Michele Perrino, il 05/07/25

11 ore fa - Royal Enfield Guerrilla 450 è un giocattolo spettacolare: il test della moto

Royal Enfield Guerrilla 450 ti insegna che con 40 CV puoi fare praticamente tutto: perfetta per chi inizia ma anche per l'esperto. Il test

Avevo già provato la nuova Royal Enfield Guerrilla 450 al lancio stampa internazionale – qui la prova video – ma tornare in sella alla piccola roadster indiana è stata un'esperienza super divertente e stimolante: mentre la guidavo ho pensato ''Tutti dovrebbero guidare una moto così!''. Vi racconto il perché dopo la prova, tra pregi, difetti e consumi.

Royal Enfield Guerrilla 450 Royal Enfield Guerrilla 450

Royal Enfield Guerrilla 450 2025: design e finiture

La nuova Guerrilla 450 è una piccola roadster moderna, semplice ma ben fatta. La linea è moderna senza esagerare, le colorazioni sono per tutti i gusti – ce ne sono di sobrie e di molto grintose – e le finiture sono curate. I nuovi blocchetti e il display TFT di forma circolare da 4'' sono ben fatti e funzionano bene: proprio lo schermo racchiude tutte le informazioni che si desiderano (incluse temperatura dell'aria e consumi, tanto per dirne alcune). Qualche piccolo neo per l'esemplare in prova: il tasto dei riding mode – ogni tanto – faceva le bizze, non permettendomi di cambiare mappa in movimento e il joystick sul blocchetto sinistro non sembrava perfettamente a punto. Tolti questi aspetti, la qualità complessiva di questa 450 mi ha impressionato in positivo: notevole la presenza del cavalletto centrale – molto comodo per manutenzione o semplicemente per una maggiore stabilità di parcheggio – belli ma un po' piccoli gli specchietti bar end (non si vede moltissimo).

Royal Enfield Guerrilla 450 2025: la prova

Royal Enfield Guerrilla 450: la provaRoyal Enfield Guerrilla 450: la prova

Posizione di guida

La Guerrilla 450 è tanto bella da guardare – spettacolo questa colorazione Brava Blue, con cerchio anteriore azzurro – quanto da guidare. La posizione di guida è comoda e la sella a 780 mm, stretta al cavallo, permette di toccare benissimo il terreno (180 cm il sottoscritto). Ma soprattutto la Guerrilla è leggera, un fuscello da spostare nelle manovre da fermo: con 184 kg in ordine di marcia – ma il percepito ti suggerirebbe meno – tutte le piccole operazioni di parcheggio o a bassa velocità fanno meno paura a tutti, a prescindere da esperienza e stazza. Anche i comandi sono super amichevoli: leva della frizione e pedale del cambio, così come il comando del gas, sono un burro, perfetti per chi si approccia al mondo delle moto.

In movimento: il motore

Il piccolo mocilindrico raffreddato a liquido da 452 cc della Guerrilla ha una voce simpatica ed è sempre pronto a darti una mano: da bravo mono ti tira fuori dalle curve anche a 2.000 giri, una pistonata dopo l'altra, ma gli manca un po' di guizzo nella prima apertura del gas: è come se l'elettronica lo avesse ''soffocato'' un po' alla primissima presa di contatto con l'acceleratore, perché poi tira fuori il carattere. In Eco è tenuto come ''sedato'' – forse un filo troppo? – in Performance è un po' appuntito – forse un filo troppo? – ma sempre gustoso. A 90 all'ora si piazza a 4.500 giri/min, a 130 km/h a 6.500 giri (e salendo escono un po' di vibrazioni da mono su manubrio e pedane). La coppia massima di 40 Nm è a 5.500 giri/min, la potenza massima di 40 CV a 8.000 giri/min, quindi un motore sempre gestibile, mai esagerato. Anzi, quando si usa tutto – cosa che viene istintivo fare, se si ha un po' di esperienza – verrebbe da chiedergli un po' di allungo in più e qualche Nm-CV in più, per sorpassare meglio le macchine in salita per esempio, circostanza nella quale si arriva presto al limitatore (complice anche la rapportatura corta nelle prime tre marce). La seconda marcia è quasi sempre troppo corta per sfruttare le eccellenti doti dinamiche – e le velocità di percorrenza da Moto3 che la Guerrilla permette – quindi si finisce per stare nel misto con terza e quarta. Niente male i consumi: guidando di passo ho registrato 26,9 km/litro, il che mi fa pensare che andando a spasso si possa superare facilmente i 35 km/litro.

Tra le curve

In sella alla Royal Enfield Guerrilla 450 In sella alla Royal Enfield Guerrilla 450

Ma il carattere giocoso di questa Royal Enfield Guerrilla 450 ti si palesa non appena affronti una rotonda o una svolta. L'avantreno è super agile, quasi instabile sulle prime. Devi darti un po' di tempo per capire che non ti lancerà in aria alla prima curva affrontata in velocità, ma che è semplicemente costruita per divertirti come un matto! L'esperienza di guida della Guerrilla ruota intorno alla forcella Showa e al suo essere molto chiusa di cannotto: il misto stretto è il suo mondo. Ecco perché, guidandola tra le curve nel Chianti fiorentino, mentre sorrido come un ebete dentro al casco, il mio cervello non fa che ripetermi ''Questa moto dovrebbero guidarla tutti, nessuna moto ha più senso con lei''. Sì perché la Guerrilla è una maestra dell'arte della curva, ti educa a capire come fiondarti dentro un tratto misto, dove i CV non servono a nulla. E il divertimento in moto è in buona parte lì, tutto il resto sembra superfluo. Oltre a rispondere come un furetto e portarti da una curva all'altra al fulmicotone, ti ripaga anche di una bella stabilità, quando entri in confidenza. Niente male anche la luce a terra: le pedane non toccano così presto.

Sospensioni e freni (comfort)

Royal Enfield Guerrilla 450 in curvaRoyal Enfield Guerrilla 450 in curva

L'impianto sospensioni della Guerrilla, ma anche quello frenante, è perfettamente accordato alle prestazioni. Forcella e mono non sono troppo cedevoli e rispondono bene nella guida sportiva, ma riescono a copiare abbastanza bene quasi tutto – escluse le situazioni dove serve una maxi enduro – senza spezzare la schiena, il che per una moto che costa così poco, sembra già abbastanza incredibile. Anche i freni sono molto buoni – e questo è un po' atipico tra le piccole Royal Enfield, solitamente molto sobrie a livello del freno anteriore – anche se forse dal disco da 310 mm non mi dispiacerebbe ancora un po' più di potenza, viste le potenzialità della piccola 450. Ed è una sorpresa notare che, anche in due, la Guerrilla si difende: un po' di spazio c'è e la sella nelle brevi percorrenze non è male, peccato solo per le maniglie che, posizionate lì su quello smilzo codino, risultano un po' troppo difficili da cingere con le mani.

Conclusioni

Royal Enfield Guerrilla 450 è una piccola moto su cui si possono assaporare sensazioni da moto grandi. Linea piacevole e cura dei dettagli, facilità e leggerezza,  il tutto condito da un potenziale notevole tra le curve, dove impressiona per la sua capacità di bersi i tratti di misto alla velocità della luce. Una moto perfetta per il motociclista ''di ritorno'', che ne ha guidate tante e vuole qualcosa di semplice e facile, ma anche per chi si approccia a una moto per la prima volta. Sarà per questo che è tra le prime 30 moto più vendute in Italia nel mese di giugno? No, c'è anche un'altra ragione...

Royal Enfield Guerrilla 450: colori e prezzi

Royal Enfield Guerrilla 450: vista lateraleRoyal Enfield Guerrilla 450: vista laterale

La nuova Royal Enfield Guerrilla 450 2025 attacca il listino con un prezzo di 5.340 euro nella colorazione Smoke Silver, mentre per le livree Gold Dip e Playa Black ne servono 5.490. Le colorazioni Yellow Ribbon e Brava Blue – come quella della mia prova – arrivano a 5.550 euro. Prezzi molto contenuti in generale ma, per 200 euro in più, vale decisamente la pena puntare alle più appariscenti del lotto, davvero uniche.

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Pubblicato da Michele Perrino, 05/07/2025
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