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Kawasaki ER-6n


Avatar Redazionale , il 28/08/09

14 anni fa - A FAVORE: estetica aggressiva, comfort CONTRO: erogazione un po' pigra ai bassi, rumore poco appagante

A FAVORE: estetica aggressiva, comfort CONTRO: erogazione un po' pigra ai bassi, rumore poco appagante


LA PRIMA Kawasaki è stata la prima Casa a capire che il design prima di tutto è l'arma vincente per conquistare il mercato, soprattutto quello italiano. Infatti, la ER-6N è arrivata sul mercato già da un po' e oggi è già alla sua seconda generazione. Questa è stata una moto davvero di rottura, per Kawasaki e per il segmento, il modello che se vogliamo ha fatto un po' da spartiacque tra due generazioni di moto "intelligenti". Prima di lei le moto economiche erano, infatti, anche insipide dal punto di vista del look, troppo insipide per essere apprezzate in un Paese esigente come il nostro.

PERSONALITÀ Qui invece personalità ce n'è da vendere: faro fuori del comune, telaio in vista, sospensione laterale (soluzione poi ripresa anche da altri), la ER-6n soprattutto in quest'ultima versione piace molto e il mercato la sta premiando visto che la Kawasaki staziona da sempre nella zona alta della classifica (2.259 pezzi venduti da gennaio a luglio). Il suo bicilindrico frontemarcia da 650 cc offre una settantina di cavalli, potenza giusta per chi inizia ma anche per chi ha già qualche anno di guida sulle spalle.

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MEGLIO AGLI ALTI L'erogazione è piacevole, ma come sempre accade con questa architettura il motore offre il meglio di sé agli alti regimi soffrendo un po' ai bassi e ai medi. E il rumore, purtroppo, è ben poco gratificante. Ciò non le impedisce comunque di ottenere buone prestazioni. Poco lancio e i 210 indicati sono subito li, velocità già fin troppo elevata per una moto priva di carena, e questo motore ha il vantaggio di consumare anche molto poco.

PER TUTTI La ER-6n è agile e facilissima da guidare, perfetta per i neofiti; come altre naked di Akashi però ha una aggressività più estetica che reale. Il pilota è poco inserito nella moto e il manubrio fin troppo rialzato e con le estremità orientate verso l'altro ha una ergonomia che non piace moltissimo. Suzuki e Yamaha in questo senso fanno meglio di lei. In compenso, ha un ottimo livello di comfort e sospensioni ben tarate (anche se non regolabili) che vanno bene un po' dappertutto. Ottimi i freni anche se L'ABS Kawasaki non è il migliore del mercato per feeling e soglia di intervento.


Pubblicato da , 28/08/2009
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