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Prova

Aprilia MXV e RXV 2009


Avatar Redazionale , il 16/10/08

15 anni fa - Il motore big bang debutta nel cross

Il motore "Big Bang" arriva anche nelle moto da cross. La Casa di Noale non molla, anzi rilancia e dota le sue bicilindriche "off" di una tecnologia ancora più avanzata.


ARIA NUOVA
Il progetto delle off road bicilindriche Aprilia, è qualcosa di fortemente innovativo, una vera sfida al mondo del fuoristrada, talmente conservatore da vedere non gradire nemmeno l'iniezione. Figuriamoci una moto bicilindrica. Però questo progetto ha basi valide e le vittorie in campo sportivo lo stanno dimostrando. Fortissima la motard in pista, forti anche le moto in configurazione Africa dove hanno debuttato vincendo, adesso anche l'enduro ha iniziato a farsi vedere sul podio.

USCITE DI FRETTA Insomma la sostanza c'è, solo che la fretta a volte porta ad inciampare. Le bicilindriche Aprilia sono piaciute molto e subito, in tanti le hanno acquistate ma qualche problema di affidabilità (dovuta alla gioventù di un progetto forse lanciato con un po' troppo anticipo) e di gestione ricambi ne ha offuscato un po' la stella. I tecnici però hanno continuato a lavorare e le moto 2009 che abbiamo provato sul crossodromo del Ciglione appaiono finalmente come prodotti maturi.


NOVITÀ ELETTRONICHE
Lo sviluppo su questi prodotti è quindi continuo, Aprilia ci crede e gli aggiornamenti ricevuti dalle nuove moto lo sottolineano.Per le RXV 450 e 550 arriva una nuova gestione elettronica che prevede sue mappatura azionabili "al volo" dal manubrio, la full power è quella che offre la massima potenza, la "soft" serve per migliorare l'erogazione sui fondi difficili o per venire incontro alle esigenze di qualche pilota più tranquillo.Il motore è fondamentalmente lo stesso V2 di 77° che ben conosciamo. Sostanzialmente cambia solo nell'elettronica e nello scarico che adesso ha un andamento tradizionale, laterale (ed è più voluminoso) per rientrare nell'omologazione FIM 2009.

PIÙ ELASTICA La ciclistica, invece, sfrutta un nuovo forcellone, meno rigido con corpo fuso e bracci idroformati, mentre grazie ad un nuovo telaietto posteriore, una nuova pinza freno ed altri affinamenti, il peso globale cala di ben 2 kg. Inoltre la nuova sella si abbassa di 5 mm da terra. Questa è in pratica la moto che con Merriman ha iniziato a vincere.


CROSS TUTTA NUOVA
Ma la grande innovazione arriva quando ci spostiamo dal fettucciato al campo da cross. La MXV spinge ancor di più sull'acceleratore della sofisticazione per andare a competere senza troppo timore con i "mostri sacri" della MX1. Per farlo il V2 Aprilia conquista una doppia anima, anzi quadrupla a dirla tutta.

ARRIVA IL BIG BANG L'uovo di Colombo sta nella possibilità configurare il motore con due fasature differenti, semplicemente cambiando la fasatura degli alberi a camme e inserendo in centralina (tramite PC) una mappatura adeguata (ovviamente fornita assieme alla moto). In questo modo si può avere un motore a scoppi regolari (detto Screamer) o un motore "Big Bang" a scoppi ravvicinati, che di fatto (anche nel rumore) lo avvicina ad un monocilindrico. Il vantaggio sta nel poter disporre di differenti caratteristiche di erogazione, di potenza e quindi anche di trazione, in relazione al tracciato che si andrà ad affrontare.

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TUTTO IN DUE ORE
L'operazione del "cambio fase" è fattibile in un paio d'ore giurano in Aprilia e le due configurazioni si sommano alla doppia mappatura, offrendo di fatto molte anime sulla stessa moto. Di sicuro sta in questa soluzione il punto di interesse per la MXV che deve affrontare una sfida importante, anche quella del prezzo: la MXV, infatti, costa 9.200 €.

A PEDALE Per il resto ogni elemento è ridotto all'essenziale, l'avviamento è solo a pedale (elettrico per l'enduro) per ridurre al massimo il peso (che comunque resta leggermente superiore alle concorrenti con un cilindro in meno), le piastre in alluminio sono ridotte ai minimi termini, tutto è alleggerito al massimo.


EROGAZIONE PERFETTA
Al Ciglione abbiamo potuto provare sia la cross sia le enduro. Devo dire che non avendo mai provato prima d'ora questa moto in configurazione stradale (parlo dell'enduro ovviamente) sono rimasto sorpreso dalla dolcezza e dalla facilità di guida della RXV 450. L'erogazione del twin è fantastica, il motore non "pistona" ma ti aiuta tantissimo ad uscire dalla curve, con una regolarità che su nessun'altra moto del genere si può trovare e che contribuisce a dare alla moto una trazione incredibile. Una dolcezza che trae in inganno sulle effettive possibilità della RXV che insistendo con il gas è davvero scatenata e con un allungo inarrivabile per la concorrenza fino ad oltre 11.000 giri. Da segnalare una frizione leggermente più dura che sulle concorrenti.

SOFT SE SI SCIVOLA La mappa "soft" rende la moto ancora più gestibile, una amica perfetta per l'endurista da diporto che può guidare senza dubbio con meno stress. In sella ci si sta bene, la RXV, larga in apparenza, ha in realtà una snellezza notevole (allineata alle mono) nella zona dove "vive" il pilota e non c'è alcun problema nello spostarsi in sella nella guida aggressiva. C'è qualche chilo in più rispetto alle altre? Probabilmente si, ma io lo baratto volentieri con questa gestibilità fantastica, oltretutto la RXV mi è anche parsa molto sincera sul davanti con una taratura azzeccata, almeno per il fondo su cui l'abbiamo provata. Una moto rassicurante, quindi.


550 CON PIÙ GRINTA
La 550 sposta più avanti il limite e sposta anche le capacità richieste al pilota (certamente i "pro" la apprezzeranno di più), soprattutto con la mappa full power configurazione in cui è molto reattiva al gas, pur mantenendo la fluidità di erogazione tipica del bicilindrico. Anche in questo caso, la mappa soft aiuta a gestire meglio la moto, soprattutto dove la trazione è poca.

CROSS Per quel che riguarda le cross non avendo io le capacità per giudicare una moto così specialistica, mi sono affidato alle considerazioni dei colleghi più ferrati sull'argomento, limitandomi a fare qualche giro di presenza. La differenza tra big bang e screamer è consistente, anche a livello di potenza (maggiore per lo Screamer), il Big Bang effettivamente si avvicina all'erogazione di un mono, con una curva di coppia più piatta e meno allungo. La trazione resta ancora una volta il punto di forza della bicilindrica Aprilia soprattutto se si utilizza la mappa corretta) che dove può distendersi impressiona per la potenza. Insomma il Big Bang sembra essere la soluzione ideale per venire incontro al pilota amatore che si trova per le mani una moto più facile da gestire. Però chi ha la manetta sembra non avere dubbi: meglio lo Screamer.


Pubblicato da Stefano Cordara, 16/10/2008
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