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Aprilia Dorsoduro 900: purosangue di razza!


Avatar di Danilo Chissalé , il 12/02/18

6 anni fa - Aprilia Dorsoduro 900: prova su strada, caratteristiche e prezzo

Aprilia Dorsoduro 900: prova su strada, caratteristiche e prezzo

La motardona di Noale declina in 900 di cilindrata. Il motore è la vera star, ma anche la ciclistica è stata rivista e migliorata

GIOCATTOLO PER ADULTI Avete presente la sindrome di Peter Pan? La voglia di crescere scompare in sella alla Aprilia Dorsoduro 900. Tutto di questa motard è progettato per il divertimento del pilota. Un divertimento selvaggio, a volte violento, ideale per chi ama le sensazioni forti: dalla risposta del motore alla posizione in sella, passando, ovviamente, per il design.

LINEA INVARIATA La linea della Dorsoduro 900 è rimasta invariata nel corso degli anni, l’aspetto è quello delle moto da Supermotard, la sella è alta (tanto alta se siete sotto i 170 cm) e piatta per permettere di spostarsi sulla sella in agilità, il manubrio è largo e garantisce un’ottima sensazione di controllo del mezzo. Il cupolino, la coda che integra i due terminali e il parafango alto in carbon look sono gradite conferme.

COMMUTER SI O NO? Se vi state chiedendo se la Aprilia Dorsoduro 900 sia una moto adatta a fare il percorso casa lavoro la risposta è dipende… da cosa? Da cosa volete che accada nel tragitto dal punto A al punto B. Ogni semaforo potrebbe trasformarsi in una pista di decollo, modalità sport e traction control off e snocciolerete le marce dalla prima alla terza su una ruota sola attirando il disprezzo di tutti gli automobilisti, ma il vostro fanciullino sarà al settimo cielo. Se invece siete immuni al teppismo esistono alternative più valide, la DD 900 è un leone in gabbia in città.

UNA CASTAGNA FORMIDABILE Già, perché la vera star della Dorsoduro 900, oltre che la vera novità, è il motore. La cilindrata nel corso degli anni è cambiata passando da 750 cc a 1200 cc per fermarsi nella versione attuale a 900 cc. La scelta non è causale, ma funzionale per distillare il meglio delle due precedenti esperienze. A onor del vero il bicilindrico 900 cc è più vicino alla versione 750 cc. La nuova cilindrata è ottenuta aumentando la corsa a 67 mm e lasciando invariato l’alesaggio, una scelta che condiziona brillantemente il tipo di erogazione “tutto subito” che tanto piace agli smanettoni della domenica. I freddi numeri dicono 95,2 CV a 8.750 giri e una coppia di 90 Nm a 6.500 giri, che si traducono in un'erogazione di gran carattere, tenuta a bada (molto opportunamente) da un'elettronica di prim'ordine.

QUANTA TECNOLOGIA! Rispetto alle motard dure e pure, la Dorsoduro 900 ha infatti un equipaggiamento tecnico da moto sportiva di ultima generazione. L’elettronica del motore è gestita totalmente dalla nuova centralina Magneti Marelli 7SM, che dialoga con il nuovo sistema d’accelerazione full ride by wire, ora affinato nella risposta per migliorare il piacere di guida. Il nuovo sistema di controllo dell’elettronica permette di avere 3 diversi riding mode, che modificano radicalmente il comportamento della Dorsoduro. Nella modalità sport il comportamento è quello di un missile terra aria: la risposta del gas è appuntita, a volte anche troppo. La modalità Tour addolcisce l’erogazione senza far perdere nemmeno un briciolo del carattere della DD900, ed è la mappatura che consiglierei per l’utilizzo di tutti i giorni. La modalità rain, infine, è fondamentale per imbrigliare l’esuberanza della motardona di Noale nelle giornate uggiose o quando il terreno è viscido. Ovviamente non poteva mancare il traction control con tre livelli di intervento e disinseribile, per fare cose che… avete capito no?

MI DIA DEL LEI La ciclistica è da sempre un punto di forza delle Aprilia, e questa Dorsoduro non tradisce le aspettative. Il comparto ciclistico è stato leggermente rivisto e comprende soluzioni di ottima qualità. La nuova forcella Kayaba a steli rovesciati da 41 mm è regolabile in precarico della molla e nell’estensione idraulica: sostiene a dovere nella guida sportiva senza risultare troppo scomoda nella guida rilassata. Il mono ammortizzatore Sachs rimane in posizione laterale e prevede, come per la forcella, regolazioni per precarico molla ed estensione. Il telaio è ibrido, prevede tralicci di tubi d’acciaio per la parte superiore e il telaietto reggi sella, mentre per la parte centrale vengono utilizzate due ampie piastre d’alluminio. Il risultato dell’unione di tutti gli ingredienti è molto valido, i primi metri in sella sono d’apprendimento a causa della disposizione dei cilindri e della leggerezza dell’avantreno che non offrono fiducia nell’immediato, ma una volta prese le misure il divertimento è assicurato.

DIVORA CURVE Per assaporare il vero carattere bisogna lanciarsi in un toboga di curve strette, vero pane quotidiano della Aprilia Dorsoduro 900. Qui apprezzerete la schiena generosa del motore che ha un rombo corposo e scoppiettante, molto racing, e dà il meglio di sè nella parte centrale del contagiri (la coppia è proprio li, inutile insistere troppo in allungo). La ciclistica è da fun bike e i freni veramente efficaci: tra l'altro l’Abs a due vie marchiato Continental è disinseribile, per consentire ingressi in curva in spazzolata oppure una guida alla vecchia maniera. 

DUE IDENTITÀ La nuova Dorsoduro è un moderno Dottor Jekyll e Mr. Hyde, infatti sfogliando il catalogo degli accessori si può addolcirne l’indole in chiave turistica o trasformarla in un affilata race replica… a voi la scelta. Se volete fare del turismo veloce potrete optare per la sella comfort, il set di borse laterali e la borsa da sella. Attenzione però a non perdere di vista l’autonomia, i 12 litri di serbatoio potrebbero essere pochi combinati al consumo che si attesta attorno ai 12 km/l. Se volete far sembrare la vostra DD900 una moto da gara attingete a piene mani dagli accessori racing: tra dettagli in carbonio e alluminio ricavato dal pieno c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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TIRIAMO LE SOMME La Aprilia Dorsoduro 900 costa 9.540 euro ed è disponibile solo nella colorazione (azzeccatissima) Adrenalinic Silver. Cosa portate a casa per questa cifra? Una moto italiana in tutto e per tutto, versatile, ma sopratutto divertente… tanto divertente!

IN QUESTA PROVA

CASCO LS2 METRO EVO Casco modulare pratico e versatile, adatto alle adventure touring che sono tanto in voga in questo periodo. Il sistema di apertura è pratico e facilmente azionabile anche in movimento cosi come il visierino para sole. La ventilazione è ottima grazie anche alle molteplici prese d’aria su mentoniera e calotta. La chiusura micrometrica permette un ampio spettro di regolazioni. Completa la dotazione la visiera anti appannamento Pinlock.

Taglie: XXS-3XL

GUANTI IXON RS PRIME I guanti sono un punto cruciale nella scelta dell'abbigliamento di un motociclista. Devono avere una vestibilità che permetta di raggiungere facilmente tutti i comandi sul manubrio, rispettando gli standard di sicurezza necessari per garantire protezione. Per L'out-fit turistico abbiamo scelto i guanti Ixon Rs Prime. Grazie all'indice compatibile con i touch screen, interagire con gli smartphone e i navigatori non sarà più un incubo. L'imbottitura interna, non troppo spessa, garantisce una buona sensibilità a discapito della protezione dal freddo. Il guanto Rs Prime ha buone dotazioni di sicurezza, sono previste infatti protezioni omologate nella zona delle nocche, sulle dita e un piccolo slider sul palmo che riduce l'attrito in caso di scivolata. Molto comoda la doppia chiusura sul polso con il cinturino e una grande fascia elastica che permette la perfetta regolazione a tutte le misure di polso.

Taglie: S-3XL.
Prezzo: 89,90 euro

STIVALI DAINESE FREELAND G Stivali turistici che proteggono bene dal vento e dall’ acqua grazie alla membrana in Goretex. La vestibilità è comoda grazie agli inserti elastici nelle giunture, garantendo un buon livello di comfort una volta scesi dalla sella. Gli stivali Freeland hanno un elevato standard di sicurezza garantito dagli inserti rigidi sui malleoli sia internamente sia esternamente.

Prezzo: 230 euro
Taglie: dalla 39 alla 50


Pubblicato da Danilo Chissalè, 12/02/2018
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