STILE? SI GRAZIE! La nuova Suzuki SV650X sveste i panni della liceale perfettina ma un po' scialba e adotta uno stile sexy e provocante. Per farlo le sono bastati pochi accorgimenti, visto che la base di partenza della SV650 era già di buon livello. Le modifiche riguardano prevalentemente l’estetica e non solo, scopriamole insieme.
ACE CAFÈ L’identità della Suzuki SV650X è chiara, la naked di Hamamatsu strizza l’occhio al mondo café racer che è tanto in voga nell’ultimo periodo, per farlo i designer di Suzuki hanno apportato pochi cambiamenti, ma tutti ben visibili. I più evidenti sono nella parte anteriore della moto, al posto del manubrio alto e largo della SV standard troviamo una coppia di semi manubri, posti poco sopra alla piastra di sterzo, che garantiscono una posizione di guida più sportiva e caricata sui polsi, tipica delle café racer che frequentavano l’ACE Cafè di Londra. La seconda modifica riguarda l’adozione di un cupolino che cinge il faro tondo, vero marchio di fabbrica SV. In aggiunta, disponibili come optional, sono presenti dei faretti ausiliari full LED che aumentano il fascio luminoso rendendo più visibile la moto al buio.
CHE LATO B Come detto le modifiche più visibili riguardano la parte anteriore della due ruote Suzuki, ma anche nella parte posteriore ci sono delle stilose novità. Il codino è quello rastremato e filante della versione stadard, su di esso è incastonata la nuova sella con design a “cannoncini” più stretta e sportiva rispetto, ma con un’imbottitura più soffice per garantire maggior comfort nonostante la posizione di guida più sportiva. Leggermente modificato anche il design del serbatoio, dove il classico logo Suzuki è stato sostituito dal nome per esteso come accadeva per i modelli storici della casa di Hamamatsu, ed è contornato da delle “guancette” su cui fa bella mostra il nome SV650X.
FORCELLA MIGLIORATA Sia chiaro, la forcella presente sul modello standard non è affatto male, l’unico neo che le abbiamo trovato nella nostra prova era la mancanza di regolazioni che, come per magia, è disponibile invece su quella montata dalla SV650X. La dimensione e lo schema non cambiano, sempre telescopica tradizionale da 41 mm, ma ora è possibile regolare il precarico della molla, adattando cosi l’affondamento della forcella al proprio stile di guida. Invariato il mono posteriore, che rimane regolabile nel precarico della molla in sette posizioni, e l’impianto frenante dotato di due dischi da 290 mm davanti e disco da 240 mm dietro tenuti a bada dal sistema ABS Nissin.
V-TWIN ATIPICO Il motore non cambia, il bicilindrico a V da 645 cc per 76 cv e 64 Nm è ideale per i motociclisti più esperti come per quelli alle prime armi, e proprio per loro è prevista una versione depotenziata a 35 kW come previsto dalla legge. Il motore ci ha sorpreso durante la prova della SV650 standard per il suo brio e la capacità di spingere con vigore ben più in alto, a regimi di rotazione tipici dei motori a quattro cilindri. I motoristi di Suzuki hanno lavorato sull’efficienza del bicilindrico con trattamenti altamente tecnologici quali l'utilizzo di camicie per i rivestimenti dei pistoni, l'iniezione elettronica SDTV con doppia valvola a farfalla per cilindro, nuovi iniettori a 10 fori, un nuovo air box e il radiatore maggiorato. La maggior efficienza in combinazione con il serbatoio maggiorato (14,5 litri contro i 13,8 della SV standard) e consumi nell’ordine dei 3,8 litri/100 km assicurano più autonomia, che tradotto significa divertimento tra le curve più a lungo.