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Prova su strada

Suzuki SV650X ABS: la prova su strada [VIDEO]


Avatar di Danilo Chissalé , il 25/01/18

6 anni fa - Caratteristiche, pregi e difetti della nuova Suzuki SV650X ABS

La Suzuki SV650X ABS indossa i panni inediti di café racer: cupolino,semi manubri, sella a cannoncini gli ingredienti principali

STILE? SI GRAZIE! La nuova Suzuki SV650X sveste i panni della liceale perfettina ma un po' scialba e adotta uno stile sexy e provocante. Per farlo le sono bastati pochi accorgimenti, visto che la base di partenza della SV650 era già di buon livello. Le modifiche riguardano prevalentemente l’estetica e non solo, scopriamole insieme.

ACE CAFÈ L’identità della Suzuki SV650X è chiara, la naked di Hamamatsu strizza l’occhio al mondo café racer che è tanto in voga nell’ultimo periodo, per farlo i designer di Suzuki hanno apportato pochi cambiamenti, ma tutti ben visibili. I più evidenti sono nella parte anteriore della moto, al posto del manubrio alto e largo della SV standard troviamo una coppia di semi manubri, posti poco sopra alla piastra di sterzo, che garantiscono una posizione di guida più sportiva e caricata sui polsi, tipica delle café racer che frequentavano l’ACE Cafè di Londra. La seconda modifica riguarda l’adozione di un cupolino che cinge il faro tondo, vero marchio di fabbrica SV. In aggiunta, disponibili come optional, sono presenti dei faretti ausiliari full LED che aumentano il fascio luminoso rendendo più visibile la moto al buio.

CHE LATO B Come detto le modifiche più visibili riguardano la parte anteriore della due ruote Suzuki, ma anche nella parte posteriore ci sono delle stilose novità. Il codino è quello rastremato e filante della versione stadard, su di esso è incastonata la nuova sella con design a “cannoncini” più stretta e sportiva rispetto, ma con un’imbottitura più soffice per garantire maggior comfort nonostante la posizione di guida più sportiva. Leggermente modificato anche il design del serbatoio, dove il classico logo Suzuki è stato sostituito dal nome per esteso come accadeva per i modelli storici della casa di Hamamatsu, ed è contornato da delle “guancette” su cui fa bella mostra il nome SV650X.

FORCELLA MIGLIORATA Sia chiaro, la forcella presente sul modello standard non è affatto male, l’unico neo che le abbiamo trovato nella nostra prova era la mancanza di regolazioni che, come per magia, è disponibile invece su quella montata dalla SV650X. La dimensione e lo schema non cambiano, sempre telescopica tradizionale da 41 mm, ma ora è possibile regolare il precarico della molla, adattando cosi l’affondamento della forcella al proprio stile di guida. Invariato il mono posteriore, che rimane regolabile nel precarico della molla in sette posizioni, e l’impianto frenante dotato di due dischi da 290 mm davanti e disco da 240 mm dietro tenuti a bada dal sistema ABS Nissin.

V-TWIN ATIPICO Il motore non cambia, il bicilindrico a V da 645 cc per 76 cv e 64 Nm è ideale per i motociclisti più esperti come per quelli alle prime armi, e proprio per loro è prevista una versione depotenziata a 35 kW come previsto dalla legge. Il motore ci ha sorpreso durante la prova della SV650 standard per il suo brio e la capacità di spingere con vigore ben più in alto, a regimi di rotazione tipici dei motori a quattro cilindri. I motoristi di Suzuki hanno lavorato sull’efficienza del bicilindrico con trattamenti altamente tecnologici quali l'utilizzo di camicie per i rivestimenti dei pistoni, l'iniezione elettronica SDTV con doppia valvola a farfalla per cilindro, nuovi iniettori a 10 fori, un nuovo air box e il radiatore maggiorato. La maggior efficienza in combinazione con il serbatoio maggiorato (14,5 litri contro i 13,8 della SV standard) e consumi nell’ordine dei 3,8 litri/100 km assicurano più autonomia, che tradotto significa divertimento tra le curve più a lungo. 

GEOMETRIA SPORTIVA Saliti in sella alla Suzuki SV650X si nota subito la differenza di geometria rispetto alla versione standard, ciò e dovuto alla posizione dei semi-manubri, più bassi rispetto al manubrione e alla sella leggermente ribassata. La sensazione è quella di avere a che fare con una moto sportiva di inizio anni 2000, con le braccia protese verso i semi manubri e la sella leggermente lontana. Se siete amanti della posizione delle naked dovrete prenderci le misure, se invece amate la guida sportiva la troverete perfetta.

CHE BELLO RITROVARTI Il comportamento del motore è il punto forte di questa moto, fluido alle basse andature, anche grazie al sistema Low RPM Assist che alza il minimo del motore alla basse andature appena rilasciata la frizione (situazione tipica del traffico cittadino) e all’erogazione docile e fluida lungo tutto l’arco del contagiri. Il carattere non le manca, i 76 cv e 64 Nm di coppia sono più che sufficienti per togliersi molte soddisfazioni e farvi sogghignare sotto la visiera.

PLUS O MINUS? Come detto la più grande differenza rispetto alla SV650 standard riguarda l’adozione dei semi manubri in luogo del manubrione. Nell’utilizzo urbano i semi manubri rendono meno friendly il comportamento della SV650X, perdendo un po' della tipica sensazione di leggerezza e agilità della sorella, nulla che possa mettere in difficoltà i meno smaliziati delle due ruote. Quando ci si imbatte nelle strade curvose extra urbane la situazione cambia, e non poco, qui i semi manubri sono apprezzati e garantiscono, anche grazie al settaggio più rigido del precarico (regolabile sulla versione X), una maggior sensazione di controllo della ruota anteriore rendendo più precisa e gustosa la guida.

TUTTO SOTTO CONTROLLO Il reparto freni non cambia, di conseguenza tutto ciò che c’è di buono sulla versione standard viene riproposto sulla versione X. La frenata garantita dal tris di dischi è potente il giusto e ben modulabile, anche quando si alza il ritmo di guida. Decisamente a punto l’impianto ABS progettato dalla Nissin, che sulle strade rese viscide dalla polvere e dal sale ha svolto egregiamente il suo dovere, senza intervenire quando non era richiesto.

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QUANTA ARIA Altra grossa novità che contraddistingue la Suzuki SV650X è il cupolino in stile Cafè Racer anni ‘70, che sicuramente caratterizza la linea della X, ma purtroppo ha una funzione solamente estetica, infatti a velocità autostradali la protezione dall’aria è pressoché identica alla versione standard che ne è sprovvista… chi bello vuole apparire un poco deve soffrire no?

X-FACTOR Essere o non essere? Sostanza o apparenza? SV650 o SV650X? Le moto sono sicuramente simili ed entrambe valide, mantengono tutte e due la facilità tipica della famiglia SV, se però siete amanti della moda e volete una Cafè Racer che non sia un esercizio di taglia e cuci di qualche preparatore stravagante la risposta giusta è la versione X, disponibile solo nella colorazione grigio/nero con dettagli rossi, a 6.990 euro (offerta lancio), 500 euro in più rispetto alla versione standard. Per chi vuole ancora qualcosa in più è disponibile la serie limitata SV650 X-Ster, dotata di scarico artigianale a doppia canna mozza by Fresco e accessori Valter Moto a 7.390 euro.

IN QUESTO SERVIZIO:

Giacca Ixon Motors: Un bel chiodo in pelle bovina, con inserti trapuntati su spalle e gomiti e fregi color bianco-crema. L'aspetto è vintage, non la tecnologia, dotato di imbottitura invernale completa estraibile (tiene caldo per davvero) ha due zip per la ventilazione sul petto, per l'utilizzo nella mezza stagione e inserti elasticizzati sui fianchi. Non ingessa troppo alla guida, non sembra di aver addosso un'armatura medioevale e si può indossare comodamente anche quando la moto rimane in garage. Nella norma le protezioni, presenti su gomiti e spalle, non manca l'inserto per il paraschiena. Quattro le tasche (più due nell'imbottitura) di cui una impermeabile.
Prezzo: 349,90 euro

Pantaloni Mottowear Gallante: Jeans dalla linea semplice ed elegante, la vestibilità è tradizionale e li rende comodi sia in sella che a passeggio.  i designer di MottoWear hanno utilizzato il cosiddetto denim grezzo, che è un materiale solido e traspirante di colore blu intenso senza i segni e graffi artificiali tipici della lavorazione stone wash.
Prezzo: 180 euro

Scarpe Stylmartin Seattle Evo: Sneakers dal taglio urbano, prodotte utilizzando pelle vintege ingrassata e idrorepellente. La suola è realizzata in gomma ad alto grip, perfetta sui pedali della Albero in prova. La sicurezza è fornita dalle protezioni per il malleolo e dall'inserto fluo riflettente sul tallone. La chiusura è a lacci, disponibili in due colorazioni: black/fluo e silver. Il design made in Italy è unisex, rendendo questa sneaker utilizzabile da uomini e donne. 

Casco Premier Trophy White: Il design retrò è decisamente il suo punto di forza, realizzato in fibra dyneema, aramidica e carbonio fa del peso, 1290 g, un'arma vincente. Bella ma poco pratica la visiera con chiusura a bottoni, difficile da azionare con i guanti . Gli interni sono sfoderabili e lavabili. Sull'altare dello stile l'aerazione è leggermente sacrificata.
Taglie: XS-XL
Prezzo: 299 euro

Guanti Ixon PRO Terra: Guanti invernali comodi e poco invasivi, permettono una buona sensibilità ai comandi mantenendo al caldo le mani durante l'inverno. Pratico l'inserto per il touch screen sulla punta dell'indice e la doppia chiusura sul polso. Le protezioni sono previste su nocche e palmo.
Taglie: S-3XL
Prezzo: 99,90 euro


Pubblicato da Danilo Chissalè, 25/01/2018
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