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Guida all'acquisto

Enduro stradali usate, 5 moto sotto i 7.000 euro


Avatar di Danilo Chissalé , il 01/05/20

3 anni fa - 5 enduro stradali sotto i 7.000 euro e non iù vecchie di 5 anni

Le migliori enduro stradali sul mercato sotto i 7.000 euro. Nella lista anche Suzuki V-Strom, BMW GS e KTM Adventure. Il video

ENDURO USATE SOTTO I 7.000 EURO

Vero e proprio fenomeno del momento, le enduro stradali vengono acquistate sognando la Parigi-Dakar e viaggi avventura, verosimilmente però vengono utilizzate nelle gite domenicali e, perché no, anche nel commuting quotidiano. Il mercato del nuovo vede mostri sacri come Africa Twin e BMW R 1250 GS farla da padroni, il loro prezzo però spaventa chi sogna con poco budget a disposizione. Il mercato dell’usato è ricco di proposte interessanti che possono far dormire tra due guanciali i salvadanai dei motociclisti. Dopo naked, crossover e scrambler ecco la nostra selezione di 5 enduro usate sotto i 7.000 euro e non più vecchie di 5 anni. Dai che si va!

SUZUKI V-STROM 650

Suzuki V-Strom 650 Suzuki V-Strom 650

Vero e proprio jolly, la Suzuki V-Strom 650 ha costruito il suo successo grazie ad affidabilità, facilità e costi di acquisto e gestione contenuti. Il fulcro di questa tutto terreno è il collaudato bicilindrico a V da 645 cc, capace di 69 CV e 60 Nm di coppia massima, incastonato in un telaio a doppia trave in alluminio, ciò ne contiene il peso in appena 214 kg in ordine di marcia, quanto una naked di media cilindrata o poco più. Si comporta meglio su strada che in fuoristrada, l’ABS non è disinseribile nemmeno nei modelli più recenti e le sospensioni mal digeriscono lo sconnesso più pronunciato, meglio cercare l’avventura su asfalto. Le prestazioni sono buone, il temperamento è vivace ma non intimidatorio… il look non è dei più riusciti. Le quotazioni sul mercato dell’usato oscillano tra i 5.000 euro dei modelli a doppio faro fino ai 7.000 per le più recenti versioni XT, dotate di cerchi a raggi e accessori.

SUZUKI V-STROM 1000

Suzuki V-Strom 1000 Suzuki V-Strom 1000

Sorella maggiore della 650, la V-Strom 1000 è una vera e propria globetrotter. Anche per lei la meccanica collaudata è uno dei segreti del successo, a cui si aggiungono un piacere di guida su strada al top della categoria e quotazioni interessanti sull’usato se si è alla ricerca di una maxi o quasi. Anche in questo caso il bicilindrico ha una struttura a V, ma la cilindrata sale fino a 1.037 cc, con un conseguente aumento di coppia e potenza, che sono di 100 CV e 101 Nm di coppia, e di peso 228 kg in ordine di marcia. Come la sorellina, anche la 1000 si fa preferire su strada con un comportamento tra le curve davvero encomiabile affiancato dalla schiena generosa del motore, stessi problemi -seppur meno accentuati – in fuoristrada. Per rientrare nel tetto imposto dalla ricerca bisogna affidarsi ai model year 2015, quotati attorno ai 6.500 euro, spendendo poco in più di 7.000 euro si possono trovare le versioni XT, a patto di scendere a compromessi sul chilometraggio, ma l’affidabilità non è un problema.

KTM 1050 ADVENTURE

KTM 1050 Adventure KTM 1050 Adventure

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Spigoli e color arancione acceso per la KTM 1050 Adventure, che fa del ready to race la propria filosofia… anche se con il racing ha poco a che vedere. La 1050 è la versione edulcorata della sorellona incazzata 1190, da cui eredita il bicilindrico LC8 ridotto nella cilindrata fino a 1050 cc. La potenza di 95 CV e la coppia di 107 Nm fanno della 1050 una moto divertente e prestazionale nonostante il peso di 212 kg a secco a cui vanno aggiunti i liquidi, oltre che depotenziabile per possessori di patente A2. Anche se non la consiglierei come prima moto. La dotazione elettronica comprende controllo di stabilità, riding mode e ABS disinseribile per affrontare il fuoristrada, pratica che non le riesce affatto male. Tra i difetti la scarsa fluidità del motore ai bassi regimi e alcuni dettagli realizzati in economia per contenere il prezzo. Anche in questo caso per non sforare il tetto dei 7.000 euro bisogna cercare modelli immatricolati nel 2015 o più recenti e con maggior chilometri sul groppone.

BMW F 700 GS

BMW F 700 GS BMW F 700 GS

Filosofia opposta per la tedesca BMW F 700 GS lei, fino all’arrivo della nuova 750, era la porta d’accesso al mondo delle enduro stradali della Casa Bavarese (non me ne voglia la monocilindrica G 650 GS). Da buona entry level conquista i neofiti con il temperamento docile del suo bicilindrico Rotax da 75 cv a 7.000 giri e 77 Nm a 5.500 giri, fluido nell’erogazione e privo di vibrazioni, oltre che parco nei consumi: in un nostro test di durata fece registrare una media di 5,4 l/100 km senza particolare attenzione all’utilizzo del gas. Nelle versioni più accessoriate, non una rarità per BMW, era fornita di controllo della stabilità, Dynamic ESA e ulteriori gadget utili come le manopole riscaldate o gli attacchi per le borse laterali, dal 2016 in poi è arrivato il ride by wire con le mappature motore. Tra le curve offre una guida sincera nonostante il serbatoio sia posizionato sotto la sella, soluzione atipica e abbandonata sulle nuove 750. Tra i difetti il cupolino di serie davvero striminzito, specialmente per chi fa tanta autostrada. L’altezza da terra della seduta varia in base alla sella montata, ce n’erano davvero tante a catalogo per cucirsi addosso la moto e gestire al meglio i 212 kg di peso. Le sue quotazioni variano dai 6.300 per i model year 2015 fino ai 7.000 circa per i più recenti del 2017 che hanno il comando del gas elettronico e sono più curati nelle finiture.

YAMAHA XTZ660 TENERE

Yamaha XT660Z Ténéré Yamaha XT660Z Ténéré

Spazio nella nostra selezione anche per una Yamaha con ruote da 21 pollici. No, non è la Ténéré o per lo meno non la nuovissima 700 bensì la XTZ660. Yamaha la presentò nel 2008 e nel corso della sua onorata carriera non le dedicò molti aggiornamenti. Il perché è presto detto: la sua meccanica era stra-collaudata, a partire dal suo motore monocilindrico da 660cc capace di 48,4 cavalli di potenza massima e di una coppia di 57,6 Nm. Le vibrazioni e lo scarso allungo la penalizzano in autostrada, ma grazie al serbatoio da 22 litri, consumi tutt’altro che esagerati e il buon riparo dall’aria si può fare tanta strada. Le sospensioni a lunga escursione e la ruota da 21 ammortizzano bene le asperità ma il setting morbido compromette la precisione di guida quando si alza il ritmo. La sella è altissima, a 895 mm da terra, ma complice la vita snella è facile toccare il terreno, almeno per chi supera il metro e settantacinque, buona notizia dato che i kg da gestire sono 208 in ordine di marcia. Il suo prezzo sul mercato dell’usato è un punto forte: compreso tra i 5.000 e i 5.500 euro per le ultime edizioni prodotte tra il 2015 e il 2016.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 01/05/2020
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