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Tourist Trophy 2009:

TT, cosi non Vale


Avatar Redazionale , il 08/06/09

14 anni fa - Anche "il dottore" è andato al TT, non a correre ma per premiare i vincitori e per fare un giro in moto sul mountain accompagnato da Giacomo Agostini, uno che qui ha dominato. Così ne hanno parlato tutti, anche quelli che questa gara l'hanno sempre oscura

Anche "il dottore" è andato al TT, non a correre ma per premiare i vincitori e per fare un giro in moto sul mountain accompagnato da Giacomo Agostini, uno che qui ha dominato. Così ne hanno parlato tutti, anche quelli che questa gara l'hanno sempre oscurata.


EFFETTO VALENTINO Il Tourist Trophy: gara epica, mitica, e chi più ne ha più ne metta. I benpensanti la condannano, gli appassionati la amano, i piloti che la corrono ne sono follemente innamorati. Però basta che Valentino metta piede sull'isola perché tutti ne parlino, anche quelli che lo hanno sempre snobbato. Alcuni hanno mandato addirittura degli inviati! Persino il mio amico Stefano Bonetti (cui faccio il più grande in bocca al lupo), l'italiano più veloce di sempre sull'isola dei gatti senza coda (che ha sempre lamentato il fatto che di questa gara non parlava mai nessuno) ha avuto oggi il suo momento di gloria su un importante quotidiano sportivo nazionale. Un trafiletto a lui dedicato da un giornale in cui del TT non si è mai parlato o al massimo si è riportata la notizia di qualche pilota che lungo gli oltre 60 km del tracciato ci ha lasciato la vita.

CONTROSENSI Controsensi che francamente fatico a capire. La gara più condannata del mondo trova, in effetti, quest'anno una sua sorta di approvazione mediatica anche da chi l'ha sempre disapprovata o oscurata. Effetto Valentino, ma non ce n'è bisogno. Il TT alla fine è una gara che trova nei suoi stessi partecipanti la linfa vitale per proseguire anno dopo anno, una gara unica, fuori dal tempo e dallo spazio dove gli specialisti dominano per anni (con la vittoria di quest'anno Mc Guinnes fa 15) dove molti piloti corrono in 2 o 3 categorie, dove i vincitori entrano nella leggenda. Una gara che non ha certo bisogno dei quotidiani per farsi largo nel cuore degli appassionati.


BUSINESS E poi al TT girano soldi (non ai privati comunque), ci sono team ufficiali, sponsor che di questi tempi certi Campionati nemmeno se li sognano e partner che non ci si aspetterebbe di trovare. Insomma un carrozzone molto redditizio anche per l'immagine e, per qualcuno, utile per fare arrivare certi messaggi.

SICUREZZA AL TT Quest'anno il main sponsor del senior TT è la Dainese, il marchio che più di ogni altro ha legato il suo nome alla sicurezza, l'inventore del paraschiena e della tuta con airbag interno arriva a sponsorizzare una gara oggettivamente pericolosa. Un controsenso? Non più di tanto, perché proprio dove la sicurezza non c'è (o è molto limitata come al TT) il marchio del diavoletto vuole portare il proprio messaggio, contribuendo al suo miglioramento. Perchè la tuta con airbag interno, già sperimentata da Rossi (che per questo è andato al TT) in pista, per chi corre questa gara (e in generale per chi va in moto sulla strada) potrebbe essere un salvavita fondamentale.

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MC GUINNESS FA 15 Le gare della Superbike oggi si sono disputate senza problemi John Mc Guinnes ha vinto il suo quindicesimo titolo precedendo Steve Plater e Guy Martin. Sul podio è stata festa, i tre sono stati premiati da Rossi e da Agostini.

7 GIORNI DI GARE Domani sarà il turno della supersport, poi della superstock e poi di tutte le altre categorie per una settimana di gare e prove che si chiuderà con il TTX GP il primo Tourist Trophy per moto elettriche. Perché la corsa più antica del mondo è anche quella più "avanti", che fa già correre i mezzi del futuro nella prima gara a "emissioni zero" del mondo. Parleranno anche di questo i giornali? Vedremo.


Pubblicato da Stefano Cordara, 08/06/2009
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