Moto Morini Alltrhike - La categoria delle adventure di piccola cilindrata, guidabili con patente A2, sta diventando sempre più ricca e attraente. L'ultima proposta, peraltro tra le più interessanti, è la Moto Morini Alltrhike. L'abbiamo vista per la prima volta a EICMA 2024 e finalmente è disponibile in versione definitiva. L'ho provata tra asfalto e fuoristrada nella zona collinare dell'Oltrepò pavese, a cavallo tra Lombardia ed Emilia.
Italiana o cinese: dove nasce la Allthrike?
Moto Morini è di proprietà del Gruppo cinese Zhongneng Vehicle Group dal 2019. La sede italiana si trova a Trivolzio (PV). Si può dire che le Morini nascano qui: in Italia vengono fatte le analisi di mercato, la ricerca e lo sviluppo, la prototipazione e i test su strada. In Cina viene svolta la fase finale dell'ingegnerizzazione e vengono prodotte le moto.
Cuore CFMoto. E i tagliandi?
Prima di saltare in sella, ripassiamo almeno per sommi capi le sue caratteristiche. A partire dal motore, che è un bicilindrico in linea fronte marcia di 449 cc, ovviamente raffreddato a liquido, con distribuzione a doppio albero a camme in testa, iniezione elettronica e corpi farfallati comandati a cavo, cambio a sei marce. Questo twin, salvo che per la mappatura dell'iniezione e la linea di scarico, è lo stesso utilizzato da CFMoto sulla 450MT. A livello di numeri, è capace di 45 CV e 42 Nm. Ha misure di alesaggio e corsa di 72x55,2 mm, e rapporto di compressione di 11,5:1. I tagliandi sono previsti ogni anno o 6.000 km.
Ciclistica: cerchi tubeless e 190 kg a secco
La ciclistica sfrutta un telaio a doppia culla chiusa in tubi di acciaio abbinato a un forcellone a doppio braccio in alluminio, con telaietto reggisella in tubi di alluminio imbullonato. I cerchi sono a raggi, tubeless, di 21'' l'anteriore e di 18'' il posteriore, e sono abbinati a gomme di misura 90/90 davanti e 140/70 o 140/80 dietro. Le sospensioni sono KYB. La forcella è completamente regolabile e garantisce 208 mm di corsa alla ruota, il monoammortizzatore, azionato attraverso un leveraggio progressivo, è regolabile nel precarico e nella velocità di estensione, e garantisce 190 mm di corsa alla ruota. I dischi misurano 320 mm davanti e 255 mm dietro e l'anteriore è abbinato a una pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini. Un po' di misure: la distanza minima da terra è di 215 mm, la sella è 840 mm, il serbatoio ha 18,5 litri di capacità e il peso a secco è di 190 kg.
Due versioni, due prezzi, tre colori, vari accessori
Vediamo ora l'allestimento. La Alltrhike standard, disponibile in verde e nero, costa 5.890 euro franco concessionario ed è dotata di display TFT di 5'' con connettività e navigazione cartografica (tramite app Carbit Ride, valutata su Google Play con 1,8/5), controllo di trazione disattivabile, ABS disattivabile dalla ruota posteriore, doppia presa USB A e C, parabrezza regolabile nell'inclinazione, slitta paramotore in plastica, cavalletto centrale, portapacchi e sella del passeggero regolabile nell'inclinazione per creare, in offroad, un piano di seduta su un solo livello. La versione High Equipped, invece, è disponibile solo nel colore bianco e alla dotazione dlla standard aggiunge: paramani, sella e manopole riscaldabili. Costa 6.140 euro franco concessionario. La Allthrike sarà in vendita da fine ottobre e nel giro di tre mesi dovrebbero essere disponibili gli accessori che la Casa ha sviluppato per lei: borsa da serbatoio, protezione motore in metallo, parabrezza più protettivo, tris di borse.
Come va? Parliamo di facilità di guida
Da una adventure di questa categoria ci si aspetta molto, perché deve essere comoda in viaggio ed efficace in fuoristrada come i modelli di cilindrata superiore, ma non solo, dev'essere anche facile e gestibile senza fatica come ci si aspetta da una piccola cilindrata. La Alltrhike, di fronte a questo ampio ventaglio di aspettative, soddisfa sotto ogni punto di vista.
In tema di facilità si fa apprezzare per la sella tutto sommato bassa, che insieme alla vita abbastanza snella permette anche a chi supera di poco i 170 cm di avere un saldo appoggio a terra. La frizione è morbida e modulabile e la risposta del motore è dolce, e il raggio di sterzata è buono - non ottimo. Mentre il peso è consistente per una moto di questa categoria (la KTM 390 Adventure R è più leggera di 25 kg, stando ai dati dichiarati). Si avverte più che altro quando si inclina inavvertitamente o bisogna spostarla a motore spento. Invece, una volta in movimento, la Alltrhike è molto equilibrata e naturale nei movimenti.
Tra le curve
Su asfalto la piccola Morini sfoggia prima di tutto un gran bel motore, generoso nella spinta già a dei regimi in cui non ti aspetti che un twin quattroemezzo abbia questa vivacità. Esci di curva con una marcia lunga immaginando una progressione loffia, invece trovia una coppia generosa (in relazione alla cubatura, ovviamente) che ti fa riprendere velocità in modo deciso. Ottima la risposta al gas, molto precisa, e piacevole da usare il cambio. Tutt'altro che impeccabile, invece, la posizione di guida, soprattutto per quanto riguarda le gambe. Sono rannicchiate per via della distanza ridotta tra sella e pedane, situazione tipica delle moto che hanno una sagoma alta ma propongono una sella bassa. Nemmeno la conformazione della seduta fa sì che si possa arretrare. Non è una posizione in assoluto scomoda ma è certo che dopo qualche tempo alla guida venga voglia di sgranchirsi. Bene i freni, potenti il giusto e ben modulabili, buona la taratura delle sospensioni, e piacevole la ciclistica. La Alltrhike ha quella bella rotondità tipica delle moto con cerchio anteriore di 21'', grazie alla quale danza tra una piega e l'altra con fluidità e precisione rassicurante. Non è la più svelta del segmento nei cambi di direzione ma offre un'esperienza definitivamente piacevole, grazie anche a vibrazioni sempre contenute. È senza dubio migliorabile la protezione aerodinamica, abbastanza scarsa col parabrezza di serie, ed è da mettere a punto il controllo di trazione, il quale interviene anche quando non serve. Va detto che abbiamo guidato esemplari di preserie, ed è quindi possibile che Morini abbia tempo di lavorare su queste pecche - ne ho notata un'altra in offroad.
Alltrhike: come si comporta fuoristrada?
Dicevamo che una adventure deve sapere il fatto suo anche in offroad e Moto Morini, per darci la possibilità di apprezzare le qualità della Alltrhike, ce l'ha fatta provare anche fuoristrada, su strada sterrata e su un bel fettucciato. Anche qui ha ben figurato, pur con gomme di primo equipaggiamento ben più adatte all'asfalto. L'ergonomia nella guida in piedi è molto buona e solo nelle salite più impegnative si vorrebbero pedane leggermente più arretrate. I fianchi sono ben modellati sicché si possa arretrare e avanzare senza impedimenti. Le sospensioni garantiscono un buon controllo del corpo moto, ''sentono'' le regolazioni e digeriscono correttamente anche asperità impreviste quali buche viste all'ultimo e gibbosità inaspettate; il motore, da parte sua, ha una bella elasticità e una grinta più che soddisfacente. Bene i freni, che hanno una corretta modulabilità. L'ABS è disinseribile dalla ruota posteriore e la taratura è adatta ai fondi con bassa aderenza, al contrario di quella del controllo di trazione, che interviene in modo invasivo e va necessariamente disattivato. Salvo poi talvolta riattivarsi autonomamente: un altro piccolo ''bug'' sul quale i tecnici Morini sono al lavoro.
La prova in video
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Allthrike 450 | 44 / 32 | 5.890 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Moto Morini Allthrike 450 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Moto Morini Allthrike 450