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Editoriale

Se il sensore è un insensibile


Avatar di Emanuele Colombo , il 09/05/21

3 anni fa - Pro e contro dei sensori Hands On Detection, ora obbligatori

Guida assistita: i sensori delle mani sul volante
Si chiama Hands On Detection la tecnologia, ora obbligatoria, dei sensori per rilevare le mani sul volante. Che può essere molesta

L'IMBARAZZO DELLA SCELTA Personalmente trovo l'esperienza un po' frustrante, quando guido tranquillo in autostrada, poi attivo cruise control e mantenimento di corsia, e la guida (semi) autonoma prende i comandi. Non sempre, certo, ma quando tengo le mani sul volante, come prescritto, e poco dopo, in pieno rettilineo, un avviso sul quadro strumenti mi intima di afferrare la corona. Ma come? Io ce le ho già le mani dove dovrebbero stare! Sensore insensibile! Ciò accade perché esistono differenti tecnologie di Hands On Detection (HOD) - obbligatorie sulle auto vendute in Europa dal 1 aprile 2021 - e alcune sono meglio di altre.

I sistemi per Hands On Detection (o Hands Off Detection) I sistemi per Hands On Detection (o Hands Off Detection)

INCLINE ALL'ERRORE Il primo e più diffuso sistema di HOD sente se sto applicando una forza sul volante e da quella deduce se lo sto tenendo in mano. Va da sé che in rettilineo, se l'auto non richiede correzioni, il peso delle due mani potrebbe essere perfettamente bilanciato e confondere il sensore. Questo tipo di sistema è anche facile da ingannare: basta applicare un peso a una delle razze del volante per convincere l'auto che la sorveglio attivamente, quando invece, magari, mi sto girando i pollici: qui il video dell'esperimento fatto da Consumer Reports con una Tesla Model Y, che non è certo l'unica ad adottare questo sistema.

Hands On Detection: facile ingannare i sensori della Tesla Model Y (come di molte altre) Hands On Detection: facile ingannare i sensori della Tesla Model Y (come di molte altre)

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IL TRUCCO DEGLI SMARTPHONE Questo sistema è il più diffuso perché costa poco, in quanto sfrutta gli stessi sensori del servosterzo, già presenti sull'auto (in fondo a questa pagina potete scaricare un articolo tecnico che ne spiega i principi). Va da sé che le auto di prestigio adottano spesso una soluzione più raffinata. Si tratta di un rivestimento che, come gli schermi degli smartphone, rileva il contatto tramite un sistema capacitivo. Lo adottano, tra le altre, la BMW, la Maserati e le Alfa Romeo Giulia e Stelvio a partire dai model year 2020. Il video qui sotto mostra come funziona.

NON C'È DUE SENZA TRE Il sistema capacitivo è più preciso e più difficile da ingannare, come spiegato in un webinar tecnico che potete trovare qui e da cui proviene l'immagine che trovate più in alto. Nello stesso webinar si mostra anche un sistema ottico per monitorare il posizionamento delle mani, illustrandone pro e contro. Richiede una telecamera dedicata e un sistema di illuminazione, risultando alquanto costoso e laborioso da integrare in una plancia. E farebbe fatica a determinare se effettivamente la mano è a contatto col volante, anche se ci si chiede chi mai manterrebbe quella scomoda posizione. Nessun'auto di cui ho notizia adotta quest'ultimo sistema. Esistono invece modelli che utilizzano una telecamera per monitorare lo sguardo del conducente e valutarne il livello di attenzione. Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia...

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Pubblicato da Emanuele Colombo, 09/05/2021
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