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Formula 1

Todt contro la Red Bull: "Non mi farò ricattare"


Avatar di Luca Manacorda , il 29/10/20

3 anni fa - Il presidente della FIA replica alle condizioni richieste da Red Bull

Motore Red Bull, doccia fredda da Todt
Jean Todt non intende correre dietro alle nuove condizioni chieste dalla Red Bull per uscire dall'impasse relativa al motore 2022

SOLUZIONE CON ASTERISCO Appiedata - letteralmente - dalla Honda al termine della prossima stagione, la Red Bull ha individuato lo scenario preferito per uscire dal rebus motori alla fine del prossimo anno. Il team di Dietrich Mateschitz vuole comprare la proprietà intellettuale delle power-unit giapponesi e continuare a produrle per proprio conto. L'operazione è realizzabile solo a un patto: che i propulsori vengano congelati dal regolamento all'inizio del 2022, risparmiando alla scuderia con sede a Milton Keynes l'impegno nello sviluppo. Queste condizioni sono state chiaramente descritte dal team principal Chris Horner e dal consigliere Helmut Marko, forti del fatto che il marchio di bevande energetiche possiede ben due dei 10 team attualmente impegnati in F1.

F1 2020: Pierre Gasly (Alpha Tauri) e Alex Albon (Red Bull) F1 2020: Pierre Gasly (Alpha Tauri) e Alex Albon (Red Bull)

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TODT NON DIMENTICA Una proposta che ha trovato l'appoggio inaspettato della Mercedes, ma che ha fatto sorridere Jean Todt. Il presidente della FIA ha ricordato in un'intervista ad Auto Motor und Sport quando, solo pochi mesi prima, la Red Bull avesse idee diametralmente opposto per quanto riguarda lo sviluppo dei motori: ''A maggio la Red Bull ci ha detto che in nessun caso ci sarebbe dovuto essere uno stop allo sviluppo delle power-unit, perché altrimenti la Honda si sarebbe ritirata. Adesso vogliono il contrario. Le cose possono andare molto rapidamente in questo settore...''.

INUTILE MINACCIARE IL RITIRO Meglio dunque non aspettarsi nessun assist dal presidente della FIA. Todt mette in chiaro le cose citando un altro esempio recente: ''Rispetto ogni opinione e ogni richiesta, ma non mi farò ricattare. Non verrò ricattato da nessuno. Anche i fornitori di benzina hanno minacciato di andarsene se ci fosse stata più concorrenza, ma è molto più importante che guardino a come stanno investendo i loro soldi''. Il francese è apparso più possibilista riguardo un anticipo del nuovo regolamento relativo alle power-unti, attualmente atteso per il 2026: ''Se ci fosse questa possibilità perché non farlo?''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 29/10/2020
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