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F1 2022

Hamilton, le statistiche smentiscono lo sfogo di Alonso


Avatar di Luca Manacorda , il 30/08/22

1 anno fa - Analisi statistica dello sfogo di Alonso nei confronti di Hamilton

La statistica di Hamilton che smentisce le frasi di Alonso
Analisi statistica dello sfogo di Alonso nei confronti di Hamilton, "capace di guidare solo quando è primo"

SFOGO COLORITO Come prevedibile, il team radio di Fernando Alonso dopo il contatto con Lewis Hamilton nel corso del primo giro del GP Belgio ha avuto grandissima risonanza. Lo spagnolo è stato decisamente duro con il pilota della Mercedes, bollandolo come ''idiota'' e aggiungendo che ''sa guidare solo quando parte primo''. Un modo neppure troppo velato per dire che Hamilton sa vincere solo quando parte dalla pole position, sfruttando la superiorità della monoposto.

ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE Ancora una volta, Alonso ha dimostrato di non sapersi trattenere, aggiungendo un nuovo messaggio radio memorabile alla sua lunga collezione che comprende sfoghi di vario tipo verso la propria squadra (dal famoso ''scemi o geni'' dei tempi Ferrari all'altrettanto memorabile (''GP2 engine'' ai tempi della McLaren motorizzata Honda), i propri compagni di squadra e gli avversari. Ultimamente il due volte iridato ha aggiunto anche la gestualità alle parole, con il dito indice agitato a tergicristallo verso i rivali colpevoli di condotte di gara da lui ritenute sbagliate. Lo aveva fatto con Yuki Tsunoda al Red Bull Ring, lo ha rifatto a Spa quando nel secondo giro è transitato accando a Hamilton fermo a bordo pista. 

CASO CHIUSO Gli steward hanno ritenuto l'episodio di domenica un normale incidente di gara, non punendo Hamilton per la sua condatta. Il britannico davanti ai microfoni ha comunque ammesso di aver commesso un errore, rifiutandosi però di replicare alle parole di Alonso. Lo stesso Fernando ha spiegato che le sue frasi erano state fomentate dalla frustrazione del momento, ritrattando in parte quanto detto. Se il caso per la direzione gara e i piloti è chiuso, per noi è stato giusto controllare se le statistiche supportano le illazioni dello spagnolo, scoprendo dei dati interessanti.

LA PAROLA AI NUMERI Delle 103 vittorie ottenute da Hamilton, 61 sono arrivate partendo dalla pole position e 42 da un'altra posizione della griglia, che va dalla seconda fino alla quattordicesima da cui vinse il GP Germania 2018, quello dell'uscita di pista della Ferrari di Sebastian Vettel sotto una leggera pioggia. Hamilton, che per le sue incredibili statistiche ha indubbiamente beneficiato della Mercedes stellare vista tra il 2015 e il 2020, ha dunque vinto più gare partendo in una posizione diversa della pole position che Alonso in tutta la sua carriera (32). La percentuale di vittorie partendo da una posizione diversa della prima per il britannico è del 40,78%: guardando altri grandi nomi, troviamo un dato quasi identico per Vettel (41,51%) e Jim Clark (40%), migliore per Michael Schumacher e lo stesso Alonso (entrambi al 56%) e nettamente peggiore per il miglior pilota in qualifica della storia, ossia Ayrton Senna (29,27%). Escludendo la prima fila, Hamilton ha vinto 15 gran premi partendo dalla seconda fila in giù, con il record nel già citato GP Germania e un altro successo dalle retrovie con la vittoria nel GP Brasile dello scorso anno ottenuta partendo decimo. 

IL PESO DELLE PAROLE Insomma, Hamilton nel corso della sua carriera ha dimostrato di non saper guidare e vincere solo quando è primo, seppur il suo compito negli anni sia stato semplificato dalla miglior monoposto del Circus. La frustazione di Alonso per l'episodio di Spa, unita a un certo rancore per la difficile stagione vissuta in coabitazione con il britannico alla McLaren nel 2007 e a una malcelata invidia per i risultati ottenuti da Lewis nella sua carriera, hanno portato a un'affermazione forte e irrispettosa che dal pilota più anziano ed esperto del Circus - finito ormai da anni ai margini della lotta per le posizioni di vertice anche a causa del suo carattere - non ci si dovrebbe aspettare. A meno che non ci si rassegni a ricordarlo più per i suoi sfoghi via radio che per i suoi risultati in pista.


Pubblicato da Luca Manacorda, 30/08/2022
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